Banca Etica, di nome e di fatto

Nel 2019 ha erogato 222 milioni di euro in credito a organizzazioni e imprese. Tra gli impatti positivi generati 9.800 nuovi posti di lavoro, 13mila pazienti assistiti, 38mila beneficiari di servizi socio-assistenziali supportati

Banca Etica è una banca cooperativa che basa il suo approccio etico su valori come la trasparenza, la partecipazione, l’equità, l’efficienza, la sobrietà, l’attenzione alle conseguenze non economiche delle azioni economiche e il credito come diritto umano

Nasce nel 1999 dall’impegno di persone e organizzazioni che vogliono fondare un nuovo istituto basato sulla Finanza Etica. Per perseguire le proprie finalità ha elaborato un manifesto e sviluppato diversi strumenti di “garanzia etica” per assicurare l’effettiva possibilità di un uso responsabile del denaro.

Non investe, ad esempio, in titoli o pacchetti azionari che includano attività come la produzione di armi.

Con il risparmio raccolto finanzia organizzazioni che operano in quattro settori specifici: cooperazione sociale, cooperazione internazionale, cultura e tutela ambientale pubblicando sul proprio sito tutti i finanziamenti erogati.

Alla gestione della società partecipano tutti i soci, che sono considerati portatori di valori,  grazie a strumenti di coinvolgimento come i GIT (Gruppi di Iniziativa Territoriale), i Forum di Area, i tavoli e il coordinamento tra soci che permettono di confrontarsi per finalizzare attività operative sul territorio o per pensare a nuovi prodotti che la Banca può offrire.

Nel 2019 la Banca ha chiuso il bilancio a 6 milioni e 268 mila euro, il più alto nella storia dell’Istituto, e alla sua presentazione,  il Presidente Anna Fasano ha dichiarato: «Siamo pronti a fare la nostra parte per aiutare l’economia civile a risollevarsi». 

Mauro Bracci ci racconta la sua esperienza come Consulente finanziario della Banca (che loro chiamano “banchiere ambulante”) per le Province di Firenze, Prato e Pistoia. 

In cosa si distingue l’approccio della Banca nel rapporto con il cliente?

Tante volte le persone pensano che perché siamo Banca Etica, dobbiamo concedere finanziamenti sempre e comunque. Ma il nostro valore è l’attenzione alle persone e alla situazione; cerchiamo di applicare l’art. 5 del nostro Statuto mantenendo sempre alta “l’attenzione alle conseguenze non economiche delle azioni economiche”. Significa valutare la storia del cliente per consigliarlo e capire come aiutarlo al meglio.

Questo ovviamente non è sempre possibile in maniera capillare ma abbiamo dei partner che ci aiutano, soprattutto per il microcredito. PerMicro per esempio, ai quali segnaleremo nostri clienti che riteniamo importante aiutare e per i quali è necessario un fondo di garanzia.

Ci sono delle esperienze che hai vissuto personalmente in cui avete applicato i vostri valori che ci vuoi raccontare?

Certo. Mi viene in mente l’esperienza di un nostro cliente del nord Africa, operaio e padre di famiglia con moglie e due figli, che ha preso un mutuo di prima casa. Con loro viveva anche il fratello che contribuiva alle spese famigliari e ad un certo punto non ha più potuto farlo. Questo ha messo in difficoltà il nostro cliente che in paese era conosciuto però come una persona squisita. Quindi abbiamo mobilitato un network di relazioni a livello locale per trovargli un nuovo lavoro e un acquirente per la casa sulla quale non poteva più permettersi il mutuo. È andato tutto bene perché abbiamo seguito ogni singolo passaggio, purtroppo non sempre è possibile, ma se non lo facciamo noi chi da il credito a questa persona o gli trova così velocemente un lavoro?

Come supportate le startup e le nuove iniziative imprenditoriali?

Molte attività partono con il crowfunding, cioè facciamo una raccolta fondi per finanziare iniziative che riteniamo meritevoli negli ambiti di investimento della Banca (cooperazione sociale, cooperazione internazionale, cultura e tutela ambientale). Spesso i clienti non richiedono nemmeno un interesse, semplicemente sono contenti che i loro soldi vengano investiti in qualcosa che noi riteniamo valido e di impatto positivo. Non ci limitiamo a gestire la raccolta ma spesso entriamo nel merito dell’attività e del capitale, partecipiamo attivamente per supportare il progetto e aggiornare chi ci ha investito.

Banca Etica ha una piattaforma “Produzioni dal Basso” nella quale è possibile presentare le domande e i progetti.

I progetti vengono pubblicati sulla piattaforma previa selezione di una Commissione e al raggiungimento del 75% dell’obiettivo di raccolta, chi ha partecipato può beneficiare del contributo fino al 25% residuo, messo a disposizione da Etica sgr. Questa donazione è erogata dal “Fondo per la Microfinanza e il Crowdfunding” di Etica Sgr, ed è possibile grazie alla scelta volontaria dei clienti di Etica SGR di devolvere lo 0,1% del capitale sottoscritto per il sostegno di progetti di innovazione sociale.

Quali iniziative avete previsto in questo momento di emergenza sanitaria e sociale dovuta al COVID?

La situazione non è semplice, su molte cose dobbiamo seguire le direttive di Banca D’Italia, ma cerchiamo di supportare iniziative a livello locale anche grazie alle segnalazioni dei Gruppi di Iniziativa Territoriale

A questo proposito, mi viene in mente la startup innovativa Fair bnb società cooperativa, che la Banca ha finanziato per 400.000 euro tramite il bando Innovare.

Fair bnb permette di affittare o prenotare stanze ed appartamenti in maniera sostenibile ed alternativa alle piattaforme tradizionali di home sharing, garantendo un impatto sociale sui territori nei quali opera. L’aspetto innovativo consiste nella redistribuzione di metà della propria commissione ad un progetto sociale scelto dal viaggiatore sulla piattaforma.
 Inoltre, la filiale di Bologna che ha comunicato l’attività della startup come proposta di vacanze solidali, ha segnalato che in questo periodo di emergenza la Banca destinerà il 50% delle commissioni alla Fondazione Sant’Orsola dell’omonimo ospedale bolognese.

Per consultare il REPORT DI IMPATTO 2019

Photo Cover by Ben White on Unsplash

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