Ep.2 _Miriam e la mindfulness

Non stava nella pelle: quella sera Paolo avrebbe sborsato 100 euro e soprattutto dato il via a una settimana intera di massaggi ai piedi, ultimamente aveva battuto la fiacca.

Ciao amore, indovina chi ha perso una scommessa?” scrisse a Paolo su Whatsapp allegando foto dei piedi. Suo marito era a casa, nel suo ufficio in mansarda, ma non aveva voglia di salire le scale. Avevano scommesso proprio quella mattina durante la colazione: la sua amica Veronica l’aveva svegliata di buon ora un po’ spaventata perché durante la notte aveva avuto la tosse, non aveva dormito e non sapeva che fare. “Devo andare dal medico, secondo te? Dal medico o dal ginecologo?’. Tipico di Veronica, per quanto riguardava la gestione delle cose sanitarie sembrava una bambina, ma soprattutto faceva molto affidamento su di lei.


Veronica ti paga per tutte le consulenze mediche? – le aveva chiesto Paolo vagamente acido per essere stato svegliato prima del solito – Devi arginarla, considerato che ora è incinta e poi ci sarà un bambino, prevedo rotture di scatole a raffica. Potresti trasferirti da lei e così mi lascerete in pace. Oppure puoi convincerla a diventare grande, farsi un abbonamento SuperDottore.it all-inclusive e telefonare a loro, chattare, video visitarsi, eccetera eccetera. Ma è sperare troppo, giusto? Veronica è un’irriducibile, le piace vivere vintage, vedrai che nonostante quello che le hai detto poco fa non cambierà nulla”.

Ok, vado a vivere con lei… – aveva risposto Miriam, ironica – Eddai, non è così granitica, è solo spaventata dal cambiamento, vedrai che farà una riflessione seria, sa che non può andare avanti così. Il suo malessere di stanotte credo sia stata una spinta gentile verso l’inevitabile, che la entusiasmi o meno, ma l’entusiasmerà, vedrai, scommettiamo che si iscriverà a SuperDottore.it? 100 euro e una settimana di massaggini ai piedi, perché sei stato molto acido prima. E se perdo io, 100 euro ma niente massaggi”.

Paolo non credeva che sarebbe riuscita a far spostare Veronica dalle sue prese di posizione, pure lei stentava a crederci a dire il vero, ma oggi la sua amica si era perlomeno convinta a consultare il chatbot di SuperDottore.it per il check gratuito del Covid-19 e lei sapeva che dopo l’incontro con quel chatbot si sarebbe abbonata. Le aveva mandato il link personalizzato ‘Invita un amico’ e pertanto il chatbot avrebbe avuto delle somiglianze con lei, a cominciare dalla voce. Quest’uso dei dati un po’ la inquietava, pertanto aveva preso una serie di precauzioni affinché la piattaforma SuperDottore.it utilizzasse solo quelli necessari e solo quando necessario per fornirle un servizio. Lo avrebbe spiegato anche a Veronica, prima che la sua amica facesse pasticci.

[Parentesi – Il chatbot, o chat bot, è un software che simula una conversazione, scritta o parlata, con un essere umano utilizzando il linguaggio naturale. Sicuramente hai già interagito con un chatbot, sono presenti nei siti di tante aziende e generalmente chiedono se hai bisogno di aiuto. Anche Siri, Google Assistant e Alexa sono chatbot. Il loro livello di conversazione è ancora elementare, ma si stanno evolvendo velocemente, grazie anche a una tecnologia chiamata machine learning che permette loro di autoapprendere e migliorarsi costantemente attraverso l’esperienza, proprio come fa il cervello umano (mai visto il film Her?).
Le basi teoriche per lo sviluppo di algoritmi in grado fare questo sono state gettate già negli anni ’50 ma è nell’ultimo decennio che lo sviluppo di questa tecnologia è stato enorme grazie all’avanzamento sinergico di diversi fattori che concorrono a costruire un chatbot, ovvero intelligenza artificiale e l’enorme disponibilità di dati. In ambito medico lo sviluppo di chatbot è molto interessante perché essi possono rappresentare dei primi presidi di assistenza medica: ci sono così tante semplici domande mediche che non richiedono la piena attenzione di un medico, ma se rimangono senza risposta lasciano le persone preoccupate e confuse. La sperimentazione di chabot di questo tipo l’abbiamo vista in azione anche in ambito Covid-19.]

