GoStudent, la più grande scuola al mondo

Il Goal 4 dell'Agenda 2030, dedicato alla 'educazione di qualità', che benefici può trarre dal digitale? Ce lo ha spiegato Mariano Demartino, il responsabile italiano della piattaforma di didattica a distanza GoStudent, che ha già oltre 11 milioni di studenti

‘Garantire un’istruzione di qualità inclusiva ed equa e promuovere opportunità di apprendimento permanente per tutti’. Secondo il testo del Goal 4 dell’Agenda 2030, ritenuto un vero e proprio pilastro dello sviluppo sostenibile.

Perché sono le persone che creano sviluppo, che muovono il mondo. Sono le persone che formano comunità e società sostenibili ed eque.

Il Goal 4 ci pone davanti diverse questioni: l’istruzione va assicurata a tutti in tutto il mondo, deve essere di un buon livello e declinarsi, nel corso della vita, in opportunità di formazione continua. Attualmente l’istruzione non è a disposizione proprio di tutti nel mondo e con la pandemia la situazione è peggiorata, inasprendo le disuguaglianze. Addirittura è peggiorata in luoghi, ad esempio in Italia, dove l’accesso è teoricamente garantito a tutti i giovani.

Il digitale può contribuire al Goal 4?

In pandemia la Dad ha salvato la scuola e ha dimostrato al tempo stesso il problema e la soluzione nel rapporto tra digitale e istruzione.

Le piattaforme digitali di e-learning sono certo una risposta per ampliare e garantire l’accesso all’istruzione così come la qualità e il coinvolgimento degli studenti.

Per esempio GoStudent, una società innovativa austriaca, nata nel 2016, che nel dopo pandemia ha avuto un boom pazzesco: nell’arco di un paio di anni ha ricevuto investimenti per diverse centinaia di milioni di euro ed è oggi valutata oltre 3 miliardi di dollari. Risultati finanziari raggiunti perchè eroga milioni di lezioni a milioni di studenti, coinvolgendo migliaia di tutor in ognuno dei 22 Paesi in cui è presente.

“Gostudent nasce dal desiderio di democratizzare il sistema educativo, – ci dice Mariano Demartino, il responsabile italiano della società. “Finora abbiamo portato il nostro servizio nei Paesi a noi più vicini, in Europa, Canada, America Latina, ma un domani vorremmo entrare anche in mercati più difficili, più bisognosi, in cui sull’istruzione possiamo fare la differenza. Vogliamo diventare la scuola globale numero uno e migliorare lo status quo di tutti gli studenti, ovunque essi si trovino”.

Ma cosa fa esattamente GoStudent e qual è la sua ricetta magica?

“Gostudent fa una cosa molto importante: mette in comunicazione lo studente con una community di tutor, abbiamo varietà a livello di età, di materie, di metodologia, noi li selezioniamo, abbiamo molte richieste di aspiranti tutor ma la nostra selezione è abbastanza rigorosa. – continua Demartino. “I nostri studenti sono bambini e bambine dai 6-7 anni fino a adolescenti di 17-18 anni, in pratica elementari e superiori, ma abbiamo anche adulti, la fascia principale è 12-16 anni. Il nostro obiettivo, con il nostro servizio, è sviluppare tutto il potenziale dello studente e per fare questo serve un match perfetto tra quello che serve allo studente in quel momento e il tutor più adatto, un tutor che può essere in qualsiasi parte d’Italia o del mondo, perché tutto avviane tramite la piattaforma. Quindi un ragazzo in qualsiasi parte d’Italia che ha bisogno di un certo tipo di supporto didattico lo può trovare, può trovare il tutor migliore per lui indipedentemente che si trovi dall’altra parte del Paese. La relazione umana con il tutor per noi è fondamentale”.

Ma come funziona questa piattaforma?

Prima di tutto bisogna creare un profilo (c’è una prima lezione di prova gratuita) e per i minorenni sono i genitori a farlo, ‘ci interfacciamo direttamente solo con i maggiorenni’ sottolinea Demartino. ‘Ci confrontiamo molto con i genitori che conoscono anche le lacune e i bisogni dei loro figli, quindi cercano di capire insieme ai nostri tutor come strutturare il percorso migliore per superare i problemi, tutto in video call. La sostenibilità e la qualità della didattica per noi si raggiunge con un percorso didattico: è lì che si vedono i miglioramenti dello studente.

“Il costo è in abbonamento e dipende da frequenza e percorsi, noi consigliamo dai 6 ai 36 mesi, generalmente non facciamo il quick fix, o meglio ci può capitare per un esame, ma non è ciò che consigliamo”.

“In futuro vorremmo collaborare con la scuola vera e propria, noi siamo i primi a riconoscere che la scuola è insostituibile anche per tutta la parte di socialità e di relazione. Ma siamo anche consapevoli che con la nostra piattaforma possiamo dare un grande contributo al miglioramento dell’istruzione degli studenti’.

In Italia, un bambino su tre fa ripetizioni, le lezioni private sono piuttosto diffuse e spesso vengono erogate e pagate ‘in nero’.

Piattaforme come GoStudent contribuiscono anche all’emersione di questo genere di pagamenti. Attualmente, nel nostro Paese, dove è attiva da appena un anno, GoStudent eroga già più di 180mila lezioni al mese e raccoglie oltre 1800 tutor freelance, selezionati, certificati, professionalizzati.

A livello mondiale eroga oltre un milione e mezzo di lezioni al mese, conta circa 11 milioni di iscritti e una community di circa 20mila tutor in 30 differenti materie.

Per ribadire con un ultimo dato il potenziale della didattica a distanza tramite piattaforme online, ricordiamo che in Ucraina, dallo scoppio della guerra ad aprile 2022, ben 3 milioni di bambini hanno potuto ricevere istruzione tramite DaD (fonte: Nazioni Unite).

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