Già da qualche anno la voglia di verde, natura, cibo sano, si sta traducendo in una crescita nel numero di appassionati al giardinaggio e ortocultura e nella parallela crescita di soluzioni innovative, spesso create da startup, per riuscire anche all’interno del proprio appartamento cittadino a far crescere qualcosa. Tra l’altro, i più appassionati dell’urban farming sembra che siano proprio i millennial.
Io ho da poco coltivato patate, più semplice del previsto, e quando ho raccolto le prime, l’avvenimento è stato celebratissimo in famiglia.
Coltivare un orto è davvero un hobby straordinario, da vivere collettivamente se si vuole, e che, al di là della produzione, può tranquillamente prendere il posto della meditazione. Aiuta a pensare, a riallinearsi con i ritmi naturali delle cose, con la semplicità e la manualità.
Nel periodo del lockdown ovviamente c’è stato un vero e proprio boom, infatti giardini e balconi non sono mai stati belli come quest’anno.
“In questo periodo così particolare, abbiamo visto come le persone siano sempre più alla ricerca di soluzioni per incrementare il comfort e benessere nella propria casa. Molto spesso riscoprendo anche i benefici di hobby quali il giardinaggio. Per offrire proprio a tutti, anche a chi non ha il pollice verde, di coltivare, abbiamo creato Poty: l’orto verticale che ti guida in ogni passo del tuo raccolto”, ha detto al sito specializzato in startup Startupbusiness Alessandro Grampa, co-fondatore di Hexagro, una società innovativa che ha sposato al 100% la filosofia green in tutti i suoi aspetti.
Il suo ultimo prodotto si chiama Poty è un orto verticale fabbricato con materiali riciclati e riciclabili costruito per spazi outdoor anche contenuti, quali balconi o terrazzi, perfetto per essere installato in città. E’ modulare e verticale, una sorta di Lego composta da diversi vasi a quadrifoglio a forma di fiore, che può contenere fino a 40 piante nella sua taglia più grande. Insomma, Poty può dare soddisfazione e una certa produzione, piccoli frutti come le fragole, verdure a foglia e verdure normali e piante aromatiche stagionali.
Ma non solo. Poty sfrutta la tecnologia per andare incontro alle esigenze di chi è alle prime armi. L’orto verticale di Hexagro non è una semplice struttura di vasi bensì è una vera e propria piattaforma dove è presente un chatbot che guida l’utente nelle varie fasi della coltivazione, dando, inoltre, consigli in base a come ci si sente in quel momento. L’assistente digitale infatti, per favorire la ricerca del benessere, consiglia ove richiesto diverse attività di giardinaggio che si possono realizzare con Poty, con l’obiettivo di incrementare il benessere sia mentale che fisico. E se i frutti tardano ad arrivare o le foglie della propria pianticella ingialliscono, basta scattare una foto, inviarla al chatbot e un agronomo di Hexagro saprà dare il suggerimento giusto.
Poty è fratello di un’altra soluzione di Hexagro destinata invece all’urban farming indoor, chiamata LFT – Living Farming Tree, basata su metodo di coltivazione idroponico e tecnologie internet of things.
Non manca poi l’aspetto sociale, che da sempre investe ogni progetto sviluppato con Hexagro. Per ogni Poty venduto l’azienda installa nuovi moduli da installare in progetti sociali attraverso Hexagro Siembra Vertical. Il progetto, attualmente particolarmente attivo in Colombia con il supporto della NGO Fundaces, ha come obiettivo quello di supportare le comunità più vulnerabili al cambiamento climatico e che hanno maggiori difficoltà nell’adottare pratiche di agricoltura sostenibile, attraverso l’installazione di sistemi di vertical farming.