Società Benefit: cosa sono, vantaggi, come diventarlo

Le società benefit sono il modello d'impresa del futuro, capace di coniugare profitto e impatto sociale dimostrando che è possibile conciliare crescita economica e generazione di valore condiviso per la collettività e l’ambiente.

Le Società Benefit (SB) sono una forma giuridica d’impresa che integra nel proprio oggetto sociale, oltre agli obiettivi di profitto, anche precise finalità di beneficio comune. Le SB operano in modo responsabile, sostenibile e trasparente.

Le SB sono state introdotte in Italia dal I gennaio 2016 con la Legge di Stabilità 208/2015 e prendono ispirazione dalle Benefit Corporation presenti negli USA dal 2010. 

Le finalità di beneficio comune devono per legge essere annualmente rendicontate da una Relazione di Impatto pubblica, appannaggio di un responsabile d’impatto nominato dall’azienda. 

La Relazione di Impatto descrive sia le azioni svolte che gli impegni per il futuro. La valutazione degli impatti deve essere eseguita da un ente terzo che utilizzi lo standard di valutazione.

Lo standard di valutazione comprende le 5 aree previste dall’allegato alla normativa: Governance, Persone, Comunità, Ambiente e Clienti.

Sono circa 3mila le SB attive in Italia a marzo 2023 (Assobenefit). Le SB dimostrano che è possibile conciliare crescita economica generazione di valore condiviso per la collettività e l’ambiente

Il concetto di ‘benefit’: scopo, responsabilità e trasparenza

L’oggetto sociale della società benefit prevede la gestione di un perfetto equilibrio tra profitto e l’obiettivo di beneficio comune. 

Per beneficio comune si intende sia il perseguimento di effetti positivi che la riduzione di quelli negativi su persone, comunità, territori e ambiente, beni ed attività culturali e sociali, enti e associazioni ed altri portatori di interessi.

Come strumento legale, la SB proteggere l’impegno dell’azienda in caso di cambi di leadership, aumenti di capitale o quotazione in borsa. La sostenibilità è parte integrante del suo modello di business, teso a creare condizioni favorevoli alla prosperità sociale e ambientale nel lungo periodo.

I risultati conseguiti, i progressi e gli impegni futuri di impatto sociale e ambientale, devono essere pubblicati nella Relazione d’Impatto annuale 

Molti sintetizzano il concetto di società benefit ricorrendo alle 3P: persone, pianeta, profitti.

La B CORP, è una impresa che sceglie di rispettare i più alti standard di scopo (profitto + beneficio comune); responsabilità; trasparenza.

Società Benefit nel mondo

L’Italia è stato il secondo Paese al mondo, dopo gli Stati Uniti, a introdurre, nel 2016, le Società Benefit nel proprio ordinamento.

Oggi questo status giuridico è stato introdotto, oltre che in 37 Stati degli USA, anche in Colombia (2018), Porto Rico (2018), Ecuador (2019), Canada – British Columbia (2019), Perù (2020) e Ruanda (2021) e in più di altri 10 paesi è in corso l’iter legislativo per l’approvazione di una legge ad hoc.

In Europa, la Francia nel 2019 ha introdotto la cosiddetta Société à Mission che, pur con alcune differenze, possiamo considera simile al modello internazionale di Benefit Corporation. La Spagna ha approvato la nascita delle Sociedades de Beneficio e Interés Común (SBIC). 

Le Sociedades de Beneficio e Interés Colectivo (SIC) si trovano anche in Colombia (2018), Ecuador (2020), Perù (2020) e Uruguay (2021). 

Società Benefit: la normativa

La legge del 28 dicembre 2015, n. 208, articolo unico, commi 376-384 (Legge di Stabilità 2016) definisce Società Benefit quelle società

“(..) che nell’esercizio di una attività economica, oltre allo scopo di dividerne gli utili, perseguono una o più finalità di beneficio comune e operano in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti di persone, comunità, territori e ambiente, beni ed attività culturali e sociali, enti e associazioni ed altri portatori di interesse.”

Nei commi compresi si stabilisce che:

  • al momento della costituzione di una SB è necessario nominare un responsabile dell’impatto: un manager responsabile dell’ambito benefit;
  • le SB devono presentare una relazione di impatto, che deve essere allegata al bilancio societario;
  • La valutazione degli impatti deve essere eseguita utilizzando lo standard di valutazione sviluppato da un ente terzo e comprendere: Governance, Rapporti con i lavoratori; Rapporti con gli altri portatori d’interesse; Impatti della società con l’ambiente;
  • la Relazione d’impatto Pubblicata sul sito internet della società, ove esistente;
  • le SB sono soggette al  Controllo dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM).

