Furti d’identità, frodi, ricatti, violazioni del nostro conto corrente o dei profili social: i rischi che corriamo nella nostra vita online sono decisamente preoccupanti. E sono sempre di più: difficile per le persone non esperte di informatica mettersi al riparo, ma forse un po’ più di consapevolezza non guasta.
Oggi le violazioni dei database di aziende, istituzioni e governi di tutto il mondo costituiscono un pericolo non soltanto per le organizzazioni stesse, ma anche per ciascuno dei proprietari dei dati trafugati: dopo essere state rubate nei cosiddetti data breach, le informazioni personali delle vittime vengono vendute sul dark web e utilizzate dagli hacker per accedere illegalmente a account personali, conti correnti online, servizi digitali o profili sui social. Secondo gli esperti di CyberTeam360 c’è stato un attacco informatico ogni quattro ore nel 2020.
Bene, c’è una new entry nel panorama italiano delle società benefit che ci può aiutare a salvaguardare i nostri dati online e ha trovato una formula molto semplice per farlo: basta sottoscrivere un abbonamento mensile, piuttosto contenuto, individuale o addirittura familiare, proprio come uno dei tanti che oramai utilizziamo per accedere a tanti servizi: Netflix, Spotify, connettività, Amazon Prime, e via dicendo.
Stiamo parlando della startup CybeRefund, ecco cosa fa esattamente.
Sul sito è possibile sottoscrivere un abbonamento, a partire da 4,99 (in questo momento è in promozione) per la soluzione individuale. Con questo abbonamento, CybeRefund tiene sotto controllo: il nostro nome, indirizzo email, numero di telefono, numero della carta di credito, iban, username, indirizzo di domicilio e molte altre informazioni personali. L’algoritmo CybeRefund scandaglia il web a quattro livelli di profondità alla ricerca di corrispondenze tra i dati monitorati dall’utente e i miliardi di dati che circolano in rete: quando viene trovata una corrispondenza, una notifica di allarme segnala il rischio all’utente e gli fornisce i primi consigli per rimettersi in sicurezza.
La notifica riporta i dettagli dell’anomalia e il grado di pericolosità: in caso di un rischio elevato per la propria identità, una linea diretta con un consulente legale dedicato permette all’utente di accedere alla Tutela Legale DAS che si farà carico di molteplici tipologie di spese, tra cui: spese di assistenza stragiudiziale, spese legali per l’intervento di un avvocato incaricato della gestione del sinistro, spese peritali, spese di giustizia, spese di soccombenza, spese per la redazione di denunce e querele.
Inoltre sul sito della società c’è la possibilità di informarsi e capire meglio quali sono e come si manifestano i rischi che si corrono online.
“Abbiamo scelto di essere una società benefit perché crediamo che la rete debba essere un luogo libero e più sicuro per tutti” spiega Gianluca Mandotti, CEO CybeRefund. “Vogliamo che la Tutela da noi offerta alle persone sia davvero alla portata di tutti: il nostro impegno è volto alla creazione di una nuova cultura digitale che aiuti gli utenti di tutte le età a vivere serenamente la propria vita digitale, con qualche accortezza in più per poter prevenire i rischi. Per questo, abbiamo creato il primo servizio integrato di monitoraggio evoluto dei dati personali online, consulenza e assistenza legale in caso di violazioni dei dati personali o di attivazione illegale di un account di posta elettronica e/o di un profilo sui Social Network.”
Per i prossimi mesi CybeRefund ha già messo in cantiere la creazione dell’app gratuita M.U.C. (Minors Under Control) con cui promuovere la lotta al cyberbullismo e al sexting, oltre a programmi rivolti a persone e aziende per l’educazione all’uso consapevole del proprio patrimonio di informazioni.
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