Non c’era più nessuno, a parte Veronica e qualche altro boomer, che ancora andava dal ‘medico di base’ versione pre-Covid. Insomma, la pandemia aveva cambiato tutto, stravolto gli stili di vita, i trasporti, il lavoro e anche i servizi sanitari.
Per la sua amica i giorni più duri del Covid non erano stati facili, aveva perso il suo papà, il dott.Ugo, medico in ospedale, e anche la madre, Luisa, era rimasta contagiata, non tanto da richiedere la terapia intensiva, ma a sufficienza da non esserne ancora completamente uscita dal tunnel dopo due anni.
Eppure la pandemia aveva portato anche qualche effetto positivo, per esempio la trasformazione dei servizi sanitari. Già a partire dal primo lockdown, vista l’impossibilità di muoversi e l’intasamento dei consueti sistemi di accesso alla sanità, come ospedali e medici di base, c’era stato un vero e proprio boom delle piattaforme di telemedicina e video consulto, che poi avevano cominciato a essere utilizzate anche dai medici per monitorare e curare a casa tutti quei pazienti Covid meno gravi e per i quali, comunque, non c’era posto in ospedale.

Passata la fase più critica della pandemia, tali sistemi si erano costantemente evoluti, integrandosi con il sistema sanitario nazionale e con molte assicurazioni, e dedicando molta attenzione al tema della prevenzione e del benessere. L’assistenza sanitaria non era mai stata così efficiente, da quanto ricordava lei, e adesso anche Veronica se ne sarebbe accorta.

Mi ritiro in cameretta!” scrisse a Paolo.
Frase in codice per dire che non voleva essere disturbata, era arrivato il momento della sua mezz’ora di meditazione: indossò canotta e pantaloni indiani bianchi, accese un bastoncino di incenso, stese il suo tappetino, chiuse le tende e avviò la sua app di Mindfulness (che tra l’altro era inclusa nel pacchetto con SuperDottore.it!)

[Parentesi – Un posto sempre più rilevante nella vita delle persone è riservato alle pratiche di benessere fisico e interiore, la meditazione e la mindfullness. Studi e ricerche scientifiche hanno ampiamente dimostrato che nella cura della salute è importante un approccio olistico, soprattutto nella società odierna, molto complessa e stressante per tutti, in cui è sempre più difficile per le persone trovare equilibrio, profondità e senso della vita. Il digitale sta dando un grandissimo aiuto nel favorire e sostenere la pratica quotidiana di diverse attività meditative: il 2019 e 2020 sono stati gli anni dell’esplosione di app con Calm o Relax Meditation, studiate per essere strumenti che quotidianamente aiutano i loro utenti a capire la meditazione e praticarla. Queste app, ne esistono centinaia, hanno solitamente dei contenuti gratuiti per poterla provare, poi prevedono un abbonamento settimanale per offrire un servizio più personalizzato, puntuale e di vero coaching.
Sullo stesso presupposto ‘benessere’ si basano le app che aiutano le persone ad alimentarsi in modo più sano e perdere peso, quelle che aiutano a fare sport, quelle che aiutano a regolare il sonno, quelle che aiutano ad alleviare il dolore.]

Lentamente riaprì gli occhi, si girò su un fianco e poi si tirò su, si sentiva più presente e calma. Erano solo le 10.30, avrebbe affrontato bene la giornata.

Aprì la porta della stanza e un buon odore di caffè la portò in cucina, Paolo era lì.

Veronica ha chiamato due volte mentre meditavi, adesso sta venendo qui. L’ultima volta è rimasta due giorni interi, lo sa che non siamo un co-living?”.
Quanto sei simpatico!” gli disse.

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Foto di Engin Akyurt da Pexels