Creta, il laboratorio “green” nel cuore del Mediterraneo

Zero emissioni entro il 2030, mobilità sostenibile e turismo rispettoso dell’ambiente i tre pilastri della strategia messa in campo dall’isola greca

Questo paesaggio cretese somigliava alla buona prosa: ben lavorato, sobrio, esente da ornamenti superflui, forte e misurato. Esprimeva con i mezzi più semplici la sostanza. Non divagava, non accettava di utilizzare alcun artificio, alcuna retorica; diceva quello che aveva da dire in modo austero. Ma tra le sue linee severe potevi distinguere in questo paesaggio cretese una sensibilità e una tenerezza inaspettate – nelle cavità riparate dal vento profumavano i limoni e gli aranci, e dal mare sconfinato si riversava un’inesauribile poesia”.
Con queste parole il poeta Nikos Kazantzakis raccontava la sua Creta, isola nel mezzo del Mediterraneo, terra di congiunzione tra Africa ed Europa dove si combinano odori, sapori e usanze dei due Continenti.

Creta è la più grande e popolosa delle isole greche, l’88ª isola più grande al mondo e la quinta isola più grande del Mar Mediterraneo, dopo Sicilia, Sardegna, Cipro e Corsica. Un’isola con un ruolo da protagonista nell’antichità, ricca di risorse naturali, una specie di Eden da un punto di vista naturalistico e pertanto vocata al turismo.

E, oggi, ambisce a diventare modello di sostenibilità a emissioni zero entro il 2030.

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Il pilastro della strategia è la collaborazione tra l’Osservatorio di Greening the Islands (Gti) e l’amministrazione regionale dell’isola di Creta che vede coinvolti anche università, società dell’energia e piccole e medie imprese locali. Il progetto mira a rendere operativo un innovativo sistema di stoccaggio energetico per aumentare produzione e diffusione di rinnovabili per migliorare l’efficienza di alberghi e lampioni stradali mentre si sta pianificando una campagna di informazione per aumentare la consapevolezza nella popolazione.

“Il nostro governo ha urgente bisogno di sviluppare una nuova strategia di crescita verde per l’isola per proteggere l’ambiente, migliorare la qualità della vita degli abitanti e creare una nuova economia che genererà nuovi posti di lavoro stabili legati a settori verdi innovativi”, ha sottolineato Stavros Arnaoutakis, governatore regionale di Creta al lancio dell’iniziativa nel 2019. “Contiamo sulla nostra cooperazione con Greening the Islands per sviluppare un piano per diventare un’isola a emissioni zero entro il 2030”.

Attualmente Creta conta su un metodo di approvvigionamento “autarchico” visto che l’energia è prodotta localmente grazie al lavoro di tre centrali termoelettriche, a gasolio combustibile e diesel. Gli impianti di energia rinnovabile presenti sull’isola coprono il 20-24% del fabbisogno energetico annuale mentre la capacità totale rinnovabile dell’isola è di 299 MW, che comprende 200 MW di parchi eolici, 98 MW d’impianti fotovoltaici, 0,3 MW di energia idroelettrica e 0,5 MW di biogas.
Il progetto focalizza l’attenzione anche sulla gestione delle risorse idriche: si studieranno soluzioni per aumentare l’efficienza della rete idrica tenendo conto delle fluttuazioni stagionali della domanda dovute al turismo e per arginare eventuali episodi di siccità come la messa in opera di impianti di dissalazione.


Mobilità e rifiuti

L’iniziativa pone l’accento anche sull’innovazione del settore mobilità con lo sviluppo di politiche per la promozione dell’uso di imbarcazioni e auto elettriche a cui verranno associate restrizioni – in campo gli enti locali – sull’utilizzo di veicoli nei centri urbani. Creta sta esaminando anche la possibilità di sviluppare un progetto pilota V2G (Vehicle to Grid) oltre a realizzare percorsi ciclopedonali per incentivare l’uso della bicicletta.
Sul fronte rifiuti, l’Osservatorio insieme alle università redigerà piani per aumentare la raccolta differenziata, partendo dagli alberghi e dai mercati per poi arrivare agli altri edifici. In cantiere anche la realizzazione di impianti di biogas e sistemi per il compostaggio domestico così come l’opportunità di trattamento e riutilizzo dei fanghi biologici per l’agricoltura.


Turismo sostenibile

Creta ha stretto un accordo con l’Associazione Internazionale delle Linee di Crociera (Clia) e con il Consiglio Globale del Turismo Sostenibile (Gstc) per stilare una road map che porterà l’isola a diventare un modello di turismo sostenibile. L’accordo prevede l’acquisizione e la valutazione di tutti i dati necessari per definire delle strade per uno sviluppo del turismo che sia rispettoso dell’ambiente.
Il progetto è partito a fine 2020 e durerà 5 mesi con tre fasi diverse: una fase preparatoria per la ricerca e la raccolta dei dati per l’analisi di sostenibilità, una seconda fase di valutazione con il coinvolgimento degli imprenditori del settore, e una terza fase di analisi finale e relazione sulle iniziative da prendere. “La Gsct – spiega l’amministratore delegato del consiglio del turismo sostenibile Randy Durband – apprezza la decisione di due località così popolari di prendere con grande serietà la decisione di migliorare la gestione ambientale delle loro destinazioni. “.

Foto di copertina by Nabih El Boustani on Unsplash