Nell’epoca post-pandemica, la salute mentale è diventata una delle grandi sfide sociali del nostro tempo, in particolare per le giovani generazioni. Secondo i dati del Censis, tra il 2019 e il 2022 è cresciuta significativamente la percentuale di adolescenti e giovani adulti che dichiarano di soffrire di disturbi psicologici gravi: si parla del 14,5% nella fascia 14-17 anni e del 18,5% tra i 18 e i 34 anni. Ansia, depressione, isolamento sociale sono solo alcune delle manifestazioni di un disagio sempre più diffuso ma spesso invisibile, perché nascosto dietro il silenzio, la vergogna o la mancanza di strumenti per affrontarlo.
In questo contesto, la scuola si conferma un luogo strategico non solo per l’istruzione, ma anche per la prevenzione e la promozione del benessere psicologico. È qui che ragazzi e ragazze trascorrono gran parte del loro tempo, costruiscono relazioni, si confrontano con le prime sfide della crescita e iniziano a formarsi come cittadini. È qui, dunque, che può e deve iniziare anche un lavoro culturale profondo sulla salute mentale.
Il progetto di Progetto Itaca: educare, ascoltare, prevenire
Con questa consapevolezza, Progetto Itaca — Fondazione attiva dal 1999 nella promozione della salute mentale — rinnova per l’anno scolastico 2025-2026 il progetto Prevenzione nelle Scuole, già avviato nel 2002 e sempre più radicato sul territorio. L’iniziativa, gratuita e rivolta alle scuole secondarie di secondo grado, punta a sensibilizzare gli studenti e fornire loro gli strumenti necessari per riconoscere i segnali del disagio, distinguere tra malessere transitorio e patologia, e soprattutto sapere a chi rivolgersi.
Nell’anno scolastico 2024-2025 il progetto ha raggiunto oltre 15.000 studenti in 135 scuole italiane, coinvolgendo 114 professionisti della salute mentale e 110 volontari. Sono stati organizzati 518 incontri, durante i quali psicologi e psichiatri dialogano direttamente con gli studenti delle classi terze e quarte. A rendere l’esperienza più efficace: contributi video, testimonianze, sondaggi anonimi e momenti di confronto diretto.
“La chiave è parlare ai ragazzi con un linguaggio chiaro, aperto e senza giudizio”, spiega Cristina Migliorero, Referente Nazionale Progetto Scuole. “Vogliamo educare alla cura di sé e degli altri, promuovere una cultura dell’ascolto, combattere stigma e pregiudizi. Solo così possiamo costruire una società capace di accogliere le fragilità e riconoscere la salute mentale come un diritto e una priorità per tutti”.

Il ruolo della prevenzione in un’Europa sempre più fragile
L’iniziativa si inserisce in un quadro europeo allarmante. Secondo l’ultimo report OCSE Health at a Glance, in molti Paesi europei la percentuale di giovani che mostrano sintomi di ansia e depressione è più che raddoppiata rispetto al periodo pre-pandemico. A pagare il prezzo più alto sono spesso gli adolescenti, colpiti dalle conseguenze dell’isolamento, dalla riduzione delle interazioni sociali e dall’iperconnessione.
Anche in Italia, l’ISTAT evidenzia un incremento significativo del disagio tra i più giovani. E se da un lato cresce la sofferenza, dall’altro emerge un dato positivo: la salute mentale non è più un tabù. Il 90% degli italiani, secondo il Censis, considera fondamentale la prevenzione in questo ambito, e oltre il 40% dei giovani afferma di riflettere frequentemente sulla propria salute mentale.
Un’azione culturale che parte dal basso
Prevenzione nelle Scuole non è solo un progetto educativo, ma un vero e proprio intervento culturale. L’obiettivo è fare chiarezza, distinguere il fisiologico disagio adolescenziale da un disturbo mentale, parlare di sintomi, di fattori di rischio, ma anche di diritto alla cura e accesso ai servizi. E nel farlo, Progetto Itaca non si rivolge solo agli studenti, ma anche a genitori e insegnanti, consapevole che il benessere mentale dei ragazzi si costruisce anche attraverso un contesto adulto attento, formato e informato.
Fondata da persone che hanno vissuto da vicino il dolore legato a un disturbo mentale in famiglia, Progetto Itaca oggi è presente in 17 città italiane e collabora con enti pubblici e privati per costruire una rete di supporto e conoscenza. Il progetto scuole è una delle sue punte di diamante, capace ogni anno di raggiungere un numero crescente di giovani, con un impatto reale e misurabile.
Costruire una generazione consapevole
L’emergenza salute mentale tra gli adolescenti non può più essere ignorata. Ma se ben affrontata, può trasformarsi in un’occasione per educare una generazione più consapevole, empatica e resiliente. Il progetto Prevenzione nelle Scuole dimostra che è possibile parlare ai ragazzi di temi complessi con linguaggio semplice, scientifico e partecipato. E soprattutto, che la scuola può diventare un presidio di salute, ascolto e cambiamento sociale.
Perché prendersi cura della mente — sin da giovani — è il primo passo per costruire una società più sana, inclusiva e solidale.








