Arrampicata sostenibile, tra tutela ambientale, turismo e nuovi lifestyle

Cresce la spinta verso il turismo sostenibile, una scelta che coniuga rispetto ambientale e buon vivere. Come l'esperienza di The Crimp insegna


Marco Ramerio è il fondatore di The Crimp and The Good Life. Ha voluto chiamare così il suo progetto, che è tutto un programma: da una parte blocchi di roccia, sport, pieno contatto con la natura; dall’altro, il voler rallentare dai ritmi spesso frenetici di tutti i giorni e godersi il buon cibo italiano. L’idea di creare vacanze per amanti dell’arrampicata e, anzi, mettere in contatto la domanda e l’offerta, gli viene dopo un viaggio in Sicilia.
Marco, che allora viveva ancora a Londra, si reca dagli amici Davide Catalano e Giorgia Borsani. La loro attività è stata la spinta propulsiva per tutto quel che ne è seguito.
Davide e Giorgia, grazie alle indicazioni di un ex dirigente della Forestale che indica loro il punto da dove partire con le opere di recupero del luogo, ritrovano un antico bevaio in pietra e una gran varietà di massi in arenaria nella vegetazione di Bosco Scorace (TP). Aprono il B&B “Polvere di stelle” a Ummari e contemporaneamente ripuliscono i blocchi di pietra e l’area circostante. Davide è climber e si rende subito conto che nella zona manca, nonostante l’enorme potenzialità, un’area boulder (arrampicata su massi). E non solo: mentre sono poche in Sicilia le scuole di arrampicata, a Trapani e dintorni non ce n’erano al loro arrivo. Decide così di fondare anche l’associazione ASD Scorace Climbing Team.
Nel frattempo anche Marco lascia la sua carriera a Londra e torna in Italia per realizzare la sua idea: organizzare viaggi per climbers per mantenere sostenibile lo sport e l’economia che gli gira intorno.

Sostenibilità verticale

Trattandosi comunque di risorse naturali Marco si è posto il problema della sostenibilità, coniando il termine “sostenibilità verticale”. Con questa si intende: «l’integrità, lo sviluppo e il mantenimento dell’ambiente in cui si svolgono le attività di arrampicata».
Sono chiaramente tre livelli distinti: per integrità si intende l’impegno contro l’inquinamento nei luoghi d’arrampicata, il secondo livello implica la creazione di una nuova area di interesse, il terzo il mantenimento riguarda la salvaguardia di un’area a rischio di Stress Corrosion Cracking (SCC).

La sostenibilità verticale è al centro del progetto di The Crimp and the Good Life, che intende creare e coinvolgere tutta la community dei climbers nel supporto alla sostenibilità dei luoghi di arrampicata, sia da un punto di vista ambientale che economico, in un modello di economia circolare e perseguendo gli obiettivi dell’Agenda 2030.

Ora sta prendendo forma un nuovo progetto in Sardegna, in Gallura, dove oltre alla valorizzazione del potenziale sportivo arrampicatorio del luogo, preparando i terreni di gioco, si porteranno avanti attività educative rivolte ai giovani per fare crescere il rispetto ambientale e l’amore per lo sport.

La realizzazione del progetto sarà interamente documentata tramite video.

Ecoturismo, crescita nell’era Covid


Questa tipologia di attività si inserisce perfettamente nello standard dell’ecoturismo, di cui ritroviamo il rispetto ambientale, la collaborazione con le realtà locali al fine di creare esperienze positive tanto per la popolazione ospitante quanto per i turisti. Il tutto fortemente caratterizzato in senso naturalistico.
Le misure sanitarie e normative adottate dal 2020 hanno ovviamente inciso sull’economia, basti pensare che il settore turistico da solo nel 2019 impegnava il 10,3% dell’occupazione globale (WTTC, Travel and Tourism, Global economic Impact & Trends 2020, giugno 2020).
Il Covid ha portato una perdita significativa di turismo internazionale e parte della mobilità interna, soprattutto nelle fasi di contenimento, ma ha permesso di riformulare la proposta turistica in ottica sostenibile.
Giancarlo Morandi, Presidente di Cobat, ha affermato durante il 10° Rapporto “Gli italiani, il turismo sostenibile e l’ecoturismo” che la pandemia ha legato al viaggio l’idea di rischio e le risposte che gli italiani hanno tratto dalla situazione sono state: viaggiare meno (40%) e ritenere il turismo sostenibile più sicuro (74%)

Continua Morandi: «La nuova offerta turistica quindi dovrà incrociare i trend di esigenza di sicurezza dal rischio contagio con il rispetto per ambiente e gli spazi all’aperto».

G20 Roma, linee guida per il futuro del turismo

Le questioni ambientale ed economica vanno ormai di pari passo e così è stato finalmente intercettato alla G20 Rome Guidelines. Dai ministri, che hanno riconosciuto nella crisi l’opportunità per la trasformazione del turismo in chiave ambientale, è stata stilata una linea di condotta, articolata in sette punti:
– mobilità sicura
– gestione delle crisi
– resilienza
– inclusività
– trasformazione verde
– transizione digitale
– investimenti e infrastrutture

Attività come quelle di Davide, Giorgia e Marco, rendono concreto tutta questa serie di documenti e tavole rotonde, che paiono così astratte, quando invece è tutto molto più semplice: rispetto, aria pulita, buon cibo e movimento. Tutto concreto e tangibile, come i loro massi.

Per saperne di più visita https://www.crimpandgoodlife.com/

Scritto da Irene Brunetta

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