Negli ultimi anni, la parola “resilienza” è diventata centrale nel dibattito pubblico, soprattutto in seguito alla pandemia di COVID-19. Ma cosa significa veramente essere resilienti? E perché questo concetto è così rilevante oggi, in un’epoca segnata da crisi sanitarie, economiche e ambientali?
Non è certamente una parola nuova e in determinati settori è ampiamente utilizzata da diverso tempo, ad esempio in campo tecnico, dove la resilienza indica la proprietà meccanica di un metallo di assorbire energia e modificarsi senza rompersi. Per un metallo la resilienza è il contrario della fragilità. E’ uguale a resistenza? No: la resistenza è lo sforzo per opporsi a un’azione, un esempio lampante è il gioco di braccio di ferro, in cui ogni ‘braccio’ spinge ma oppone anche una resistenza; mentre la resilienza è la proprietà meccanica di un materiale di resistere a forze dinamiche o urti.
Di resilienza si parla anche in ambito biologico, dove è la capacità della materia vivente di ripararsi dopo aver riportato un danno; o in psicologica, dove è la capacità di superare un evento traumatico; in ecologia, è la capacità di resistere a fattori di perturbazione ambientale senza cambiare stato e di recuperare lo stato perduto.
Perché parliamo di resilienza in questi settori? Perché in fondo in qualsiasi settore ha lo stesso significato. Anche l’uso ‘politico’ attuale racchiude lo stesso significato: la capacità di un organismo o di un sistema di non rimanere sconfitto da un evento che lo impatta, ma essere capace di riorganizzarsi senza perdere la propria ‘vitalità’.
Resilienza, il significato letterale
La resilienza è la capacità di affrontare le difficoltà, adattarsi al cambiamento e trasformare le crisi in opportunità di crescita, personale e collettiva.
Deriva dal latino resiliens e in inglese la sentiamo ancora più spesso che in italiano: resilience.
Il manuale di Oxford di psicologia positiva definisce la resilienza come: “un insieme di adattamenti positivi durante o dopo avversità o rischi notevoli”.

Perchè è diventata importante anche in politica questa parola?
E’ diventata importante a partire dai giorni del Covid-19 perché è proprio la forza della resilienza che ha permesso alla popolazione del pianeta, ai cittadini così come alle nazioni, all’economia e alle strutture sociali di reggere un impatto come la pandemia globale. Prendendo spunto dalla psicologia, che lo considera un carattere vantaggioso e da sviluppare per affrontare la vita e i suoi problemi, anche i politici hanno adottato il termine e il concetto stesso come una dote da sviluppare nei sistemi delle singole nazioni ad ogni livello. Per questo tutti gli interventi finanziari del Recovery Plan, che vanno in direzione sostenibilità e digitale, hanno quale motivazione trasversale il potenziamento della resilienza.
Resilienza e sostenibilità
Oggi, la resilienza è strettamente legata alla sostenibilità. Affrontare le sfide del cambiamento climatico, delle disuguaglianze sociali e delle crisi economiche richiede sistemi capaci di adattarsi e di trasformare le difficoltà in opportunità di crescita. La resilienza diventa così una componente essenziale per costruire un futuro più equo e sostenibile.
Il PNRR: un piano per la resilienza nazionale
In Italia, la resilienza è al centro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), il programma con cui il governo intende gestire i fondi del Next Generation EU. Il PNRR mira a rilanciare l’economia italiana attraverso investimenti in digitalizzazione, transizione ecologica, infrastrutture e inclusione sociale, con l’obiettivo di rafforzare la capacità del Paese di affrontare future crisi.
La resilienza non è solo la capacità di resistere alle avversità, ma anche di evolversi e di prosperare nonostante le difficoltà. In un mondo in continuo cambiamento, sviluppare la resilienza a livello individuale e collettivo è fondamentale per costruire una società più sostenibile e giusta.
Frasi sulla resilienza
La resilienza consiste nel riuscire a superare l’inaspettato. La sostenibilità riguarda la sopravvivenza. L’obiettivo della resilienza è quello di prosperare.
