E’ nato a Milano The Brave Boys Club, il primo spazio riservato esclusivamente agli uomini che vogliono mettersi in dubbio e ripensare il loro rapporto con le donne.
L’iniziativa è di Leadagious, società benefit fondata nel 2023 da Lorenza Pellegri e Fabio Paracchini, che si occupa di training e coaching in modo innovativo, allenando le persone a essere più consapevoli della propria energia e della propria influenza per usarla al meglio nei rapporti con gli altri, nelle aziende e nella vita.
Il progetto The Brave Boys Club va controcorrente: in questi ultimi anni tanto è stato fatto per ridurre il gender gap, puntando soprattutto all’empowement femminile. Ma questo non basta, anzi per certi versi è un gravare sempre sul terreno della responsabilità femminile e di chiedere di più alle donne.
Il problema non sono le donne, ma il maschio tossico, il maschio Alfa, per citare una recente serie televisiva spagnola che ironizza sul disorientamento maschile in questa epoca di recupero di terreno da parte delle donne. Benvenuto, dunque, The Brave Boys Club.
Il Brave Boys Club offre agli uomini che vogliono diventare i migliori alleati delle donne tutta la libertà di uno spazio sicuro, in cui potersi esprimere spontaneamente, senza censure e senza timori di apparire retrogradi o anche solo inopportuni, in cui confrontarsi e se necessario anche scontrarsi, purché in modo aperto e rispettoso.
Leadagious su Linkedin
Cos’è The Brave Boys Club
The Brave Boys Club è una palestra in cui i maschi possono allenarsi a riconoscere e superare gli stereotipi, gli schemi culturali, le convinzioni limitanti radicate nella nostra società. Gli incontri settimanali sono gratuiti, durano due ore e sono facilitati da Fabio Paracchini, co-founder di Leadagious e Leadership & Transitions Coach, con diverse certificazioni internazionali.

Riunioni tutti i giovedì sera, dalle 20.30 alle 22.30, nella sede di Leadagious a Milano, in via Rivoli 4, proprio davanti al Teatro Strehler.
La prima sessione del Club (quella del 14/3) è già raggiunto il massimo degli iscritti, il che fa ben sperare sul desiderio dei maschi di farsi coinvolgere in questa opera collettiva di ricostruzione.
Fabio Paracchini, cofondatore di Leadagious e Leadership & Transitions Coach
Brave Boy, ti aspettiamo nella vita di tutti i giorni
Molto spesso gli uomini sono disorientatati rispetto alle rivendicazioni femmili, ai loro successi, alla loro leadership; sono insofferenti se gli si fa notare un atteggiamento o una parola sessista, addirittura molti pretendono di essere loro a giudicare se sia opportuno che una donna voglia farsi chiamare avvocata, sindaca o presidentessa. Una parte degli uomini accetta e sostiene il cambiamento in atto nella società per il superamento degli stereotipi di genere. Un’altra parte la vive molto male, magari seppellendo in profondità il suo malessere, che scaturisce anche un non saper come fare. E’ complicato gestire il semplice parlarsi senza incorrere in scivoloni e superare modi fare e di dire che hanno la loro origine in una cultura patriarcale. Sappiamo che non tutti gli uomini sono maschilisti e che certi comportamenti e parole non scaturiscono necessariamente da un voler sminuire o dominare la donna.
Ma, considerato che siamo circondati da variegate forme di conflitto nel rapporto uomo donna, che partono dalle molestie per strada o in ufficio per raggiungere alte vette di violenza online e offline, è abbastanza chiaro che serve una nuova grammatica nella relazione uomo-donna, e nuove parole. Perchè no, come molti (anche tra giornalisti e politici) sostengono? Tutto si evolve, anche la lingua che parliamo. Il linguaggio è una forma di comunicazione, e sulla sua natura ne dibattono da secoli i filosofi, ma vi è una certezza: il linguaggio rispecchia le nostre più profonde convizioni e sentimenti, il nostro essere, la nostra intelligenza e ci aiuta a evolverci perchè ci permette di rappresentare le cose.
Ben vengano quindi i Brave Boy, uomini che non si limitano a non fare (cioè non fare del male, non fare battute sessiste, non fare discriminazioni in prima persona), ma diventano ambassador di un nuovo approccio facendo notare ad altri uomini quando sono inappropriati.
Sono gli uomini che decidono di non essere più il problema, ma parte della soluzione.