New European Bauhaus, una nuova corrente culturale per le città

Anche un italiano tra i progetti premiati a fine giugno per sviluppare le tematiche di inclusione e sostenibilità nella progettazione urbana

Sono stati di recente annunciati i progetti vincitori del bando New European Bauhaus (Nuovo Bauhaus Europeo), l’iniziativa comunitaria voluta dalla presidente della Commissione Europea Ursula Von Der Leyen – che ne ha annunciato il lancio nel 2021 – per sostenere l’innovazione urbana e promuovere le capacità delle città di costruire il proprio sviluppo in direzione sostenibile e inclusiva.

Cos’è la New European Bauhaus

New European Bauhaus si rifà – come suggerisce il nome – ai valori ispiratori del Bauhaus (o, per meglio dire Staatliches Bauhaus, il nome completo), la scuola di arte, design e architettura che operò in Germania – arrivando a esprimere i suoi influssi in tutta Europa – tra il 1919 e il 1933, in quell’epoca di fermento che è stata la Repubblica di Weimar, prima dell’avvento del nazismo. L’estetica urbana razionalista che ne era fondamento oggi vuole essere richiamata dal New European Bauhaus, che, attraverso l’urbanistica, mossa da un nuovo razionalismo in grado di affrontare le sfide che la società oggi ci pone – a partire da quelle ambientali – ha l’obiettivo di rendere possibile uno stile di vita sostenibile e inclusivo, seguendo i tre pilastri di questa iniziativa: estetica, sostenibilità e inclusione. L’idea, cioè, è quella di aggiungere una dimensione culturale al Green Deal e accelerare la transizione verde con cambiamenti tangibili sul terreno, senza dimenticare gli aspetti della piacevolezza anche visiva e del benessere.

In palio, un importo totale di 50 milioni di euro per sostenere l’innovazione urbana e le capacità delle città di costruire uno sviluppo urbano sostenibile, da spartire tra i progetti selezionati, ciascuno dei quali riceverà fino a 5 milioni di euro, parte dei quali sono volti a sostenere il trasferimento di soluzioni innovative verso altre città d’Europa a finanziarli per l’80% sarà il Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR). L’intento non è solo quello di premiare i progetti più interessanti e promettenti, permettendo loro di attuarsi o proseguire, ma farne anche esempi di buone pratiche scalabili e trasmissibili ad altre città e regioni europee, rafforzandone, così, l’impatto positivo, specialmente nelle regioni che più necessitano di un sostegno verso un futuro verde. Un passaggio successivo dell’iniziativa, infatti, prevede la creazione di partenariati con altre tre città europee interessate a riprodurre parti di progetti o progetti completi.

Le iniziative più interessanti del New European Bauhaus

Le categorie tematiche nelle quali a fine giugno a Bruxelles sono stati assegnati i riconoscimenti sono quattro, per un totale di 15 progetti tra tutti coloro che hanno avanzato le proprie candidature, aperte fino al gennaio scorso.

Nella prima categoria, “Riconnettersi con la natura”, al fianco del progetto irlandese Ripple e della Floating University di Berlino – un campus educativo dedicato alle tematiche ambientali nel parco dell’ex aeroporto di Tempelhof, a cui hanno partecipato artisti, architetti, designer, scienziati, ingegneri – figura anche un progetto italiano. Il materano Noi Ortadini, un orto comunitario che offre anche workshop su temi quali agricoltura, giardinaggio, educazione ambientale e stili di vita sostenibili.

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La seconda categoria, invece, denominata “Riacquistare un senso di appartenenza”, ha visto tra i premiati un progetto dedicato al dialogo tra bambini e scienziati provenienti da comunità migranti in Portogallo e in Belgio.

Il terzo gruppo, dedicato a “Dare priorità ai luoghi e alle persone che ne hanno più bisogno” ha premiato, tra gli altri, un progetto di rinnovamento urbano dei quartieri orientali della città danese di Aalborg, che da zona degradata è diventata un luogo di rigenerazione urbana, e SAGA, che promuove la creazione di aree gioco per bambini sicure e accessibili per tutti, a prescindere dalle eventuali disabilità.  Nella quarta categoria, “Modellare un ecosistema industriale circolare e sostenere il pensiero del ciclo di vita” tra i premiati si segnala in particolare il francese Creative Factory Shop, una cooperativa i cui i membri con l’aiuto di lavoratori tessili e artigiani, imparano a disegnare e realizzare abiti e accessori unici, utilizzando materiali riciclati di origine locale che altrimenti andrebbero sprecati.

Le città al centro

I temi trattati sono vari – dall’inclusione delle disabilità agli orti urbani, dalla convivenza tra essere umano e natura ai progetti sociali e culturali destinati ai cittadini svantaggiati – perché variegato è il macro argomento della sostenibilità urbana. Come ha dichiarato Mariya Gabriel, Commissaria europea per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e i giovani: “Le città svolgono un ruolo importante nella trasformazione sostenibile. Si trovano in una posizione privilegiata non solo per coinvolgere i cittadini, ma anche per sviluppare la diversità e il patrimonio culturale con l’obiettivo di trasformare i nostri spazi di vita e la nostra mentalità”.Attraverso la selezione e il sostegno a questi progetti, la Commissione Europeaintende ancorare i valori del Nuovo Bauhaus Europeo alla costruzione e al funzionamento delle città, che siano il più possibile vicine ai cittadini.

Ora, con i fondi ottenuti, i progetti dovranno farsi portatori di questa corrente in tutta l’UE, non solo portando a compimento e ampliando le proprie attività, ma anche portandone l’esempio, le buone pratiche e i consigli ad altri progetti che nel resto del continente vogliano farsi portatori dello stesso messaggio e dello stesso approccio allo sviluppo urbano.

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