Jamais Cascio
La resilienza è la capacità di persistere, di far durare la motivazione nonostante gli ostaoli e le difficolta’
Pietro Trabucchi
Resilienza è la capacità di affrontare le avversità, di superarle e rimanere se stessi.
Beppe Severgnini
La resilienza non è una condizione ma un processo: la si costruisce lottando.
George Vaillant
Più dell’educazione, più dell’esperienza, più della formazione, è il livello di resilienza che determina chi ha successo e chi fallisce. Questo è vero nella lotta contro il cancro, è vero nelle olimpiadi ed è vero tra i dirigenti d’azienda.
Dean Becker
La resilienza nelle imprese: oltre la sopravvivenza
In un contesto economico instabile, come quello attuale, le imprese più resilienti non sono quelle che resistono a tutti i costi, ma quelle che sanno adattarsi, innovare e anticipare il cambiamento. Durante la pandemia, molte PMI italiane hanno trasformato le crisi in occasioni: chi ha digitalizzato in fretta, chi ha riconvertito la produzione, chi ha creato nuove alleanze sul territorio. Da quella lezione, dobbiamo apprendere che la resilienza d’impresa è oggi trasformare le sfide in opportunità e soprattutto che è tutto questo ha a che fare con la leadership responsabile, l’ attenzione all’impatto sociale e la visione a lungo termine.
Resilienza ambientale: convivere con l’incertezza climatica
Dalla siccità alla perdita di biodiversità, la crisi climatica ci chiede un cambio di paradigma: non possiamo più solo “riparare” i danni, ma dobbiamo imparare a progettare con l’incertezza. I territori che puntano sulla rigenerazione, sull’agroecologia, sulla gestione partecipata delle risorse naturali, stanno sviluppando una resilienza “ecologica”, che valorizza la diversità, la collaborazione e la capacità di adattamento della natura e delle comunità.
Comunità resilienti: quando il cambiamento parte dal basso
Dalla mutualità nei quartieri alle cooperative di comunità nei borghi, in tutta Italia nascono esperienze di resilienza sociale che mettono al centro le relazioni umane. Sono iniziative che rinascono dopo disastri ambientali, crisi economiche o spopolamento, e che trasformano le fragilità in energia civica. Progettare quartieri solidali, reti di supporto intergenerazionale o economie circolari locali sono tutte forme concrete di resilienza che rispondono alla domanda: “Come possiamo prenderci cura l’uno dell’altro e dei nostri luoghi?”.
Resilienza educativa: formare menti flessibili e inclusive
Il sistema educativo ha un ruolo cruciale nel coltivare la resilienza delle future generazioni. Questo significa andare oltre i contenuti e trasmettere capacità di pensiero critico, adattabilità, empatia e collaborazione. Le scuole resilienti sono quelle che includono, innovano, si aprono al territorio e offrono spazi sicuri per l’espressione emotiva e la crescita personale. L’educazione alla complessità è una delle grandi sfide dei nostri tempi.
Salute mentale e resilienza personale
Allenare la resilienza personale significa anche prendersi cura del proprio benessere mentale. Dopo la pandemia, si è fatta più urgente la necessità di strumenti per gestire ansia, stress, solitudine. Mindfulness, terapie psicologiche accessibili, pratiche corporee, relazioni autentiche sono elementi fondamentali per una salute integrata. Una società davvero resiliente riconosce l’importanza del benessere psicologico come bene comune.
Città resilienti: ripensare gli spazi urbani
Le città sono i luoghi in cui si concentrano le sfide ambientali e sociali del nostro secolo. Mobilità sostenibile, infrastrutture verdi, gestione delle acque, edilizia rigenerativa, spazi pubblici flessibili e partecipazione attiva dei cittadini: queste sono alcune delle strategie per rendere le città più resilienti. Non solo capaci di resistere agli shock, ma anche di creare bellezza, inclusione e qualità della vita.
Conclusione
Essere resilienti non significa tornare semplicemente alla normalità dopo una crisi. Significa trasformare, in meglio. È un movimento che parte dall’interno – delle persone, dei sistemi, dei territori – e si proietta verso il futuro. In un mondo incerto, la resilienza ci offre una bussola per orientare il cambiamento, con coraggio e immaginazione.