Womsh, sneaker veg, certificate dalla blockchain

Womsh è l'azienda veneta specializzata in sneaker artigianali, 50% etica, 50% estetica e 100% made in Italy. Ora saranno anche più tech

Le sneakers di Womsh sono molto ricercate e attente al design, in nome dell’artigianalità italiana, che ha fatto della moda uno dei fiori all’occhiello del made in Italy nel mondo. “Quando si è abituati ad essere circondati dalla bellezza, molto spesso la si dà per scontata e questo è un grande errore. L’Italia è un puntino sul mappamondo, ma contiene una serie di eccellenze senza eguali ed è un concentrato di talento e di creatività, di cui la moda è un grande esempio” afferma Gianni Dalla Mora, il fondatore della società.

Tra le scelte di sostenibilità più recenti di questa società di moda sostenibile, la realizzazione delle prime sneakers vegane realizzate con la apple skin e l’idea di adottare un sistema tecnologico basato su blockchain per certificare la sostenibilità delle sue calzature.

“Durante il lockdown ho avuto molto tempo per studiare come portare avanti una serie di progetti su cui stavo ragionando da tempo. Volevo trovare un modo per trasmettere alle persone la filosofia di Womsh, facendo capire cosa facciamo in concreto per attuarla – dice Gianni Dalla Mora – Avevo già sentito parlare di blockchain e, cercando in rete, mi sono imbattuto in Genuine Way. Ho subito trovato un’empatia con il loro modo di lavorare, perché condividiamo gli stessi valori e gli stessi obiettivi di etica e di sostenibilità: la loro tecnologia blockchain è intuitiva e fa al caso mio perchè, con una semplice scansione del QR Code, mette a disposizione di chi compra un paio di sneakers Womsh e desidera saperne di più una serie di informazioni e documenti che certificano quanto di buono facciamo”.

Genuine Way è una startup che ha sviluppato ITEMx®, una piattaforma digitale che consente alle aziende di caricare documenti aziendali e certificati sulla blockchain pubblica, generando poi un’interfaccia native-mobile da collegare ai prodotti fisici attraverso la quale il cliente viene a conoscenza delle loro principali caratteristiche, ideale anche nel fashion, perchè aiuta il consumatore, sempre più consapevole e attento, a destreggiarsi nella giungla di informazioni e a individuare quelle veritiere. “Credo che la blockchain sia un tool indispensabile per il consumatore che voglia acquistare in modo responsabile. E, sul fronte della tutela del made in Italy nel mondo, essa può diventare il garante della sua autenticità perchè certifica in modo univoco la tracciabilità della filiera produttiva e distributiva” commenta Walfredo della Gherardesca, uno dei fondatori e CEO di Genuine Way.

Womsh certificherà, attraverso ITEMx®, dieci famiglie di sneakers a partire dalla primavera 2021: “Abbiamo certificazioni ufficiali e diversi documenti che raccontano e allo stesso tempo attestano la nostra storia e i nostri valori e li vogliamo caricare sul database creato da Genuine Way. Stiamo inoltre studiando un modo creativo per inserire il QR Code sulle nostre sneakers: magari, in nome della creatività italiana, non escludo che possa diventare un elemento di design sulle nostre sneakers” afferma Gianni Dalla Mora.

La sostenibilità di Womsh

Dalla scelta dei prodotti al packaging, non c’è un cm2 dei materiali impiegati nella produzione delle sneakers di Womsh, che non sia scelto con estrema cura: la pelle delle fodere è metal-free, mentre per la pelle della tomaia sono utilizzati pellami di scarto della macellazione europea, conciati in Europa da fornitori certificati; il cotone della fodera interna è riciclato e a basso impatto ambientale; le confezioni sono realizzate in cartone riciclato rivestito di carta Crush, prodotta dall’azienda italiana Favini, sostituendo fino al 15% la cellulosa con gli scarti della lavorazione del mais.

Oltre alle collezioni di sneakers in pelle naturale, ci sono le sneakers vegane in apple skin, uno speciale materiale ricavato dagli scarti della lavorazione delle mele e prodotte dall’azienda italiana Frumat Leather, che Womsh è stata la prima a lanciare sul mercato nel 2019. “Sono nel campo della moda da sempre, da quando frequentavo il negozio di calzature dei miei genitori a Cavallino, in provincia di Venezia, e ho sempre prestato grande attenzione alla ricerca dei materiali per realizzare prodotti che fossero belli nel design ma anche rispettosi dell’ambiente e del lavoro delle persone – spiega Gianni Dalla Mora – Penso che si possa migliorare sempre e quando Francesca, una delle mie tre figlie, vegana, mi ha detto che non poteva indossare le sneakers che producevo, ho sentito il dovere etico di cercare una soluzione alternativa per tutte le persone che, come lei, hanno questa convinzione. Stiamo lavorando per ottenere una suola bio-based di alta qualità e abbiamo appena lanciato sul mercato una linea di sneakers con tomaie lacci ed etichette realizzate in PET riciclato, in modo da contribuire al problema della dispersione delle bottiglie di plastica nell’ambiente”.

Tutti i fornitori di Womsh sono rigorosamente italiani e europei – sono due capisaldi della filosofia produttiva dell’azienda, che cerca di ridurre al minimo l’impatto delle sue attività sull’ambiente anche con azioni concrete. Womsh aderisce al progetto Impatto Zero®, che compensa le emissioni di CO2 ricreando foreste in Italia, Madagascar, Panama, Brasile e Costarica: dal 2014 al 2019, Womsh ha piantato 25.000 alberi, preservando 52.000 m2 di foreste e assorbendo 112.000 kg di CO2. Womsh ha anche recuperato 3.000 paia di sneakers dai suoi clienti, che vengono impiegate nuovamente per creare o riqualificare la pavimentazione antitrauma dei parchi giochi per bambini, nell’ambito del progetto il “Giardino di Betty”.