La mobilità sanitaria è quel fenomeno che porta le persone a spostarsi temporaneamente dal loro domicilio per ricevere altrove adeguate cure mediche: le ragioni principali di queste trasferte sono legate alla complessità delle prestazioni richieste, tipicamente offerte negli ospedali delle città più grandi, oppure nei tempi di attesa di determinati interventi chirurgici.
Di recente l’AGENAS (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) ha raccolto i dati del quinquennio 2017 – 2022, nel quale emerge un costante e crescente flusso migratorio, solitamente dal sud al nord: le principali strutture ricercate si trovano in Lombardia, che è seguita da Emilia-Romagna e Veneto. Dal punto di vista economico, l’impatto complessivo sfiora i 3 miliardi di euro. Dato che ogni anno circa 750.000 persone in Italia devono affrontare la migrazione sanitaria, è facile intuire l’effetto, anche dal punto di vista psicologico, che questi trasferimenti hanno sui pazienti e i loro familiari.
L’associazione A Casa Lontani Da Casa nasce nel 2016 come OdV (Organizzazione di Volontariato) indipendente, per offrire una risposta concreta alle esigenze delle persone ammalate costrette a trasferirsi per ricevere cure mediche. Fondata da quattro organizzazioni non profit attive nel campo dell’accoglienza socioassistenziale, l’associazione ha sviluppato una rete di ben 107 case solidali in tutta Italia, garantendo un sostegno logistico e umano fondamentale a migliaia di famiglie. Ben 33 alloggi si trovano a Milano, tutti gli altri sono distribuiti fra Roma e un’altra decina di capoluoghi del Centro-Nord, per un totale di quasi 1.600 posti letto.
Non soltanto un tetto sotto cui stare
Non sono rari i casi di persone che, partite da lontano per accertamenti, si sono poi trovate con una diagnosi che richiedeva il ricovero immediato: l’ospitalità tempestiva si rivela fondamentale, soprattutto per i familiari dei malati, che trovano così un ancoraggio e un sostegno costante.
Una rete solidale di 57 Associazioni condivide lo spirito e gli obiettivi di A Casa Lontani Da Casa: pur non disponendo di alloggi propri, l’associazione aiuta chi si rivolge ad essa a trovare la sistemazione più idonea alle proprie esigenze. L’offerta non si limita però a fornire alloggi, proponendo anche un’ampia gamma di servizi solidali per alleviare le difficoltà logistiche, psicologiche ed economiche dei pazienti e delle loro famiglie.
Ad esempio la guida Milano Solidale favorisce l’accesso alle numerose risorse esistenti nella città, che restano spesso inutilizzate per la mancanza di visibilità. Presso l’Istituto Nazionale dei Tumori si trova un ambulatorio tenuto da psicologi volontari che fornisce l’adeguata assistenza ai familiari dei degenti in trasferta sanitaria.
Proprio il volontariato rappresenta un elemento chiave per tutti i servizi offerti, con oltre 3.500 ore che diverse persone dedicano ogni anno. Così come la catena di solidarietà che fa capo al progetto “Notti sospese” raccoglie fondi per garantire alloggi gratuiti a chi si trova in difficoltà economiche. Molti ospiti condividono testimonianze toccanti sull’importanza del sostegno ricevuto: sottolineando soprattutto la sensazione di essere in famiglia sin dalla prima sera. Analogamente i volontari trovano gratificazione nell’alleviare le preoccupazioni dei pazienti, confermando il grande impatto umano dell’associazione.
Iniziative solidali e di condivisione
A Casa Lontani Da Casa si avvale fin dall’inizio del supporto di realtà pubbliche e private, insieme alle quali organizza iniziative e attività rivolte ai suoi ospiti. Il 16 maggio è stato organizzato in una casa di accoglienza un workshop di cucina, in collaborazione con Fondazione Macri: l’evento, parte del progetto Eating Lab, ha avuto come focus l’alimentazione oncologica e macro-mediterranea.
Grazie alla partecipazione della cuoca amatoriale Cristina Ghezzi e di Francesco Andreoli, medico esperto di alimentazione, sono emerse indicazioni molto utili su come nutrirsi nel periodo della malattia.
L’incontro non è stato solo un’occasione per imparare nuove tecniche culinarie, ma anche per condividere esperienze e creare un’atmosfera di comunità e supporto. La cena collettiva che ha concluso l’evento, con un menu totalmente vegetale e legato ai ritmi e ai tempi della terra, ha rafforzato i legami tra i partecipanti, dimostrando come il cibo sia un forte strumento di connessione. Oltre a offrire nuovi spunti in cucina, il workshop ha vinto lo scetticismo di molti, che si sono sorpresi a gustare la bontà dei piatti vegani, riconoscendone la varietà di sapori e i benefici per la salute.

Un’altra partnership particolarmente importante è quella con Ricordi Music School, volta a sostenere il progetto delle Stanze Blu, gli alloggi solidali per bambini e adolescenti in trasferta sanitaria. Da marzo a giugno sono stati organizzati, insieme alla Fondazione Nuova Musica, circa cinquanta eventi musicali, non solo con l’obiettivo di raccogliere fondi, ma per sensibilizzare il pubblico sulle sfide che affrontano i giovani pazienti lontani da casa. “Il nostro obiettivo è fare in modo che, attraverso la musica, i nostri giovani allievi imparino quanto creatività e sensibilità possano essere utili nella comprensione del mondo”, ha dichiarato Anna Mortara, Presidente di Ricordi Music School: “puntiamo a raccontare storie che portino valore nella nostra società, rendendo i ragazzi veri e propri “artivisti”, ossia protagonisti attivi sul palco come nel sociale”.
Nasce il podcast Favole Blu
Proprio per supportare l’esperienza dei bambini e delle loro famiglie durante la permanenza nelle case di accoglienza, A Casa Lontani Da Casa ha lanciato il podcast Favole Blu, una raccolta di audio-racconti dedicati ai minori in trasferta sanitaria. L’iniziativa ha visto la partecipazione di 30 volontari, coinvolti in un workshop di scrittura creativa e lettura interpretata per creare e registrare le favole. Ogni racconto è stato attentamente selezionato e adattato per essere fruibile in formato audio, con il supporto di una psicologa per garantire l’idoneità dei contenuti.

Ancora una volta il progetto del podcast ha rafforzato l’unione e il supporto tra i volontari, in una forma originale e coesiva: ha soprattutto confermato il valore delle Stanze Blu, che consentono alle famiglie di concentrarsi esclusivamente sulle cure dei loro bambini.
Le Favole Blu possono essere ascoltate sulle piattaforme Spotify e Youtube.
L’esperienza di A Casa Lontani Da Casa è un chiaro esempio di solidarietà, che offre un supporto prezioso e l’adeguato conforto a chi si trova a vivere la fatica e le preoccupazioni di una trasferta sanitaria. “Dover lasciare tutto ciò che si conosce e si ama, spinti dalla necessità di cercare cure per una malattia, è un viaggio che nessuno vorrebbe intraprendere, soprattutto quando si è vulnerabili e molto giovani”, ha sottolineato Laura Gangeri, Vicepresidente dell’OdV: “in questi momenti critici, l’abbraccio solidale di una comunità può fare la differenza, trasformando la solitudine e la paura in speranza e conforto”. Le associazioni della rete, con le loro case e servizi, non solo forniscono alloggi ospitali, ma offrono una comunità di sostegno che aiuta nel difficile percorso di cura lontano da casa.