Il Piano Europeo per l’Edilizia Abitativa fa parte di un più ampio insieme di iniziative e politiche volte a migliorare l’accesso a alloggi dignitosi, sostenibili e accessibili per i cittadini dell’Unione Europea. Il tema della casa è diventato sempre più centrale nelle politiche europee, a causa di diffusi problemi in questo ambito, come l’aumento dei costi immobiliari, la crescita della popolazione urbana e la pressione sul mercato degli affitti.
Proprio in questi ultimi giorni, l’Unione Europea ha nominato il suo primo Commissario UE con responsabilità diretta per l’edilizia abitativa, si tratta del danese Dan Jørgensen,
Ci sono diversi aspetti chiave in questo piano e in altre iniziative correlate, come il New European Bauhaus, che si concentrano su sostenibilità, accessibilità e innovazione nell’edilizia abitativa.
Accesso ad alloggi accessibili e sostenibili
L’Unione Europea ha riconosciuto che la casa è un diritto fondamentale, ma in molti paesi europei c’è una crescente crisi abitativa. Per affrontare questo, l’UE mira a:
- Promuovere la costruzione di alloggi a prezzi accessibili, sia attraverso incentivi agli Stati membri sia tramite fondi specifici per l’edilizia sociale.
- Sostenere la ristrutturazione degli edifici esistenti per renderli più efficienti dal punto di vista energetico e sostenibili (attraverso piani come il Green Deal Europeo).
- Supportare l’innovazione nel settore dell’edilizia, promuovendo materiali e tecniche ecologiche, la digitalizzazione e l’uso di tecnologie moderne, come l’intelligenza artificiale e i big data, per migliorare la pianificazione urbana.
In molte città europee, il costo degli affitti è aumentato in modo significativo negli ultimi anni, creando tensioni sociali e economiche. Il piano europeo mira anche a fornire un quadro di riferimento per le politiche abitative a livello locale, incentivando la costruzione di alloggi popolari, promuovendo un equilibrio tra domanda e offerta, e garantendo protezioni per gli affittuari.
In Italia, Fondazione Housing Sociale e Fondazione Cariplo, operano in questa direzione, attraverso la promozione di iniziative che favoriscono la realizzazione di alloggi a canoni calmierati. Recentemente hanno avviato un quaderno di ricerche, realizzate in sinergia con una rete di esperti – – Cresme, Politecnico di Milano, Nomisma, Bocconi, EvaLab, e Avanzi – per mappare e stimare la domanda e l’offerta abitativa accessibile, proponendo nuovi strumenti di intervento per il Social Housing.
Ecco i punti dolenti del fabbisogno abitativo a Milano:
- Il 25% delle famiglie a Milano ha difficoltà ad accedere a un alloggio a prezzi accessibili. Ciò riguarda famiglie con redditi tra i 1.600 e 2.700 euro al mese.
- Attualmente ci sono 16.681 alloggi in locazione a canoni calmierati, ma la domanda è ancora insoddisfatta per lo più realizzati da fondi e cooperative edilizie.
- Negli ultimi 10 anni ne sono stati realizzati 4000 in vendita convenzionata e 3551 in locazione, di cui il 10% destinato al canone sociale e a soggetti fragili seguiti dagli enti del terzo settore.
Allargando l’osservazione al Paese, la distribuzione geografica delle iniziative che emerge dal Primo rapporto sulla performance sociale del Social Housing in Italia – prodotto da Avanzi – evidenzia una maggiore presenza di interventi nelle regioni del Nord e del Centro Italia: in particolare, la metà dei progetti si trovano in Lombardia e Toscana (29,8% e 20,2% rispettivamente), mentre i rimanenti progetti sono distribuiti prevalentemente in Emilia-Romagna (18,1%), Piemonte (12,8%) e Veneto (9,6%), con diverse iniziative anche in Liguria, Lazio e Marche. Più del 70% dei progetti si trova nei capoluoghi.
Sono necessari investimenti strutturali e modelli innovativi per affrontare il fabbisogno crescente di alloggi accessibili, soprattutto per le fasce di popolazione più vulnerabili.
Una risposta efficacie è considerato il social housing.
