Terre de Femmes cerca donne straordinarie impegnate nella biodiversità

Fino al 30 settembre sono aperte le candidature per il Premio della Fondazione Yves Rocher che sostiene le iniziative di donne impegnate nella salvaguardia della biodiversità

È dal 2001 che, grazie al Premio Terre de Femmes, la Fondazione Yves Rocher premia in tutto il mondo le iniziative di donne impegnate a sostenere la salvaguardia della biodiversità.

La biodiversità è definita dall’Ispra “come la ricchezza di vita sulla terra: i milioni di piante, animali e microrganismi, i geni che essi contengono, i complessi ecosistemi che essi costituiscono nella biosfera”. La biodiversità è importantissima per l’equilibrio vitale del nostro pianeta e il suo impoverimento determina a catena una serie di problemi a volte irreversibili, basti pensare a quanto sta avvenendo con le api, insetti impollinatori, fortemente minacciati, da cui dipende circa il 40% del cibo che mangiamo.

Il Premio Terres de Femmes è nato in Francia oramai 20 anni fa e ha premiato fino a oggi 460 donne, alle quali è andato un sostegno economico del loro progetto che è stato pari a circa 2 milioni di euro.

TERRE DE FEMMES ITALIA

Dal 2016 il Premio è attivo anche in Italia e mette a disposizione circa 80.000 euro per i progetti portati avanti da 12 straordinarie donne, ricercatrici, imprenditrici, ambientaliste che promuovono progetti volti alla tutela della biodiversità, uno dei problemi ambientali più importanti oggigiorno.

Lo scorso anno in Italia i premi sono andati a:

  • Rebecca Zaccarini, per il progetto Recup;
    Recup è un’associazione di promozione sociale che con- trasta lo spreco alimentare attraverso un’azione parte- cipata e inclusiva. Dal 2016 l’associazione è riuscita a re- cuperare quasi 100 tonnellate di prodotti ortofrutticoli ancora edibili che diversamente sarebbero stati buttati via e ogni settimana svolge la propria azione in oltre 10 mercati scoperti.
  • Jessica Alessi, per il progetto di conservazione dei giganti di Sicilia, ovvero i cetacei che popolano quel mare. La ricerca consentirà di esplorare e monitorare le acquee del Canale di Sicilia al fine di incrementare le conoscenze sulle popolazioni di cetacei per conoscerne distribuzione, abbondanza e stato di salute, tutelarne la biodiversità, minacciata dalla mancanza di salvaguardia e dalle attività di pesca illega- le, trivellazioni, eccessivo inquinamento, turismo, disturbo acustico etc
  • Daniela De Donno, per il progetto ‘orti di famiglia per Sanganigwa’. Vincitrice della prima edizione italiana del premio, Daniela ha fondato la Onlus Jane Goodall Institute Italia, con l’obiettivo di ridare un futuro a bambini senza famiglia e impegnandosi nella tutela dei diritti per l’infanzia. Nel corso degli anni l’impegno non ha mai cessato di esistere rendendo «Sanganigwa Children’s Home» una realtà sempre più autosufficiente.

PERCHE’ SI CHIAMA TERRE DE FEMMES

Terre de femmes (letteralmente: terra di donne) vuole valorizzare e dare visibilità e sostegno materiale ai progetti portati avanti da donne straordinarie. Diversi studi internazionali sottolineano il ruolo essenziale svolto dalle donne per la protezione del Pianeta e della biodiversità: sono queste le donne che la Fondazione Yves Rocher ha deciso di premiare.

I dossier ricevuti verranno valutati da una giuria di esperti, ma bisognerà attendere la Cerimonia Nazionale per scoprire a chi delle candidate verranno attribuiti il 1°, 2° e 3° premio.

Per approfondire e per candidarsi al Premio Terre de Femmes vai al link: https://www.yves-rocher.it/terre-de-femmes

Photo by Jake Melara on Unsplash

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