Lo standard di valutazione delle SB è definito dall’Allegato 4 della Legge di Stabilità. La valutazione deve:

  • esaminare in modo esaustivo e articolato l’impatto della società e delle sue azioni nel perseguimento della finalità di beneficio comune;
  • essere realizzato da un ente terzo non controllato né collegato alla SB;
  • basata su un approccio scientifico e multidisciplinare in grado di valutare l’impatto sociale e ambientale delle attività di una società nel suo complesso;
  • trasparente, perché le informazioni che lo riguardano sono rese pubbliche. 

Come diventare una Società Benefit

Possono essere Società Benefit imprese di ogni settore industriale o merceologico

Società di nuova costituzione

Le SB appartengono alle società tipiche disciplinate dai Titoli V e VI del Libro V del Codice Civile, e rappresentano dunque un modello che può essere utilizzato da tutte le tipologie di società prevista dal Codice Civile: 

  • Società a scopo di lucro (art. 2247 c.c.): società semplice; società in nome collettivo; società in accomandita semplice; società per azioni; società a responsabilità limitata; società in accomandita per azioni;
  • Società a scopo mutualistico (art. 2511 c.c.): società cooperative.

Non possono utilizzare il modello SB: le società a responsabilità limitata semplificate, le società cooperative sociali e le imprese sociali.

Per costituire una società SB è necessario modificare il proprio statuto e oggetto sociale con atto notarile, indicare gli obiettivi di beneficio comune e come si intende perseguirli.

Le società benefit, fermo restando quanto previsto nel codice civile, deve indicare, nell’ambito del proprio oggetto sociale, le finalità specifiche di beneficio comune che intende perseguire. Le società diverse dalle società benefit, qualora intendano perseguire anche finalità di beneficio comune, sono tenute a modificare l’atto costitutivo o lo statuto, nel rispetto delle disposizioni che regolano le modificazioni del contratto sociale o dello statuto, proprie di ciascun tipo di società; le suddette modifiche sono depositate, iscritte e pubblicate nel rispetto di quanto previsto per ciascun tipo di società dagli articoli 2252, 2300 e 2436 del codice civile. La società benefit può introdurre, accanto alla denominazione sociale, le parole: «Società benefit» o l’abbreviazione: «SB» e utilizzare tale denominazione nei titoli emessi, nella documentazione e nelle comunicazioni verso terzi. 

379, art. 1 legge n. 208/15

Società già esistente

Una società già esistente che intenda conseguire lo status di SB deve procedere alla modifica dell’atto costitutivo o dello statuto. Non è infatti sufficiente modificare solo l’oggetto sociale per introdurre le finalità di beneficio comune, ma è d’obbligo apportare modifiche anche alle clausole inerenti la denominazione o ragione sociale, i doveri e la responsabilità degli amministratori.

Società Benefit e B Corp

La società benefit è una forma giuridica societaria. 
La B Corp (o B Corporation) è un’azienda che ha ottenuto la certificazione omonima rilasciata da B Lab. 
Il concetto di B Corp è nato nel 2006, grazie a B Lab un ente non-profit statunitense (fondato da Bart Houlahan, Andrew Kassoy e Jay Cohen) che ha concettualizzato il paradigma di Benefit Corporation e B Corp. Un nuovo modello di business, capace di innescare una competizione di tipo positivo tra le aziende, non per essere le migliori al mondo, ma le migliori per il mondo.
Il concetto è stato accolto da tanti ed è diventato un movimento globale di imprenditori che usano il business come forza di rigenerazione della società.

Una SB può dunque essere anche una B Corp, se ha ottenuto la certificazione da B Lab. 
Una società certificata B Corp, può non essere SB al momento del conseguimento della certificazione, ma ha l’obbligo di divenirlo entro 2 anni dalla certificazione.

Possono ottenere la certificazione tutte le aziende for profit: aziende di capitali (Srl, Spa, Sapa, Scrl, Srls…) di persone (Sas, Snc…), consorzi e cooperative. 

Non sono ammesse le organizzazioni non profit: vi sono imprese e cooperative sociali, associazioni e organizzazioni di volontariato, fondazioni, ONG, Onlus, ecc…

La certificazione B Corp

Il percorso di certificazione BCorp di una azienda prevede come primo passo la compilazione del BIA –  Benefit Impact Assessment: un questionario online.

Il BIA valuta l’impegno espresso concretamente dall’azienda nel migliorare le performance di inclusione sociale e circolarità nella gestione delle risorse in cinque aree: governance, dipendenti, clienti, comunità, ambiente.

