Davines fa scuola: quando sostenibilità fa rima con prosperità

L'azienda parmense ha chiuso il 2024 con +12% di fatturato: ecco come l'approccio B Corp e l'impegno per la sostenibilità si traducono in crescita economica e vantaggio competitivo. Dal 4 marzo al 29 maggio 2025 a Milano in Stazione Centrale un pop up store

Il binomio sostenibilità-profittabilità non è un miraggio. Lo dimostra con risultati concreti il Gruppo Davines, azienda parmense attiva nel settore della cosmetica professionale, che chiude il 2024 con un fatturato consolidato di 295 milioni di euro, segnando un’ulteriore crescita a doppia cifra (+12%) rispetto all’anno precedente.

Questo successo, che arriva da un’azienda certificata B Corp dal 2016, società benefit, giunge in un momento particolarmente significativo, visto il recente clima di dismissione sulle strategie ESG derivante dall’approvazione del pacchetto Ominibus da parte della Commissione europea.

La scelta di sostenibilità fatta da Davines diversi anni or sono, fa bene al suo business.

Una crescita organica e sostenibile

“Dal 2019 il nostro fatturato è aumentato di oltre l’80%, in modo completamente organico, il nostro export continua a crescere insieme al nostro impegno per la sostenibilità e l’ambiente”, sottolinea Davide Bollati, Presidente del Gruppo Davines. Un risultato che testimonia come il modello di business sostenibile adottato dall’azienda non sia un freno, ma piuttosto un acceleratore di sviluppo.

Davide Bollati

Il Gruppo – con oltre 1000 collaboratori a livello globale (100 in più rispetto al 2023) – continua a rafforzare la propria presenza internazionale, con l’82% del fatturato che proviene dai mercati esteri. Gli Stati Uniti si confermano il primo mercato, seguiti dall’Italia, mentre in Europa spiccano le performance straordinarie di Regno Unito (+30%) e Germania (+27%).

Investire in sostenibilità per crescere

Parallelamente alla crescita commerciale, Davines Group mantiene un forte impegno verso la sostenibilità. Nel 2024, l’azienda ha lanciato alla Climate Week di New York l’ambizioso programma “Davines Group towards Planet Regeneration“, una strategia che mira a disaccoppiare l’impatto ambientale dalla crescita del business.

Tra gli obiettivi principali al 2030 figurano la riduzione del 55% delle emissioni di gas serra per ogni kg di prodotto rispetto al 2022 e l’utilizzo nelle formule di almeno 80 ingredienti provenienti da agricoltura biologica rigenerativa.

Questa visione sostenibile è impressa nel DNA dell’azienda e si riflette anche nei recenti investimenti: il potenziamento della capacità produttiva attraverso macchinari innovativi che migliorano le performance di sostenibilità dello stabilimento, garantendo un notevole risparmio dell’acqua utilizzata nei cicli di lavaggio.

Il nuovo paradigma imprenditoriale

“Oggi chi compra i nostri prodotti per l’haircare e lo skincare non sceglie solamente una formula efficace ma anche un nuovo paradigma, un nuovo modo di fare impresa, veramente e caparbiamente attento alle persone e all’ambiente”, afferma Bollati.

È questa la chiave del successo di Davines: aver compreso che sostenibilità e business possono e devono procedere di pari passo. Un messaggio importante in un’epoca in cui le aziende sono chiamate a ripensare i propri modelli di business per essere più resilienti.

E il mercato,sempre più attento alle questioni ambientali e sociali, li premia. La crescita a doppia cifra del 2024 è la prova tangibile che fare del bene fa bene anche al business.

Inaugurerà domani 04 marzo 2025, per la prima volta a Milano in Stazione Centrale un pop up store per offrire alla propria community e a nuovi consumatori italiani e internazionali un’esperienza professionale per la cura della pelle. Il pop up store sarà aperto fino al 29 maggio.

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