20mila Tour Eiffel fatte di plastica

220 milioni di tonnellate di rifiuti plastici è una quantità difficile da immaginare, è più semplice se proviamo a visualizzarla sotto forma di Tour Eiffel. Ventimila Tour Eiffel. Scioccante, no? Una organizzazione svizzera ha fatto i conti e ci ricorda il Plastic Overshoot Day, cioè la giornata in cui la quantità di rifiuti di plastica supera la capacità del mondo di gestirli.

C’è una data che rappresenterà nel 2024 il giorno in cui potremmo dire che il mondo ha raggiunto la sua capacità massima di gestione dei rifiuti di plastica. E’ il 5 settembre. Da quel giorno in poi, cioè per 4 mesi fino a fine anno, il surplus di plastic waste sarà ingestibile e quindi ancora più distruttivo per il nostro Pianeta.

Il Plastic Overshoot Day è l’iniziativa proposta a partire dal 2021 da EA (Earth Action) per sostenere politiche globali nella lotta alla plastica, mappando la situazione ed eventuali miglioramenti.

Fino a oggi, pochi miglioramenti.

Il nuovo report, non dissimile dal precendente, ci mette di fronte a 220 milioni di tonnellate di rifiuti plastici generati solo quest’anno, equivalenti a 20.000 Torri Eiffel, 28 kg di rifiuti plastici per persona.

Il conteggio include imballaggi in plastica, plastica nei tessuti e plastica nei rifiuti domestici.

Seppure è vero che molti passi in avanti si fanno sul riciclo della plastica, rimane il fatto che una enorme quantità, circa il 69,5 milioni di tonnellate non viene gestita in modo efficiente.

La plastica impega circa 500 anni a degradarsi e questo processo dà origine alle microplastiche secondarie, che rappresentano tra il 68-81% delle microplastiche presenti nell’oceano.

A ogni Paese il suo Overshoot Day

Ogni nazione raggiunge con tempi diversi il proprio “Plastic Overshoot Day” in base alla quantità di rifiuti di plastica generati e alla capacità di gestirli.

Ai fini del report, sono stati categorizzati sei tipi di identikit (archetipi), che consentono di creare un profilo basato su fattori come il consumo locale di plastica pro capite, i volumi di importazione ed esportazione dei rifiuti e le capacità di trattamento dei rifiuti nazionali. Utilizzando questi tipi di archetipi come guida, sono state formulate delle raccomandazioni personalizzate. In Italia si dovrebbe raggiungere il Plastic Overshoot Day il 22 ottobre.

Il Report segnala anche che 12 Paesi sono responsabili del 60% dei rifiuti plastici mal gestiti nel mondo, e i primi cinque sono Cina, Stati Uniti, India, Brasile e Messico.

Il Belgio è il Paese in cui si produce più plastica pro-capite: 147.7 kg, contro una media globale di chilogrammi.

Ricapitolando, i punti salienti del rapporto

Qui il rapporto completo.

  • Per il 2024, si prevede che il 5 settembre si raggiunga il Plastic Overshoot Day, che segna il momento in cui i rifiuti di plastica prodotti superano i sistemi di gestione dei rifiuti del pianeta.
  • Nel 2024, verranno creati 220 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica.
  • Nel 2024, quasi 70 milioni di tonnellate di plastica finiranno in natura a causa dello squilibrio tra i volumi di plastica consumati e la capacità di gestire la plastica a fine vita.
  • I rifiuti di plastica sono aumentati del 7,11% dal 2021.
  • I Paesi sono classificati in 6 diversi archetipi per aiutare i lettori a capire come ogni Paese si inserisce nell’ecosistema della gestione dei rifiuti plastici, con le relative raccomandazioni adattate alle circostanze uniche di ciascun archetipo.

Un punto di vista molto importante che si sostiene in questo report è il seguente: l’ipotesi che l’aumento del riciclo della plastica e che l’aumento della capacità di riciclaggio e di gestione dei rifiuti possa risolvere la crisi ecologica conseguente all’enorme inquinamento da plastica è errata.

Senza una riduzione aggressiva alla fonte, la nostra lotta contro l’inquinamento da plastica sarà, nella migliore delle ipotesi, una situazione di stallo. Per affrontare il problema servono quindi nuove strategie molto serie e poco retoriche per ripensare intere filiere produttive.

E servono molti investimenti: si parla di oltre 5 trilioni di dollari.

Contesto: il Trattato Onu sulla Plastica

L’ultimo rapporto sul Plastic Overshoot Day è concomitante ai preparativi per il quarto appuntamento dei negoziati per il Trattato ONU sulla plastica che si terrà a Ottawa, in Canada.

Si tratta della quarta sessione del Comitato intergovernativo di negoziazione (INC-4) per lo sviluppo di uno strumento internazionale giuridicamente vincolante sull’inquinamento da plastica, anche nell’ambiente marino, si terrà dal 23 al 29 aprile 2024.

La bozza di testo è ora disponibile qui in tutte e sei le lingue ufficiali delle Nazioni Unite.

Questo processo ha preso avvio a marzo 2022, in occasione della quinta sessione dell’Assemblea delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEA-5.2), dove venne adottata una risoluzione storica per sviluppare uno strumento internazionale giuridicamente vincolante sull’inquinamento da plastica, anche nell’ambiente marino.

La risoluzione (5/14) chiedeva al Direttore Esecutivo del Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP) di convocare un Comitato Intergovernativo di Negoziazione (INC)per sviluppare “lo strumento”, che deve essere basato su un approccio globale che affronti l’intero ciclo di vita della plastica, compresa la produzione, la progettazione e lo smaltimento.

L’INC ha iniziato i suoi lavori nella seconda metà del 2022, con l’ambizione di completare i negoziati entro la fine del 2024. La prima sessione dell’INC (INC-1) si è svolta a Punta del Este, Uruguay, dal 28 novembre al 2 dicembre 2022, seguita da una seconda sessione (INC-2) dal 29 maggio al 2 giugno 2023 a Parigi, Francia, e da una terza sessione (INC-3) dal 13 al 19 novembre 2023 a Nairobi, Kenya.

La quarta sessione (INC-4) è prevista dal 23 al 29 aprile 2024 a Ottawa, Canada, e la quinta sessione (INC-5) dal 25 novembre al 1° dicembre 2024 a Busan, Repubblica di Corea.