È possibile inoltrare la domanda di certificazione BCorp solo nel caso si ottenga un punteggio compreso tra 80 e 200 punti.
Il team B Lab effettua l’analisi di revisione dei rischi e di veridicità del BIA assegnando nuova valutazione. Il nuovo punteggio sancisce l’eventuale conseguimento della certificazione, sigillato dalla firma della Dichiarazione di Interdipendenza delle B Corp. 

Ogni società dovrà sottoporsi al processo di valutazione e approvazione da parte di B Lab ogni due anni. 

Dopo la prima azienda certificata nel 2013 il movimento in Italia è cresciuto costantemente: oggi sono 220 le socità italiane certificate B Corp.

Con il Global Compact delle Nazioni Unite, B Lab ha sviluppato SDG Action Manager: un protocollo per misurare il progresso dell’azienda verso i 17 Sustainable Development Goal 2030

E’ possibile ottenere la performance rispetto a ciascuno degli SDG 2030 delle Nazioni Unite e le indicazioni sulle possibili azioni di miglioramento.

Società Benefit e B Corp: i vantaggi

Sono diversi gli studi e ricerche che attestano che le società che rispettano elevati standard di sostenibilità, come quelli perseguiti dalle SB e dalle B Corp, oltre ad essere più performanti, sono anche più resilienti ai cambiamenti del mercato e ai periodi di crisi.

Diventare una società benefit o essere certificati B Corp porta indiscutibili vantaggi per tutti gli stakeholder dell’azienda:

  • ridefinizione delle responsabilità del management
  • attrarre talenti e coinvolgere i propri dipendenti;
  • reputazione e posizionamento;
  • attrarre investimenti; 
  • migliorare le proprie performance aziendali e i risultati economici;
  • migliorare l’organizzazione e i processi interni. 

Diventare una società benefit o essere certificati B Corp porta indiscutibili vantaggi per tutti gli stakeholder dell’azienda:

  • ridefinizione delle responsabilità del management
  • attrarre talenti e coinvolgere i propri dipendenti;
  • reputazione e posizionamento;
  • attrarre investimenti; 
  • migliorare le proprie performance aziendali e i risultati economici;
  • migliorare l’organizzazione e i processi interni. 

Per i soci e gli investitori si avranno infatti elevate garanzie sul proprio investimento, dato che l’oggetto sociale rimarrà immutato anche in caso di vendita. La responsabilità degli amministratori finalizzata a perseguire l’obiettivo di far crescere l’impresa è maggiore, data la necessità di bilanciare il beneficio comune con il profitto. L’obbligo di trasparenza e di autovalutazione permettono di creare una reputazione di solidità per l’azienda, favorendo eventuali investimenti, la ricerca di nuovi talenti e i rapporti con fornitori.

Infine, perseguire un impatto positivo sulla società e sull’ambiente, oltre a tutelare la biosfera delinea concretamente una nuova idea delle aziende del futuro perfettamente integrate con il territorio e la popolazione.

Manuale delle B Corp

“Il manuale delle B Corp” di Honeyman stila un elenco dei vantaggi a cui conduce essere una B Corp certificata, che sono certamente gli stessi che possiamo identificare nell’essere una Società Benefit:

1.	Far parte di una comunità di leader che condividono gli stessi valori
2.	Attrarre talenti e coinvolgere i dipendenti
3.	Rafforzare il brand, migliorare la credibilità e alimentare la fiducia
4.	Generare visibilità sui media
5.	Migliorare le proprie performance e confrontarle con quelle di altre aziende
6.	Attrarre investimenti
7.	Proteggere la mission aziendale nel lungo periodo
8.	Comunicare con voce collettiva
9.	Risparmiare e migliorare i risultati economici
10.	Guidare il cambiamento verso un paradigma di business più evoluto

Società Benefit e la Responsabilità Sociale d’Impresa (CSR)

La RSI, Responsabilità Sociale d’Impresa, (molto utilizzata con la traduzione inglese CSR, Corporate Social Responsibility) è una locuzione di matrice aziendale, perché riguarda un concetto nato in ambito economico e finanziario, per riferirsi alle implicazioni di natura etica all’interno della visione strategica d’impresa. 

La responsabilità sociale d’impresa è qualcosa che ogni azienda sceglie liberamente di perseguire: secondo la definizione data dall’Unione europea è “La responsabilità delle imprese per il loro impatto sulla società.”

Ogni azienda, pur senza avere un vero e proprio obbligo, sceglie come tradurre in pratica questo senso di responsabilità e di positive impact, in una sorta di autoregolamentazione.

