Resilienza è una parola diventata frequente da quando è scoppiata la pandemia da Covid-19.
Non è certamente una parola nuova e in determinati settori è ampiamente utilizzata da diverso tempo, ad esempio in campo tecnico, dove la resilienza indica la proprietà meccanica di un metallo di assorbire energia e modificarsi senza rompersi. Per un metallo la resilienza è il contrario della fragilità. E’ uguale a resistenza? No: la resistenza è lo sforzo per opporsi a un’azione, un esempio lampante è il gioco di braccio di ferro, in cui ogni ‘braccio’ spinge ma oppone anche una resistenza; mentre la resilienza è la proprietà meccanica di un materiale di resistere a forze dinamiche o urti.
Di resilienza si parla anche in ambito biologico, dove è la capacità della materia vivente di ripararsi dopo aver riportato un danno; o in psicologica, dove è la capacità di superare un evento traumatico; in ecologia, è la capacità di resistere a fattori di perturbazione ambientale senza cambiare stato e di recuperare lo stato perduto.
Perché parliamo di resilienza in questi settori? Perché in fondo in qualsiasi settore ha lo stesso significato. Anche l’uso ‘politico’ attuale racchiude lo stesso significato: la capacità di un organismo o di un sistema di non rimanere sconfitto da un evento che lo impatta, ma essere capace di riorganizzarsi senza perdere la propria ‘vitalità’.
Resilienza, il significato letterale
Deriva dal latino resiliens e in inglese la sentiamo ancora più spesso che in italiano: resilience.
Il manuale di Oxford di psicologia positiva definisce la resilienza come: “un insieme di adattamenti positivi durante o dopo avversità o rischi notevoli”.

Perchè è diventata importante anche in politica questa parola?
E’ diventata importante in questi tempi di Covid-19 perché è proprio la forza della resilienza che sta permettendo alla popolazione del pianeta, ai cittadini così come alle nazioni, all’economia e alle strutture sociali di reggere un impatto come questa pandemia globale. Prendendo spunto dalla psicologia, che lo considera un carattere vantaggioso e da sviluppare per affrontare la vita e i suoi problemi, anche i politici hanno adottato il termine e il concetto stesso come una dote da sviluppare nei sistemi delle singole nazioni ad ogni livello. Per questo tutti gli interventi finanziari del Recovery Plan, che vanno in direzione sostenibilità e digitale, hanno quale motivazione trasversale il potenziamento della resilienza.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR o Recovery plan)
Nei giorni scorsi il premier Mario Draghi ha annunciato che invierà alla Commissione Europea, entro il 30 aprile, il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). Il testo, 337 pagine, rappresenta il programma di investimenti che permetterà all’Italia di ripartire attingendo ai fondi comunitari del Next Generation EU, un fondo da 750 miliardi. Suddiviso in 6 missioni e 16 componenti, il documento finale dovrà essere approvato da Bruxelles, anche se il Piano italiano sembra abbia già ricevuto un primo ok dalla Commissione Europea negli scorsi giorni. Il PNRR ha un valore di 248 miliardi complessivi che provengono sopratttutto, ma non solo, dal Recovery Fund europeo.
La prima missione comprende digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura e le risorse destinate a questa missione sono quasi 50 miliardi; sono 68,6 i miliardi stanziati per la seconda missione, Rivoluzione e Transizione ecologica cui si aggiungono per la terza missione, 31,4 miliardi, che andranno a Infrastrutture per una mobilità sostenibile e interconnessa.
Frasi sulla resilienza
La resilienza consiste nel riuscire a superare l’inaspettato. La sostenibilità riguarda la sopravvivenza. L’obiettivo della resilienza è quello di prosperare.
Jamais Cascio
La resilienza è la capacità di persistere, di far durare la motivazione nonostante gli ostaoli e le difficolta’
Pietro Trabucchi
Resilienza è la capacità di affrontare le avversità, di superarle e rimanere se stessi.
Beppe Severgnini
La resilienza non è una condizione ma un processo: la si costruisce lottando.
George Vaillant
Più dell’educazione, più dell’esperienza, più della formazione, è il livello di resilienza che determina chi ha successo e chi fallisce. Questo è vero nella lotta contro il cancro, è vero nelle olimpiadi ed è vero tra i dirigenti d’azienda.
Dean Becker
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