Vaping: lo svapo aumenta il rischio Covid

Meglio smettere: aumenta la lista dei danni arrecati dalla sigaretta elettronica

Ormai sappiamo tutti come ridurre il rischio di contrarre il coronavirus: lavarsi le mani spesso, indossare la mascherina, il distanziamento sociale. Ma ecco un altro importante consiglio: non svapate.

È stato dimostrato che il fumo è un fattore di rischio per le forme più gravi di COVID-19, e adesso anche lo svapo è sotto tiro per motivi simili. Un recente studio, pubblicato da ricercatori di Stanford e dell’Università della California, San Francisco, ha dimostrato che l’uso di sigaretta la sigaretta elettronica aumenta significativamente la probabilità di contrarre il COVID-19 tra i giovani tra i 13 e i 24 anni negli Stati Uniti.

I ricercatori hanno condotto un’indagine in cui hanno chiesto ai partecipanti se hanno mai svapato, fumato o entrambi (definiti “a doppio uso”) e se erano utenti attuali. Ai partecipanti è stato poi chiesto se avevano avuto dei sintomi, se erano stati sottoposti al test COVID-19 o se avevano avuto una diagnosi positiva.

I risultati hanno suggerito una forte associazione tra l’uso di sigaretta elettronica o il doppio uso e la diagnosi di COVID-19. In effetti, l’aver mai svapato o essere stato un utilizzatore duale rende almeno cinque volte più probabile che si sia avuta una diagnosi di COVID-19. Questo rischio aumenta di sette volte per gli attuali utilizzatori duale. Ciò che più colpisce di questo studio è che gli autori non hanno trovato un simile aumento del rischio di malattia tra i fumatori. L’aumento della probabilità di una diagnosi sembra essere dovuto principalmente al vaping.

Perché lo svapo potrebbe aumentare il rischio di contrarre il COVID-19? Ecco alcune possibilità.

Come il coronavirus entra nelle cellule

I virus non possono replicarsi al di fuori di una cellula ospite e per entrare, devono attaccarsi a un recettore specifico. Più recettori sono presenti nel nostro corpo, maggiore è la nostra suscettibilità alle infezioni. SARS-CoV-2, il virus che causa COVID-19, si attacca a un recettore chiamato ACE-2.

Gli studi hanno dimostrato che le persone che fumano hanno aumentato l’espressione dell’ACE-2 sulle cellule polmonari, un cambiamento dovuto in gran parte all’esposizione alla nicotina. Quindi sembra probabile che un meccanismo simile possa essere in gioco quando le cellule polmonari sono esposte a vapore contenenti nicotina.

Lo svapo danneggia i polmoni

Le sigarette elettroniche possono danneggiare direttamente le cellule polmonari. Questo danno può portare a una riduzione della funzione polmonare e lasciare più soggetti a infezioni polmonari, tra cui COVID-19.

I polmoni sono costantemente esposti ai virus e ai batteri che respiriamo, ed è importante che il sistema immunitario agisca prontamente per rimuoverli. Ma il vaping danneggia le cellule immunitarie chiave come i macrofagi e i monociti, che riconoscono e rispondono agli agenti patogeni invasori. Questo rende più difficile per l’organismo rispondere efficacemente alle infezioni.

Lo studio in questione ha dimostrato che l’esposizione al fumo di sigaretta elettronica di agenti patogeni polmonari già presenti li rende più virulenti e causa più infiammazioni. Per alcuni batteri, l’effetto osservato è stato maggiore quando sono stati esposti al vapore, rispetto al fumo di sigaretta. Sempre più spesso vediamo che le sigarette elettroniche rendono più difficile per i polmoni combattere efficacemente l’infezione, mentre allo stesso tempo aumentano l’infiammazione in un modo che alla fine causa danni ai polmoni.

Bisogna smettere di svapare?

Questo studio dovrebbe essere un severo avvertimento per chi usa sigaretta elettronica, in particolare per i giovani, sui rischi che si corrono, soprattutto sullo sfondo della pandemia di coronavirus.

L’ambigua comunicazione di salute pubblica intorno allo svapo, in cui suggeriamo che è “più sicura” del fumo, dovrebbe cambiare. Questa narrazione suggerisce che lo svapo è usato principalmente per aiutare le persone a smettere di fumare, ma in realtà il numero di persone che vaporizzano e che non hanno mai fumato è in costante aumento.

Inoltre non si segnala sufficientemente il pericolo connesso all’uso di e-sigarette da solo e in combinata con le sigarette tradizionali. La pandemia di coronavirus non passerà presto: dobbiamo capire dove stanno i rischi e sviluppare strategie per ridurre il nostro rischio.

Deirdre Gilpin, Lecturer, School of Pharmacy, Queen’s University Belfast

This article is republished from The Conversation under a Creative Commons license. Read the original article.

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