Convy School è un’app per smartphone che permette di segnalare in totale anonimato gli episodi di bullismo di cui si è vittima o testimone. Ma è anche un cruscotto intuitivo a disposizione del referente scolastico per gestire e monitorare le segnalazioni
Il bullismo dilaga, complice anche lo stress causato dalla pandemia e dal confinamento domestico, che ha acuito i comportamenti aggressivi di molti adolescenti sia in famiglia sia verso i loro pari età. I dati dell’ultimo Osservatorio Indifesa evidenziano un’incidenza quasi raddoppiata del fenomeno nell’ultimo anno. I numeri sono impressionanti: il 68% dei ragazzi ha assistito a episodi di bullismo e il 61% ne è stato vittima. Il 42% dei giovani ha subìto violenza fisica da parte di coetanei mentre l’8% delle ragazze e ben il 14% dei ragazzi ammette di aver compiuto atti di bullismo ai danni di coetanei. «Nel mondo le vittime sono circa 150milioni e contando il fatto che non tutti i ragazzi che hanno subìto comportamenti vessatori dai coetanei sono disposti ad ammetterlo possiamo ben immaginare che i dati effettivi siano be più alti». A parlare è Valerio Pastore, ideatore di Convy School, un’app gratuita che permette a chi subisce atti di bullismo o a chi assiste a episodi di questo genere di segnalarlo alla scuola in confidenza, proprio come farebbe con il suo migliore amico.

Come nasce Convy School
Ma come nasce Convy School?
«L’idea è nata quasi per caso – mi spiega Pastore –. Io ho tre bambini e nella scuola di mia figlia è stato organizzato un incontro sul tema del bullismo che è diventato un momento di confronto molto interessante. Quello che emerso è che il problema principale nel denunciare i soprusi è proprio quello legato alla garanzia dell’anonimato. Alcune scuole hanno cercato di risolvere la questione mettendo una scatola all’ingresso dei plessi, in cui le vittime o i testimoni possono fare le loro segnalazioni sotto forma di pizzini, ma qualcuno potrebbe comunque vederli e questo è un deterrente». Con l’aiuto di Convy School è possibile superare questo ostacolo… Questa app per smartphone, scaricabile gratuitamente dagli store online Apple e Android, permette infatti di segnalare al referente scolastico un episodio di bullismo di cui si è vittima o testimone in totale anonimato. «La tecnologia è molto semplice, intuitiva e assicura la massima tutela della privacy. In pratica funziona come una chat e i messaggi scompaiono automaticamente cinque secondi dopo l’invio», prosegue Pastore. Una volta che la comunicazione è stata inviata, quindi, non c’è il rischio che qualcuno possa risalire a quanto scritto. L’attenzione alla privacy, forse per la deformazione professionale di Pastore (in passato ha fondato diverse società che operano negli ambiti della sicurezza informatica), è maniacale: «I dati conservati dal sistema sono crittografati utilizzando algoritmi militari, con una protezione delle informazioni equiparabile a quella offerta dalle banche o dagli enti governative».
Un cuore “intelligente”
La legge sul cyberbullismo 71/2017 ha introdotto l’obbligo per gli istituti di nominare un referente scolastico interno cui affidare il compito di coordinare le iniziative di prevenzione e contrasto al bullismo e cyberbullismo. Convy School è pensata anche come strumento per aiutare questo referente: proprio il coordinatore riceverà la segnalazione e potrà, quindi, far partire le verifiche del caso. A sua disposizione c’è un pannello di controllo molto intuitivo, che permette di gestire in modo automatico le segnalazioni ricevute in relazione alla loro gravità. «Al cuore dell’applicazione c’è un sistema evoluto di intelligenza artificiale che mostra con i colori tipici di un semaforo il livello di disagio della persona che scrive il messaggio. La criticità della situazione è definita in base della correlazione di diversi parametri come il tono di voce della comunicazione, il fatto descritto, la ricorsività degli episodi nell’ambito dello stesso istituto…» spiega ancora Pastore. Il sistema si interfaccia con la Piattaforma ELISA (E-learning degli Insegnanti sulle Strategie Antibullismo) del MIUR, quindi il referente scolastico potrà creare online le schede relative alla segnalazione, gestirle e aggiornarle in cloud in modo sicuro, garantendo il monitoraggio del caso e la tracciabilità a ritroso delle azioni intraprese dai diversi soggetti coinvolti. «Assieme alla tecnologia, offriamo al coordinatore anche un manuale cartaceo, messo a punto dall’ATS della Regione Lombardia, che fornisce tutte le indicazioni sui vari passaggi da compiere quando si riceve una segnalazione. Lo strumento tecnologico permette di inquadrare già da subito la problematica e la gravità del fenomeno, integrando facilmente le attività online con quelle offline individuate dall’ATS e, se necessario, anche quelle della Polizia Postale».
Un’arma efficace contro tutte le molestie
Ora, quindi, famiglie e ragazzi hanno a disposizione un’arma efficace per denunciare e interrompere il circolo vizioso dei soprusi. E per il futuro? «L’idea – conclude Pastore – è di usare Convy School non solo per segnalare episodi di bullismo e cyberbullismo ma estenderlo in generale a tutte le molestie. Se Convy School sarà adottata in tutta Italia sarà anche possibile accedere a dati anonimizzati e aggregati molto importanti, che ci permetteranno di ottenere una rappresentazione più precisa del fenomeno del bullismo. Informazioni che sicuramente ci aiuteranno a mettere in atto iniziative più incisive e più efficaci in futuro».
L’app Convy School è realizzata da Convy Srl Società Benefit.