La leggenda del calcio Didier Drogba, nato in Costa d’Avorio e oggi 43enne, si è ritirato dal calcio professionistico da alcuni anni, ma speriamo non abbia finito di fare goal (o gol, come diciamo noi italiani!), almeno in senso figurato. Infatti, è diventato ambasciatore dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per lo sport e la salute, quindi il suo nuovo obiettivo è aiutare l’OMS per promuovere i benefici dell’attività fisica e di altri stili di vita sani, ed evidenziare il valore dello sport, in particolare per i giovani.
Drogba, ben noto per la sua carriera calcistica al Chelsea e due volte calciatore africano dell’anno (2006 e 2009), ha una lunga esperienza di partecipazione a varie campagne sanitarie come stili di vita sani, prevenzione e controllo della malaria e dell’HIV.
Obiettivo: stimolare i giovani a fare più sport
Le attuali stime globali mostrano che quattro adolescenti su cinque e un adulto su quattro non fanno abbastanza attività fisica. L’aumento dell’inattività fisica ha anche un impatto negativo sui sistemi sanitari, l’ambiente, lo sviluppo economico, il benessere della comunità e la qualità della vita. L’attività fisica regolare, anche attraverso lo sport, aiuta ad abbassare la pressione sanguigna e ridurre il rischio di ipertensione, malattie coronariche, ictus, diabete e vari tipi di cancro (tra cui il cancro al seno e al colon).
“Sono onorato di collaborare con l’Organizzazione mondiale della sanità e sostenere il suo lavoro per aiutare le persone a raggiungere il più alto livello di salute possibile, soprattutto tra i giovani in tutti i Paesi”, ha detto Drogba durante il suo evento di annuncio di ambasciatore presso la sede dell’OMS di Ginevra. “Ho beneficiato di prima mano dal potere dello sport per condurre una vita sana e sono impegnato a lavorare con l’OMS per diffondere tali vantaggi in tutto il mondo”.
Mens sana in corpore sano
Che il movimento faccia bene non è una novità. Quanto, invece, faccia male l’inattività è meno noto: 5 milioni di morti all’anno nel mondo potrebbero essere evitate praticando maggiore attività fisica, secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’inattività è infatti il quarto fattore di rischio di mortalità. I benefici si sentono a livello di corpo e mente, se ne avvataggia tutto il nostro sistema cardiocircolatorio, osseo, nervoso, endocrino; si prevengono tante malattie dal cancro al diabete, dall’ipertensione all’ictus, dalla depressione all’ansia.
L’OMS definisce l’attività fisica come qualsiasi movimento corporeo prodotto dai muscoli scheletrici che richiede un dispendio energetico. Non soltanto lo sport in senso stretto dunque, ma tutto il movimento che si fa durante il tempo libero, per andare e tornare dai luoghi, o come parte del lavoro di una persona. Sia l’attività fisica a intensità moderata che quella a intensità vigorosa migliorano la salute.
I modi più popolari per essere attivi includono camminare, andare in bicicletta, andare in bicicletta, fare sport, ricreazione attiva e giocare, e possono essere fatti a qualsiasi livello di abilità e per piacere a tutti.
Speriamo, quindi, che la voce di Drogba possa essere utile a far viaggiare questo messaggio di buona salute fino a tutti gli sportivi ‘da poltrona’ che ci sono nel mondo.