Stereotipi sul posto di lavoro, superarli fa bene all’azienda e alle persone

A causa di preconcetti, le imprese non utilizzano il 70% delle competenze dei loro collaboratori. Il 'meglio di sè' le persone continuano a darlo nella vita personale.

Gli stereotipi sul posto di lavoro rappresentano un’opportunità mancata per la Generazione Z e per i lavoratori senior. Eliminare questi preconcetti non solo migliora il benessere individuale, ma porta benefici significativi alle aziende.

I giovani lavoratori, spesso considerati privi di esperienza e poco responsabili, e i lavoratori senior, erroneamente ritenuti poco creativi e non innovativi, possiedono in realtà competenze complementari che, se riconosciute e valorizzate, potrebbero arricchire enormemente il contesto aziendale. Una convivenza armoniosa in ufficio non solo è possibile, ma può generare maggiore produttività ed efficacia per entrambe le categorie di lavoratori.

Lifeed: un’azienda in prima linea

Lifeed è una piattaforma digitale che si concentra sull’innovazione nella formazione e nella valorizzazione delle competenze dei lavoratori, mettendo al centro la sinergia tra vita privata e professionale. La missione di Lifeed è trasformare le esperienze di vita quotidiana in risorse preziose per il mondo del lavoro, riconoscendo e sviluppando competenze soft che spesso rimangono nascoste ma che sono fondamentali per la crescita personale e professionale.

I dati del suo Osservatorio Vita-Lavoro di Lifeed, che monitora oltre 70.000 partecipanti alla sua piattaforma, rivelano che, superando gli stereotipi, le imprese possono attingere a un vasto serbatoio di competenze sviluppate nella vita privata. Ad esempio, i lavoratori over 50 affinano le loro abilità di innovazione attraverso l’esperienza genitoriale e la gestione del percorso scolastico dei figli (7 su 10 partecipanti). Anche il caregiving e la cura di un genitore malato rappresentano per il 56% dei più anziani un’importante palestra per sviluppare flessibilità e gestione del rischio.

I giovani, d’altra parte, sviluppano competenze di leadership durante diverse transizioni di vita, come la nascita di un figlio (esperienza comune a circa 6 partecipanti su 10) e la malattia o la perdita di un genitore (vissuta da 1 su 4). Valorizzare queste competenze all’interno dell’azienda può creare un ambiente di lavoro più dinamico e collaborativo.

Le parole degli esperti

Martina Borsato, responsabile dell’Osservatorio Vita-Lavoro di Lifeed, sottolinea: “I giovani sviluppano capacità di leadership e problem solving in molte attività quotidiane, come organizzare vacanze o progettare un matrimonio. Allo stesso modo, gestire impegni familiari e personali rappresenta una grande palestra di creatività e innovazione per i lavoratori più anziani. Riconoscere queste competenze complementari tra le generazioni può sbloccare un potenziale enorme.”

Entro il 2031, i lavoratori con più di 55 anni supereranno un quarto dell’intera forza lavoro nei Paesi del G7. Questo rende indispensabile abbattere gli stereotipi legati all’età, per permettere a tutte le persone di esprimere il loro pieno potenziale.

Il valore della diversità generazionale

Lavoratori senior e giovani hanno competenze uniche e complementari che, se integrate, possono arricchire il contesto lavorativo. Questa è la chiave dell’age diversity, un tesoro ancora largamente inesplorato dalle aziende.

“In un mondo del lavoro sempre più dinamico, la diversità generazionale diventa un motore di innovazione fondamentale per la crescita delle imprese”, afferma Chiara Bacilieri, Responsabile Innovazione di Lifeed. “Favorire lo scambio di conoscenze e prospettive tra generazioni è una scelta strategica che può mantenere alto il coinvolgimento dei dipendenti, gestire i cambiamenti e mantenere le aziende competitive. Promuovere percorsi di formazione congiunta, dove i giovani condividono nuove metodologie di lavoro e i senior trasmettono le loro strategie, è cruciale per valorizzare l’age diversity. Il dialogo tra generazioni è una priorità per il successo delle aziende e per il progresso sociale. Il futuro è multigenerazionale.”

La diversità generazionale è un’opportunità preziosa. Riconoscere e valorizzare le competenze sviluppate nella vita privata e professionale di giovani e senior può portare a una maggiore produttività e innovazione. Superare gli stereotipi e promuovere l’integrazione generazionale è fondamentale per il futuro delle aziende e della società.

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