E’ stata presentata la terza edizione del Barometro della Felicità, un’indagine realizzata dall’Associazione “Ricerca Felicità” che vuole verificare come sta il nostro Paese quanto a benessere e appagamento dei suoi abitanti.
Nel panorama mondiale, la classifica sulla felicità ci colloca al 28° posto, dietro tutti i Paesi del nord Europa e persino USA ed Emirati Arabi. C’è di peggio, ma non siamo messi benissimo.
All’interno dello Stivale, invece, questa nuova indagine ci fa scoprire che il sud rappresenta, al momento, l’area geografica italiana più felice e soddisfatta del proprio impiego lavorativo. Si tratta per ora di una piccola analisi, ha coinvolto 1314 lavoratori attivi, ma è importante perché fornisce un primo punto di partenza per una misurazione oggettiva e ripetibile ogni anno.
A cosa serve questo tipo di indagine? La felicità è una legittima aspirazione di tutti, ma è anche un metro per verificare il benessere di un contesto sociale, di uno stile di vita. In ambito lavorativo, la gratificazione è la principale motivazione, quindi dipendenti più felici sono anche più produttivi.
Ma vediamo come è stata misurata questa felicità.
Chi sono i lavoratori intervistati
L’indagine ha coinvolto 1314 partecipanti suddivisi in lavoratori dipendenti (72,3%) e liberi professionisti (27,7%), nello specifico 759 uomini e 555 donne, appartenenti a diverse generazioni (Baby Boomers – Generazione X – Millennials – Generazione Z) e dislocati sul territorio nazionale (Nord-Ovest – Nord-Est – Centro – Sud).
Sono state a loro rivolte tramite questionario domande tipo “Quando mi sveglio per andare a lavorare mi sento felice?”, dove si delinea una forte positività al sud; il sud risponde positivamente anche a “Quando lavoro mi appassiono tanto da dimenticare tutto il resto?“ con il 67.7% della popolazione ponderata, “Sento un forte senso di appartenenza alla mia organizzazione?” con il 68.7% e “I miei meriti vengono riconosciuti?” con il 58.2%.
I risultati di questa indagine hanno colpito gli stessi autori, perché scardina la presunta correlazione tra felicità e produttività: nelle regioni italiane del nord-est, regioni con un alto tasso di produttività, più ricche, i lavoratori non si sentono pienamente appagati sul lavoro. “Sarebbe molto interessante approfondire questo aspetto per comprenderne le ragioni di fondo.” afferma Elga Corricelli, cofondatrice dell’Associazione Ricerca Felicità.
Sud felice, meno il resto d’Italia
In realtà non vi è una forte soddisfazione tra i lavoratori in nessuna parte d’Italia tranne il sud. “Possiamo affermare che il sud Italia è più felice, più appagato e appassionato alla sua attività lavorativa, nonostante provi un leggero senso di isolamento” afferma Elisabetta Dallavalle, Presidente dell’Associazione Ricerca Felicità.
Per chi volesse approfondire, su questo sito è possibile richiedere il report.
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