Oltre 7 milioni di italiani hanno scelto per l’estate 2022, di soggiornare in agriturismo. Possibilmente vicino a borgni storici e ben serviti, attratti dallo stile di vita naturale e il cibo genuino. Sono per lo più famiglie e comitive, in viaggio dai 4 ai 7 giorni e spesso con cani e gatti al seguito. A dirlo è Cia-Agricoltori Italiani in ricognizione tra le strutture aderenti a Turismo Verde (circa 25mila), la sua Associazione per la promozione agrituristica che, da Nord a Sud Italia, evidenzia una stagione partita in ritardo, ma vicina ai numeri pre-pandemia (più di 8 milioni di presenze nel 2019).
Anche negli agriturismi c’è il ritorno degli stranieri (l’Italia ne stima per l’intera estate circa 33 milioni, il triplo rispetto al 2021). Già da maggio gli americani e ora, soprattutto, inglesi (+36%) e tedeschi (+32%). In buona parte, si tratta di riconferme e passaparola, con prenotazioni di clienti storici e amici. Stessa cosa per il turismo interno. In aumento i viaggi alla riscoperta dell’origini, come dall’Olanda al Molise.
Questa tendenza, secondo Cia, si ricollega alla ricerca di una vacanza sostenibile e sicura, a contatto con la natura e gli animali, imparando a fare la pasta e a curare gli alveari, condividendo il lavoro agricolo come la lavorazione del formaggio. Infine, andando alla ricerca dei mercati contadini per fare provviste utili al rientro, come raccontano da la Spesa in Campagna, Associazione Cia per la vendita diretta.