All’interno del progetto europeo Horizon 2020, IN-HABIT vuole trovare soluzioni innovative per promuovere salute e benessere inclusivi. Il progetto pilota riguarda quattro città europee tra le quali Lucca che si candida ad essere la prima città di medie dimensioni a misura di quattro zampe.
Il progetto europeo IN-HABIT
IN-HABIT è l’abbreviazione di INclusive Health And wellBeing In small and medium size cities, un progetto rivolto a città europee di dimensioni medio-piccole. Gli studi sulla popolazione urbana prevedono che oltre l’80% delle persone entro il 2030 andrà ad abitare in cittadine di queste dimensioni. Per questo motivo sarà sempre più importante creare delle smart city inclusive e tecnologiche, a misura di uomo e di animali.
Questo progetto pilota ha coinvolto quattro cittadine europee: Riga in Lettonia, Cordoba in Spagna, Nitra in Slovacchia e Lucca, la nostra bellissima cittadina toscana.
Lo scopo del progetto è quello di testare delle possibili soluzioni innovative per promuovere la salute e il benessere inclusivi. Le soluzioni potranno poi essere prese come esempio da applicare in futuro ad altre cittadine di simili dimensioni e caratteristiche. Sono state studiate innovazioni basate sulla tecnologia e sul digitale, tenendo conto delle caratteristiche e del valore di ogni territorio a partire dall’arte, dalla cultura, dal cibo alla natura.
Ogni cittadina europea ha sviluppato uno di questi valori già presenti nella propria cultura e territorio, in modo da avere quattro diversi progetti pilota che tengono conto di fattori diversi: il cibo, l’arte e la cultura, la natura e gli animali domestici.
Le quattro cittadine europee del progetto IN-HABIT
Le quattro cittadine europee del progetto sono state scelte per la loro dimensione ideale per sviluppare un modello che mettesse al centro una caratteristica peculiare della loro storia, geografia e cultura. Il logo del progetto, diverso da città a città, richiama alla mente questo valore.
Innovazione e tecnologia sono state applicate all’arte e alla cultura per creare smart cities inclusive verso persone di diversa provenienza ed etnia, tenendo conto anche del rapporto tra l’uomo e il territorio naturale, valorizzando in particolare il rapporto uomo-animali.
Cordoba è una città spagnola con un patrimonio storico culturale immenso. Il progetto IN-HABIT lo ha valorizzato grazie all’innovazione. Alcune piazze cittadine sono state trasformate in aree green, creative e sostenibili. Grazie alla presenza di numerosi fiori e piante e alla promozione del cibo locale, nelle piazze si facilita l’incontro tra persone e si è notato un miglioramento nelle decisioni prese a favore della città e dei suoi abitanti. L’incontro tra cibo e natura migliora lo stare all’aria aperta e il benessere fisico e mentale.
La cittadina slovacca di Nitra ha puntato sui suoi corridoi verdi multifunzione. In questo caso l’arte e l’ambiente sono i pilastri del progetto dai quali partire per integrare le diverse comunità presenti. Gli elementi naturali del paesaggio, insieme a giardini sperimentali e cucina multietnica nata dalle diverse comunità hanno trasformato molte zone della città in aree inclusive, creando spazi aperti a tutti. Attraverso la natura, il paesaggio e l’arte, il benessere personale e sociale è migliorato molto, così come le relazioni interpersonali.
Riga in Lettonia è la cittadina del progetto IN-HABIT che ha puntato tutto sul cibo. Il commercio solidale e le iniziative zero waste, insieme alla creazione di isole ecologiche per la raccolta dei rifiuti, hanno permesso di realizzare dei market cittadini nati intorno al valore del cibo. Numerosi eventi e iniziative promuovono il consumo di cibo locale a chilometro zero, insieme alla cultura anti spreco con una diminuzione dei rifiuti. In questo modello il benessere personale e dell’intera comunità passa attraverso il cibo sano e la lotta allo spreco alimentare.
Lucca, cittadina europea a misura di quattro zampe
Lucca è la cittadina italiana scelta per far parte del progetto europeo IN-HABIT. Ha circa 88.000 abitanti, è circondata da mura antiche, ricca di storia e natura. A Lucca è presente un elevato numero di animali domestici, in particolare cani. Da questo dato è partito il progetto cittadino per realizzare corridoi a misura di uomo e di quattro zampe. La finalità è quella di creare percorsi per i cani e per i loro proprietari, tragitti che favoriscano l’inclusione di persone vulnerabili per migliorare le relazioni sociali e il benessere fisico e mentale di tutta la cittadina.
La città di Lucca ha creato i percorsi Animabili. Il nome deriva dal fatto che sono animati, resi vivi da diverse attività culturali e sportive e ideati per favorire il rapporto uomo-cane.
Si tratta di un tracciato lungo circa 15 chilometri che attraversa la città: partendo dal fiume Serchio, passando per le mura antiche si può arrivare alla zona dell’Acquedotto. Il percorso è un misto di piste ciclabili e camminamenti già esistenti sul territorio.
Queste aree sono state particolarmente curate e adattate, utilizzando anche la tecnologia. Numerosi cartelloni e applicazioni digitali raccontano il percorso. Diverse panchine favoriscono la sosta delle persone e degli animali. Molte fontane sono sistemate lungo il tragitto per dissetare sia i cani che i loro padroni. Non mancano poi i cestini porta rifiuti per la raccolta differenziata, comprese le deiezioni dei nostri animali.
Questo tipo di percorso è pensato soprattutto per l’inclusione delle persone fragili: in questo modo sono coinvolte in una pet therapy naturale, all’aria aperta. Il legame uomo-animale sta favorendo le relazioni sociali e il benessere di tutti gli abitanti, compresi i nostri amici animali. Questo studio interessante, portato avanti dalla cittadina di Lucca ci mostra che è possibile creare una smart city moderna, innovativa e tecnologica basata sulla natura.
Il caso di Lucca è un esempio di soluzione basata sulla natura, nature based solution, che coinvolge la flora e la fauna selvatiche presenti nei parchi e nelle piste ciclabili cittadine, ma anche i nostri cani, animali domestici che possono farci riscoprire il rapporto con la natura e con il prossimo.
In attesa dei risultati delle studio IN-HABIT che copre un arco di tempo che va dal 2020 al 2025, speriamo che le iniziative prese siano d’esempio per altre cittadine, per migliorare la salute e il benessere attraverso l’arte, la cultura, la natura, il paesaggio, il cibo e l’agricoltura.