Elettricità Futura è la principale Associazione nazionale che rappresenta oltre 500 imprese del settore elettrico ed è particolarmente impegnata nella transizione energetica e nelle rinnovabili.
Il suo Presidente Agostino Re Rebaudengo, partecipando a Fiera Didacta, la più importante Fiera sull’innovazione del mondo della Scuola, ha lanciato messaggi importanti per quanto riguarda lo sviluppo di posti di lavoro e nuove professionalità proprio nel settore elettrico.
“Il Piano 2030 del settore elettrico prevede di creare 540.000 nuovi posti di lavoro in Italia, opportunità di occupazione che permetteranno alle nostre ragazze e ai nostri ragazzi di realizzarsi contribuendo a rendere il nostro Paese più indipendente, sicuro e sostenibile dal punto di vista energetico”, ha affermato Re Rebaudengo, sottolineando: “Il mondo della formazione ha un ruolo fondamentale per orientare gli studenti verso i green jobs. Oggi tra le imprese che assumono e gli studenti che escono dalla Scuola, dalle Università, dagli Istituti tecnici c’è un gap di competenze e capacità, e non solo. Manca quell’infrastruttura di collegamento che dalla Formazione assicuri un passaggio rapido e mirato al mondo del lavoro, un ponte da costruire quando ancora i ragazzi stanno studiando”.
E conclude con un appello a tutto il sistema scuola: “Invito i decisori del mondo dell’Istruzione, i responsabili dei piani didattici, le case editrici, gli autori dei libri di testo a lavorare in sinergia con Elettricità Futura, nel comune intento di sviluppare una Visione integrata dell’Istruzione e del lavoro e creare un ponte efficace tra l’offerta e la domanda di Green Jobs” .
Ma quali competenze e capacità è importante acquisire per trovare un lavoro nel settore elettrico? Quali saranno le figure professionali che verranno sempre più richieste dalle imprese in Italia?
Elettricità Futura ha approfondito questi aspetti durante il workshop “Green Jobs nel settore elettrico: insegnare la transizione energetica, orientarsi verso nuove opportunità di lavoro” organizzato mercoledì 8 marzo proprio nella Fiera Didacta.
In questo incontro, Carlo Napoli di Enel Foundation, ha spiegato che la transizione energetica e lo sviluppo della filiera produttiva ad essa collegata richiederà già nel breve periodo numerose professionalità appartenenti ad un ampio spettro di specializzazioni, da quelle tecniche alle gestionali e amministrative. Oltre a questo, nel medio e lungo periodo saranno necessari ingenti sforzi per l’innovazione delle tecnologie esistenti, nonché per la ricerca e per lo sviluppo di nuove. Queste, a loro volta, tenderanno a generare nuovi mestieri e prospettive di occupazione, creando così un circolo virtuoso che alimenterà il sistema economico e produttivo.
Per far fronte a questa richiesta di nuove competenze, Enel Italia ha lanciato il programma #EnergiePerLaScuola che fornisce ai giovani le competenze per abbracciare le nuove professioni della transizione energetica ed essere assunti nelle aziende del settore al termine del percorso di studi: nel dettaglio, “Energie per la scuola” si rivolge agli allievi dell’ultimo anno degli istituti tecnici e professionali, con un approccio didattico innovativo che coniuga teoria e pratica, consentendo di acquisire le abilità tecniche per svolgere i lavori maggiormente richiesti. La prima edizione del programma, nel 2021/2022, ha interessato 11 scuole, 8 aziende dell’indotto e coinvolto circa 100 studenti. Attualmente è in corso la seconda edizione con oltre 60 scuole e più di 500 studenti coinvolti sul territorio nazionale. Si tratta di un progetto formativo che si aggiunge ad altre iniziative già avviate da Enel, come “Energie per crescere”, lanciato nel 2022 in collaborazione con Elis per formare 5500 operatori delle nuove reti e in un anno già in grado di generare oltre mille assunzioni nelle aziende dell’indotto.