“Il problema della casa è tornato ad essere centrale per la salute stessa delle città. Non si può accettare il fatto che sulla base delle semplici dinamiche di mercato, intere città come Berlino, Londra o anche Milano, abbiano costi di accesso alla casa incompatibili con una parte consistente della popolazione che aspira ad entrare a far parte della comunità urbana. La Fondazione Housing Sociale ha svolto e intende svolgere un ruolo importante per contrastare questa tendenza sperimentando modelli di intervento capaci di offrire soluzioni efficaci, entro un sistema di offerta articolato tra pubblico, privato e terzo settore” – ha dichiarato Alessandro Balducci, Presidente di Fondazione Housing Sociale
Cos’è il social housing
L’housing sociale è un modello abitativo che mira a fornire alloggi a prezzi accessibili per le fasce di popolazione che non riescono a trovare una sistemazione adeguata nel libero mercato immobiliare. Si rivolge principalmente a persone con redditi medio-bassi, che non hanno accesso né agli alloggi di edilizia popolare né al mercato privato, perché i prezzi sono troppo elevati.
Caratteristiche principali dell’housing sociale:
L’housing sociale è un modello abitativo che mira a fornire alloggi a prezzi accessibili per le fasce di popolazione che non riescono a trovare una sistemazione adeguata nel libero mercato immobiliare. Si rivolge principalmente a persone con redditi medio-bassi, che non hanno accesso né agli alloggi di edilizia popolare né al mercato privato, perché i prezzi sono troppo elevati.
Caratteristiche principali dell’housing sociale:
Prezzi calmierati
Gli alloggi di housing sociale sono offerti a canoni di locazione o prezzi di vendita inferiori rispetto a quelli di mercato. Ciò consente a persone con redditi non sufficientemente alti per accedere al mercato immobiliare privato di trovare un alloggio dignitoso.
Obiettivi sociali
L’housing sociale non si limita solo alla fornitura di abitazioni, ma ha come scopo quello di creare comunità inclusive, migliorando il benessere sociale delle persone. Viene promosso spesso un approccio collaborativo, con spazi comuni e iniziative che favoriscono l’interazione tra gli abitanti.
Utenti di riferimento:
* Famiglie a basso e medio reddito.
* Giovani coppie.
* Anziani.
* Studenti.
* Immigrati.
* Persone in condizioni di fragilità sociale o economica.
Collaborazione pubblico-privata
L’housing sociale è solitamente sviluppato attraverso una combinazione di risorse pubbliche e private. Governi, fondazioni, cooperative e organizzazioni del terzo settore collaborano per finanziare e realizzare progetti di housing sociale. Ad esempio, in Italia, enti come la Fondazione Cariplo e la Fondazione Housing Sociale giocano un ruolo cruciale in questi progetti.
Qualità della vita
Gli interventi di housing sociale sono progettati per migliorare non solo l’accesso agli alloggi, ma anche la qualità della vita degli abitanti, attraverso l’integrazione di servizi e spazi condivisi, e un’attenzione particolare alla sostenibilità e alla coesione sociale.
Sostenibilità e rigenerazione urbanaSpesso l’housing sociale è legato a progetti di rigenerazione urbana e di riqualificazione di aree degradate, con l’obiettivo di migliorare sia le condizioni abitative che l’ambiente urbano circostante.

In sintesi, l’housing sociale rappresenta una risposta innovativa alla crescente crisi abitativa, cercando di coniugare accessibilità economica, integrazione sociale e qualità abitativa. L’housing sociale è correlato ma non è lo stesso concetto di edilizia popolare o edilizia convenzionata. Queste tre tipologie di intervento abitativo hanno obiettivi e destinatari diversi, pur condividendo alcune caratteristiche legate all’accessibilità economica.
Riepilogo delle differenze tra social housing, edilizia popolare, edilizia convenzionata
Tipo di edilizia | Destinatari | Canoni/prezzi | Gestione | Obiettivo principale |
---|---|---|---|---|
Housing Sociale | Redditi medio-bassi | Canoni calmierati | Pubblico e privato | Inclusione sociale, accesso alla casa, migliorare qualità della vita |
Edilizia Popolare (ERP) | Redditi bassi | Canoni molto bassi | Pubblico | Diritto alla casa per fasce deboli |
Edilizia Convenzionata | Redditi medio-alti | Prezzi/canoni calmierati | Privato e pubblico | Facilitare accesso alla proprietà o affitto a prezzi ridotti |
In conclusione, mentre l’edilizia popolare è destinata alle fasce più deboli e vulnerabili della popolazione e l’edilizia convenzionata offre alloggi a prezzi calmierati per chi ha redditi medio-alti, l’housing sociale si colloca tra questi due estremi, puntando a una soluzione abitativa accessibile per le famiglie con redditi medio-bassi e con un forte focus sulla coesione e l’integrazione sociale.
