Cuki cofresco: un evergreen in cucina nella lotta allo spreco

Nei pressi di quella che conosciamo come la città dei quattro fiumi, Torino, è nata un’importante realtà che da più di 60 anni entra nelle nostre cucine aiutandoci a ridurre gli sprechi alimentari

Se hai mai conservato qualcosa in frigorifero, o congelato degli avanzi nel freezer, o anche solo incartato un panino per una gita fuori porta, hai sicuramente usato Cuki. Nel gran calderone della produzione alimentare, la conservazione è sempre vissuta come un aspetto cruciale: siccome oggi più di ieri ci capita di cucinare e poi avanzare, quest’azienda ha dedicato particolare attenzione e grandi energie al modo in cui possiamo conservare tutto ciò che prepariamo. Dal Domopak alla carta forno, dai sacchetti per il ghiaccio ai contenitori per alimenti, Cuki cofresco (azienda che conosciamo di più con i marchi commerciali Cuki e Domopak) ha costruito i suoi affari attraverso una gamma di prodotti che fosse in grado di soddisfare ogni specifica richiesta del mercato.
Tutto molto bello. Un po’ meno sublime se si pensa che tutto ciò, per forza di causa maggiore, avviene attraverso l’uso e consumo di plastica e altri materiali che possono essere critici dal punto di vista della sostenibilità. Ma è proprio così? La plastica è sempre ‘insostenibile’? E l’alluminio? La carta?

Guardando meglio Cuki cofresco vedremo come sia sbagliato fare di tutta l’erba un fascio, perché questa azienda, che dalle valli piemontesi si è espansa fino a diventare un brand riconosciuto ovunque nel mondo, ha messo in pista un proprio percorso di sostenibilità per tutti i suoi prodotti, per il quale è stata riconosciuta dalla prestigiosa Fondazione Symbola come una delle 100 realtà italiane più impegnate nell’economia circolare.

simbolo economia circolare


Reponsabilità Cuki Sociale

Mangiamo e consumiamo. Consumiamo e sprechiamo. Tre quarti del cibo che prepariamo, nel corso dell’anno finisce inesorabilmente nel sacchetto dell’umido. Non è che siamo poco attenti al pianeta, o che non abbiamo una vocazione al consumo etico…è che spesso pensiamo che l’opera del singolo non possa davvero fare la differenza in un ecosistema così grande come quello alimentare. Eppure, la lotta allo spreco rimane un motore cardine nell’esperienza di Cuki, che ha fatto della conservazione alimentare un’operazione solidale antispreco e che tenta ogni giorno di diffondere la cultura del consumo responsabile.

La praticità delle pellicole e dei contenitori Cuki, che spesso fanno davvero la differenza tra buttare o conservar adeguatamente un prodotto, deve però conciliarsi al giorno d’oggi con la sostenibilità dei materiali.
Essendo un’azienda i cui prodotti sono fatti da plastica, alluminio e carta ha dovuto adoperarsi al fine di renderli sostenibili. Nel processo di produzione si sono impegnati affinché i materiali di scarto venissero commessi ad altri reparti, in un ciclo continuo che punta all’uso ottimale e non all’abuso. L’approccio di Cuki cofresco è quello eco-friendly sia quando studia i suoi prodotti, sia quando si fa vece dell’impatto positivo che deriva all’utilizzo delle materie prime.

A novembre 2021 Cuki ha festeggiato un obiettivo importante per la lotta allo spreco alimentare: i primi 10 anni di Cuki Save the Food, un progetto a impatto sociale portato avanti insieme al Banco Alimentare, attraverso il quale ogni giorno si recuperano delle eccedenze alimentari e si ridistribuiscono presso enti caritativi in tutta Italia. Una collaborazione che dal 2011, anno in cui il progetto Cuki Save The Food è nato, è riuscita a recuperare e ridistribuire oltre 20 milioni di pasti.

Leggi qui le 7 missioni di Cuki contro lo spreco alimentare.


Un eco-Cuki passo verso l’economia circolare

Se pensiamo al mondo della plastica ci vengono un po’ i brividi. Un mondo fatto di sostanze che non si degraderanno mai, e che inquineranno la terra e il mare per i millenni a venire. Cuki conosce il problema, e ha scelto di percorrere il difficile cammino della sostenibilità rivedendo tutti i suoi prodotti. La sua cura sta proprio nella scelta di monomateriali o materiali riciclabili, perché la salvaguardia delle risorse naturali inizia proprio dalla scelta di materie prime già riciclate, o che comunque hanno un lungo ciclo di vita come l’alluminio, un materiale al 100% riciclabile, che dovrebbe essere usato e riutilizzato all’infinito, perché non perde mai di qualità e permette agli imballaggi di mantenersi freschi e asciutti. Ecco un altro segreto meraviglioso: il riuso di alluminio produce molta meno energia di quanta ne produce creare alluminio di prima mano: quindi, facciamolo durare il nostro rotolo di alluminio Cuki o la vaschetta, usiamolo più volte, potremmo dire di aver fatto il nostro piccolo gesto quotidiano per salvare il pianeta.

PIù POPOLARI

Alberami: il Rinascimento Verde che rigenera territori e cattura carbonio

Alberami e il Rinascimento Verde: rigenerazione e crediti di carbonio di qualità

Alberami è una Società Benefit italiana che punta a rigenerare ecosistemi degradati, trasformando territori compromessi in risorse per la cattura di CO₂. La sua...
Società Benefit

Società Benefit: cosa sono, vantaggi, come diventarlo

Le Società Benefit (SB) sono una forma giuridica d’impresa che integra nel proprio oggetto sociale, oltre agli obiettivi di profitto, anche precise finalità di beneficio comune. Le...
tre ragazze alla scrivania, concetto di diversity e inclusion nel luogo di lavoro

Il significato di diversity and inclusion

Diversity and inclusion, spesso scritto D&I, letteralmente diversità e inclusione, due parole distinte ma oramai associate nelle politiche e nel lessico aziendale perché giustamente...
Alberami: il Rinascimento Verde che rigenera territori e cattura carbonio

Quality carbon credits, Alberami and the Green Renaissance

Francesco Musardo, founder of Alberami, talks to us about innovation, regeneration, and high-quality carbon removal credits.
neom

NEOM, il folle progetto di una megalopoli sostenibile nel deserto

Nel 2017, il principe ereditario dell’Arabia Saudita Mohammed bin Salman ha annunciato NEOM, un progetto utopistico e apparentemente folle di una megalopoli nel deserto...