La parità di genere (gender equality) è l’obiettivo 5 dell’Agenda 2030 dell’Onu. Più specificamente, l’obiettivo si intitola ‘Raggiungere l’uguaglianza di genere e l’empowerment (maggiore forza, autostima e consapevolezza) di tutte le donne e le ragazze‘ (fonte: Asvis).
L’uguaglianza di genere è un diritto umano fondamentale, ma non solo: è una base necessaria per un mondo più pacifico, prospero, sostenibile, felice.
Il microcosmo di un’azienda è in grado di dimostrarlo.
Secondo uno studio dell’analisi di consulenza Willis Towers Watson, che ha raccolto le opinioni di 1,3 milioni di dipendenti in 39 società incluse nell’Indice di Gender-Equality (GEI) di Bloomberg 2020, le aziende con una maggiore diversità di genere nei ruoli di leadership, o in ruoli altamente remunerati, esprimono un’esperienza più positiva di tutti i dipendenti in tutta la loro organizzazione. Inoltre, le aziende che hanno veri e propri ruoli a supporto della diversità, come ad esempio avere un chief diversity officer, sono percepite come più inclusive dai dipendenti.
I vantaggi sono particolarmente evidenti quando almeno un terzo delle donne sono in posizioni dirigenziali e un quinto in posizioni direttive. Cioè più donne al comando, più aziende felici, un’azienda felice è più produttiva, i dipendenti lavorano con maggiore impegno e hanno maggiori probabilità di rimanere, perché si sentono parte di un’organizzazione innovativa e leader di mercato e hanno anche voce in capitolo in quello che fanno.
Guardando a quali siano gli aspetti che rendono le aziende ‘più felici’ troviamo le possibilità di carriera e di crescita complessiva garantita alle persone, l’equità retributiva, il rapporto di fiducia che si stabilisce con i leader (donne) aziendali e il supporto manageriale.
Le aziende felici forniscono più spesso programmi di salute e benessere per le donne e tengono traccia della fidelizzazione dei clienti donne, dimostrando ulteriormente l’impegno dell’azienda nel modo in cui i dipendenti vivono l’organizzazione.
Le aziende che promuovono un maggior numero di donne generano esperienze più positive di inserimento lavorativo, fiducia nei leader e sostegno all’inclusione in generale. Inoltre, queste organizzazioni forniscono tipicamente programmi di educazione finanziaria e di sviluppo della leadership per le donne.
Promossi i Chief Diversity Officer, e i piani d’azione di leadership per le donne, considerati dai dipendenti degli strumenti efficaci nel fornire un ambiente di lavoro inclusivo che dia ai dipendenti anche una maggiore comprensione dei loro obiettivi e dei loro ruoli lavorativi.
“Le aziende che dimostrano un forte impegno verso l’inclusione registrano un ritorno economico che va a beneficio dell’intera organizzazione”, ha detto Gaby Joyner, responsabile della talent consulting, Gran Bretagna, Willis Towers Watson. “Nell’attuale ambiente complesso, una maggiore diversità di genere nei ruoli di leadership può aiutare le aziende a promuovere un’esperienza di fiducia, di supporto e di capacità di avere voce in capitolo, tutti elementi critici in questi tempi difficili”.
“La pandemia COVID-19 ha portato con sé un aumento dell’interesse degli investitori per gli ESG – investimenti ambientali, sociali e di governance – come l’uguaglianza di genere”, ha detto Patricia Torres, responsabile di Sustainable Finance Solutions a Bloomberg. “E non è una sorpresa, poiché la ricerca ha dimostrato che una forza lavoro diversificata guida l’innovazione e la performance, portando a maggiori rendimenti finanziari per gli investitori. I dati alla base dell’Indice Bloomberg Gender-Equality Index sottolineano ulteriormente questa tendenza, mostrando come la cura dell’ambiente e della cultura aziendale abbia un impatto sui profitti stessi”.