L’ housing collaborativo della Fondazione Housing Sociale
Dal 2004 la Fondazione Housing Sociale e la Fondazione Cariplo collaborano per promuovere lo sviluppo dell’housing sociale in Italia, con l’obiettivo di affrontare concretamente l’emergenza casa.
“L’esperienza ventennale di Fondazione Housing Sociale e di Fondazione Cariplo insegna che l’housing sociale non è solo una questione di quantità di alloggi, ma di qualità della vita. La sfida di oggi è rispondere al crescente fabbisogno abitativo, non solo per chi si trova in condizioni di difficoltà, ma per tutti coloro che, pur essendo esclusi dalle categorie di fragilità tradizionali, non riescono ad accedere al mercato immobiliare. In questo contesto, l’housing sociale non è solo una soluzione temporanea, ma un modo per costruire un futuro più equo e inclusivo, in cui la casa non sia solo un bene economico, ma un diritto sociale.” – ha dichiarato Giovanni Azzone, presidente di Fondazione Cariplo
L’housing sociale e collaborativo promosso dalla Fondazione Housing Sociale propone un modo di abitare sia gli spazi privati, sia quelli pubblici finalizzato a migliorare la propria condizione di vita, mettendo in atto soluzioni sostenibili. I progetti di housing sociale offrono, infatti, agli abitanti spazi comuni e strumenti per realizzare attività collaborative legate al vivere quotidiano e considerano gli spazi pubblici come risorse nei fenomeni di interazione: piattaforme trasformabili attraverso l’utilizzo negoziato e l’intervento diretto dei fruitori.
Solo in Lombardia, FHS in qualità di advisor tecnico-sociale di fondi di housing, ha promosso la realizzazione di 3.000 alloggi in locazione, coinvolto +3.000 famiglie nei percorsi di community engagement e avviato 6 associazioni di abitanti.
“Fondazione Housing Sociale, attraverso gli studi promossi grazie al sostegno di Fondazione Cariplo, a distanza di 20 anni dalla sua nascita, si è proposta di comprendere con quali strumenti affrontare l’evoluzione del crescente fabbisogno abitativo in un contesto, quello attuale, molto critico. Un punto di partenza necessario per prepararsi a cogliere, insieme agli altri operatori, le opportunità che verranno offerte dalla futura piattaforma europea” – ha dichiarato Giordana Ferri, Direttore esecutivo di Fondazione Housing Sociale.
Il piano Milano
Il Piano Casa di Milano comprende una serie di iniziative e strategie adottate dal Comune e dalle istituzioni locali per affrontare la crescente crisi abitativa nella città, caratterizzata da prezzi immobiliari in aumento e difficoltà di accesso alla casa per una fetta crescente della popolazione. I principali obiettivi che si intende raggiungere, per rendere Milano una città più equa e inclusiva dal punto di vista abitativo, sono:
- Incrementare l’offerta di alloggi a prezzi accessibili, sia tramite housing sociale, edilizia popolare, che attraverso la costruzione di nuovi alloggi e la riqualificazione degli esistenti.
- Sostenere le fasce vulnerabili della popolazione, offrendo soluzioni per giovani, anziani, famiglie a basso reddito e persone in condizioni di emergenza abitativa.
- Promuovere la sostenibilità, con piani di riqualificazione energetica e interventi per migliorare l’efficienza energetica degli edifici.
- Regolare il mercato immobiliare, inclusi gli affitti brevi, per evitare speculazioni che aumentano i prezzi degli affitti e delle case.
Il Comune di Milano promuove da tempo progetti di housing sociale per offrire alloggi a canoni calmierati a famiglie a reddito medio-basso.
Fondazione Cariplo e Fondazione Housing Sociale collaborano con il Comune e sono due enti chiave nel supporto e nella promozione di progetti di questi progetti.