In Svizzera nuove etichette per i prodotti animali: più trasparenza sul loro benessere

Dal 1° luglio 2025, scatta l'obbligo di dichiarazione trasparente in etichetta per gli alimenti derivati da pratiche vietate in Svizzera, come l'alimentazione forzata per il foie gras e la castrazione senza anestesia.

A partire dal 1° luglio 2025, a seguito di un iter legislativo durato 8 anni, la Svizzera introdurrà un nuovo obbligo di etichettatura per alcuni prodotti di origine animale importati, una misura che mira a informare i consumatori se gli alimenti provengono da animali sottoposti a pratiche dolorose vietate nel paese, come la castrazione o la decornazione senza anestesia, o l’alimentazione forzata per la produzione di foie gras.

La decisione, approvata dal Consiglio federale il 28 maggio 2025, risponde alla mozione parlamentare 20.4267, che chiedeva maggiore trasparenza sui metodi di produzione degli alimenti .

Quali prodotti saranno etichettati

L’obbligo riguarda carne, latte, uova e derivati ottenuti da animali sottoposti a interventi dolorosi senza anestesia o stordimento. Tra i prodotti interessati figurano:

  • carne bovina proveniente da animali che hanno subito la decornazione o la castrazione senza anestesia;
  • carne suina proveniente da animali sottoposti ad accorciamento della coda, resezione dei denti o castrazione senza anestesia;
  • uova e carne di pollame sottoposto a taglio del becco senza anestesia;
  • latte di vacche sottoposte a decornazione senza anestesia;
  • cosce di rana ottenute senza stordimento dell’animale;
  • fois gras e carne di oche e anatre derivanti da alimentazione forzata.

L’etichettatura sarà obbligatoria sia nei negozi che nei ristoranti, permettendo ai consumatori di fare scelte più consapevoli.

La scelta svizzera si ispira ai principi guida della WOAH relativi al benessere degli animali, in particolare all’articolo 7.1.2 che dice «freedom from pain, injury and disease».

Un equilibrio tra etica e commercio

La Svizzera ha scelto l’obbligo di dichiarazione come soluzione equilibrata per rispettare gli accordi commerciali internazionali, evitando divieti di importazione che potrebbero violare il diritto internazionale.

Durante la consultazione pubblica, la proposta di estendere l’obbligo anche ai prodotti vegetali trattati con fitosanitari vietati in Svizzera è stata respinta, evidenziando la complessità di bilanciare esigenze etiche e pratiche commerciali.

Implicazioni per produttori e consumatori

I produttori e gli importatori dovranno adeguarsi alle nuove norme, garantendo l’etichettatura corretta dei prodotti interessati. Per i consumatori, questa misura rappresenta un’opportunità per fare scelte alimentari più informate, favorendo pratiche di allevamento rispettose del benessere animale.

In un contesto globale in cui i consumatori sono sempre più attenti all’etica e alla sostenibilità, la Svizzera si posiziona come pioniera nella promozione della trasparenza alimentare.

L’introduzione dell’obbligo di etichettatura per i prodotti di origine animale importati ottenuti con metodi vietati in Svizzera rappresenta un passo significativo verso una maggiore trasparenza e consapevolezza nel consumo alimentare. Questa iniziativa potrebbe ispirare altri paesi a adottare misure simili, promuovendo pratiche di produzione più etiche a livello globale.

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