Canarie, Egitto, Dubai, New York: sono alcune delle mete di viaggio che possono costarti circa mille euro. Con mille, o magari duemila euro, si possono fare molte cose. Eppure, c’è un piccolo tesoretto che ammonta più o meno a questa cifra che tanti italiani stanno perdendo, inconsapevolmente, solo per un motivo: non ne conoscono l’esistenza.
Bonoos, si dice bonus, è una società benefit nata a marzo 2023 che ha fatto di questo problema la sua missione.
Una missione bellissima, e anche necessaria, perchè sono moltissime le agevolazioni esistenti, offerte ai cittadini da Stato, Regioni e Amministrazioni Locali, che non vengono fruite. Bonoos ha provato a quantificarne la portata facendo un’indagine tra 320 dipendenti e 90 responsabili delle risorse umane, scoprendo che addirittura il 90% dei dipendenti non conosce il numero complessivivo dei bonus a cui potrebbero accedere. Fatto che costa loro circa tra i mille e i 2500 euro l’anno.
La secret sauce
La società ha velocemente conquistato il favore delle aziende. La ricetta segreta di Bonoos, che si rispecchia nelle sue finalità di beneficio comune, è di semplificare l’accesso alle agevolazioni attraverso una piattaforma digitale che le mappa e le tiene aggiornate: oltre 600 quelle già catalogate. Le frustranti ricerche sui portali, spesso inaccessibili, incompleti ed astrusi di molte pubbliche amministrazioni, possono diventare un ricordo.
In questo meccanismo virtuoso creato da Bonoos, le agevolazioni, moltiplicano il loro valore, perchè fanno contenti i fruitore del bonus, l’azienda per la quale lavorano (che materialmente si abbona alla piattaforma per renderla disponibile ai dipendenti), e in ultimo anche a Bonoos.
‘Abbiamo colmato un vuoto – dice Giovanni Scansani, amministratore delegato. ” Le imprese fino a oggi erano cieche, non sapevano come integrare all’interno del welfare aziendale bonus e agevolazioni pubblici, che spesso non vengono goduti perchè non sono conosciuti. Il nostro servizio realizza, per la prima volta nel panorama delle piattaforme di welfare, l’integrazione tra le misure private messe in campo dalle imprese, e quelle di natura pubbliche che noi abbiamo ribattezzato public benefit. In questi ultimi anni sono anche aumentati i bonus che non sono legati a un determinato reddito, ma possono essere fruiti da un’ampia gamma di lavoratori italiani. Prendiamo il bonus psicologo, che sta ripartendo, è concesso con un Isee al di sotto dei 50mila euro, quindi ci rientrano la gran parte dei lavoratori italiani. O il bonus vacanze, nato durante il Covid, ma poi mantenuto come incentivo al turismo da parte di diverse regioni. Ma in quanto lo sanno? Queste misure pubbliche sono una risorsa che è facilmente a disposizione dei lavoratori, tramite la nostra WebApp, e non comporta alcun budget aggiuntivo per i datori di lavoro”.
“Insomma, ognuno poi è libero di decidere se vuole godere o meno di un’agevolazione, ma sapere che esiste è importante: sono davvero moltissime, riguardano la famiglia, la mobilità, le disabilità, la salute, lo studio, i servizi alla persona. – aggiunge Emanuele Cipriani, Presidente della società. “Abbiamo trovato un’ottima accoglienza da parte delle aziende, soprattutto quelle più grandi che sono le più sensibili alle politiche a favore dei dipendenti”.
La piattaforma Bonoos risolve, almeno in parte, anche una certa inefficienza delle pubbliche amministrazioni nell’informare le persone sulle agevolazioni a cui avrebbero diritto. “Abbiamo avuto modo di constatare come spesso i siti web dei comuni o di altre ammnistrazioni locali siano poco aggiornati, a volte mancano delle informazioni sulle agevolazioni da loro stessi erogate o forniscono informazioni discordanti. Da questo punto di vista svolgiamo praticamente un pubblico servizio“.
Le finalità di beneficio comune di Bonoos
Le finalità di beneficio comune di Bonoos sono tre:
- rendere conoscibili i bonus ai lavoratori
- aumentare la platea dei beneficiari
- aumentare il valore complessivo dei bonus erogati
“Intendiamo agevolare le amministrazioni nella spesa delle cifre che hanno allocato nel loro budget per determinati servizi a fronte di particolari esigenze della cittadinanza. Non si tratta, quindi, di soldi che se le amministrazioni risparmiano, allora sono più virtuose; ma di soldi già destinati a beneficiari e servizi specifici, che l’amministrazione spesso non riesce a erogare a chi ne aveva diritto” – afferma Cipriani.
“Da poco abbiamo festeggiato il nostro primo compleanno – conclude Scansani. “In un solo anno, grazie ad un numero di aziende clienti che cresce di mese in mese, abbiamo già raggiunto 10.000 beneficiari con i nostri servizi: lavoratrici e lavoratori che hanno potuto soddisfare un proprio diritto e accrescere il reddito individuale e familiare“.