Essa può riguardare una riorganizzazione della propria produzione all’insegna della sostenibilità ambientale, la realizzazione di iniziative di sostegno alla comunità, di nuove prassi volte a sostenere l’inclusione sociale o l’istruzione o l’innovazione.
Le grandi aziende hanno tutte robuste attività di CSR che vengono puntualmente riportate e rese note tramite i bilanci di sostenibilità.

La differenza fondamentale tra impresa che realizza attività di CSR e Società Benefit è che, per la prima ogni azione è realizzata su base volontaria e discrezionale. 
La Società Benefit, invece, ha integrata nell’oggetto sociale la mission di impatto.

In un certo senso, la Società Benefit è l’evoluzione della Società CSR-Oriented.

Il Bilancio di Sostenibilità

Il Bilancio di Sostenibilità è una rendicontazione volontaria nella maggior parte dei casi.

In Italia dal 25 gennaio 2017 è diventato obbligatorio per gli enti portatori di interesse pubblico con:
 • più di 500 dipendenti;
 • stato patrimoniale superiore a 20 milioni di euro;
 • un totale dei ricavi netti delle vendite superiore a 40 milioni di euro.

Costituiscono enti di interesse pubblico le aziende appartenenti ad alcune categorie indicate espressamente dalla legge. Sono inoltre obbligati a rendere conto delle proprie attività in ambito sociale anche gli Enti del Terzo Settore (ETS).

Con direttiva 2021 CSRD - Corporate Sustainability Reporting Directive della Commissione Europea, la redazione di un Bilancio di Sostenibilità diventerà obbligo di legge dal 2026 (dati riferiti all’annualità 2024) per tutte le aziende con:
• più di 250 dipendenti;
• fatturato superiore ai 50 milioni di euro;
• bilancio annuo di almeno 43 milioni.

Un ampliamento che dimostra la crescente importanza della sostenibilità in ambito aziendale, coinvolgerà 50mila aziende in Europa e 6mila piccole e medie imprese italiane.

Società Benefit, Impresa Sociale e SIAVS

Spesso ci si chiede che differenza corra tra la società benefit e la startup a vocazione sociale

Precisiamo innanzitutto cos’è la start-up a vocazione sociale, cosa diversa dall’impresa sociale più tradizionale, definita come “un ente privato che esercita in via stabile e principale un’attività d’impresa di interesse generale, senza scopo di lucro (non profit) e per finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale”. (Per approfondire qui). 

Impresa Sociale

Rispetto all’impresa sociale la società benefit si differenzia dunque come azienda for profit, benché con la doppia anima di beneficio sociale come spiegato in precedenza. Inoltre l’impresa sociale opera solo in determinati settori, mentre la società benefit può operare in qualsiasi contesto industriale e commerciale.

Start-up a vocazione sociale

La SIAVS – startup innovativa a vocazione sociale – è, invece, un’azienda for profit: deve avere tutte le caratteristiche previste dal nostro ordinamento per la registrazione nei pubblici registri delle imprese innovative, requisiti che attengono a elementi tecnologici, di innovazione e ricerca.

Inoltre, deve operare in uno dei settori descritti dall’articolo 2, comma 1, del Decreto Legislativo 155/2006 sull’impresa sociale. Si tratta infatti di settori legati all’assistenza sanitaria e sociale, alla formazione, alla promozione culturale e turistica-sociale, ecc. Questi settori fino a qualche tempo fa ritenuti meno attraenti per eventuali investitori e pertanto tali SIAVS godono di particolari benefici fiscali, maggiorati rispetto a normali start-up.

In questa guida del Mise, tutte le informazioni che riguardano le startup a vocazione sociale.

Le differenze con la società benefit sono abbastanza chiare e simili a quelle con l’impresa sociale: a parte il fatto che, al momento, le società benefit non godono di benefici fiscali (solo eventualmente se sono startup), esse sono però libere di esprimere la propria anima benefit in qualunque settore, senza limiti.

Inoltre, vi sono differenze che si ricollegano a una sorta di vuoto legislativo, ovvero:

  • la società benefit è una forma giuridica d’impresa che ha un impegno benefit iscritto nel suo DNA, dalla sua costituzione al suo termine naturale.
  • La SIAVS è una società a vocazione sociale solo fino a quando è una startup, tendenzialmente 5 anni se non fallisce prima, dopodichè in cosa si trasforma?

Non in impresa sociale perché passerebbe dall’essere società profit all’essere società non profit; la pmi innovativa a vocazione sociale ancora non esiste formalmente, ma potrebbe anche accadere che così come altre agevolazioni della startup si trasferiscono alla pmi innovativa (regolarmente iscritta al registro apposito), anche gli sgravi fiscali maggiorati della SIAVS vengono ereditati dalla PMI.

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