Beethoven come antidoto all’alienazione digitale e sociale

L’Orchestra Quattro Ottavi si avvale di una campagna di crowdfunding per sostenere la crescita e lo sviluppo di numerosi adolescenti

Di fronte a giovani sempre più assorbiti dal mondo digitale e dalle sfide di una società complessa, c’è chi punta sul potere trasformativo della musica, e della musica classica in particolare, per offrire nuove opportunità di crescita e inclusione. È questa la scommessa di Mediafriends Onlus con l’Orchestra Giovanile Quattro Ottavi, un progetto che sta cambiando la vita di decine di ragazzi nel quartiere Salomone-Forlanini di Milano.
L’area in questione, situata nella periferia est del capoluogo lombardo, è caratterizzata prevalentemente da edilizia popolare e da un contesto socioeconomico non sempre favorevole. È proprio qui che l’Orchestra ha trovato un terreno fertile per svilupparsi, offrendo ad adolescenti e giovani tra gli 11 e i 20 anni un’alternativa concreta al rischio di emarginazione e alla povertà culturale.

“La musica d’insieme è uno strumento potentissimo di integrazione sociale”, racconta uno degli insegnanti coinvolti nel progetto: “i ragazzi imparano che ogni strumento, così come ogni persona, ha un ruolo fondamentale nell’armonia complessiva. Nessuno è secondario, ciascuno è protagonista del risultato finale”.
La metodologia didattica si ispira al modello definito “El sistema”, sviluppato dal musicista ed educatore venezuelano José Antonio Abreu: si tratta di un sistema di educazione musicale pubblica, gestito in Venezuela da una Fondazione, che offre l’accesso gratuito e libero per bambini di tutti i ceti sociali. Per dare un’idea della sua popolarità ed efficacia, in tutto lo stato sudamericano vengono gestite oltre 125 orchestre e cori giovanili, 30 orchestre sinfoniche per un totale di oltre 350.000 studenti in 180 nuclei operativi.

Non solo note, ma costruire autostima e appartenenza

L’Orchestra Giovanile Quattro Ottavi si trova presso la scuola di musica OttavaNota e, ispirandosi dunque al “Sistema Abreu” che trasforma l’educazione musicale in un veicolo di riscatto sociale, l’orchestra accoglie giovani di diverse provenienze, anche senza precedenti competenze musicali.
L’obiettivo non è soltanto formare musicisti, ma cittadini consapevoli del proprio valore e delle proprie potenzialità: il valore aggiunto dell’orchestra va infatti oltre l’apprendimento musicale.

Fotografia dell'orchestra giovanile Quattro Ottavi

Per molti di loro, l’esperienza orchestrale rappresenta la prima occasione di sentirsi parte di qualcosa di più grande, di sperimentare il successo attraverso l’impegno personale e la collaborazione. “Quando sono entrato in orchestra non avevo mai toccato uno strumento”, confida uno dei giovani musicisti: “oggi non solo suono, ma ho scoperto capacità che non pensavo di avere; qui ho trovato amici e un posto dove essere apprezzato per quello che faccio, non per il quartiere da cui vengo”.
La pratica orchestrale diventa così un potente antidoto all’abbandono scolastico: imparare a gestire lo studio di uno strumento insegna disciplina, costanza e metodo, competenze trasferibili anche al percorso scolastico tradizionale. I risultati sono tangibili: aumento dell’autostima, miglioramento delle capacità relazionali e crescente senso di appartenenza alla comunità.

Un ponte tra generazioni attraverso il progetto Contastorie

Particolarmente significativa è la partecipazione dell’orchestra al progetto “Il Contastorie”, un’iniziativa che crea un ponte generazionale tra i giovani musicisti e gli anziani ospiti di alcune RSA milanesi. I ragazzi visitano le strutture per raccogliere storie, aneddoti e ricordi musicali dagli anziani, trasformandoli poi in materiale per concerti che vengono eseguiti nelle RSA stesse.
Questo scambio intergenerazionale arricchisce entrambe le parti: i giovani scoprono tradizioni e memorie che rischierebbero di andare perdute, mentre gli anziani ritrovano il piacere di sentirsi ascoltati e valorizzati. La musica diventa così un linguaggio universale che abbatte barriere non solo sociali, ma anche temporali.

Fotografia dell'orchestra giovanile Quattro Ottavi

Una raccolta fondi per continuare a crescere

Il successo dell’Orchestra Quattro Ottavi ha portato a un aumento significativo del numero di partecipanti, creando l’esigenza di ampliare l’organico strumentale. Per questo motivo, dal 7 aprile al 7 giugno è attiva la campagna di crowdfunding “Dona una nota”, presente sulla piattaforma Produzioni dal Basso, finalizzata all’acquisto di nuovi strumenti.
L’obiettivo è arricchire l’orchestra con pianoforte digitale, clarinetti, oboe, flauti traversi, tromba, saxofono, violoncello, chitarra e basso elettrico. Gli strumenti verranno affidati in comodato d’uso agli allievi, garantendo così continuità al progetto e permettendo a sempre più giovani di beneficiare di questa straordinaria opportunità.

La campagna, che vede anche la collaborazione dell’emittente radiofonica R101 con il coinvolgimento della speaker Chiara Tortorella, è accompagnata da un video in cui i ragazzi dell’orchestra interpretano un celebre brano di Ennio Morricone.
Il sostegno che viene dato all’orchestra rappresenta dunque un investimento che non si limita alla formazione musicale di alcuni adolescenti, ma guarda al futuro di un’intera comunità. Come dimostra l’esperienza di questi giovani musicisti, la musica può davvero cambiare la vita di un ragazzo, potendo trasformare le difficoltà in punti di forza.

In un mondo che spesso tende a marginalizzare, l’Orchestra Giovanile Quattro Ottavi rappresenta un esempio luminoso di come la cultura e l’arte possano diventare potenti strumenti di coesione sociale e di riscatto personale: dove ogni nota suonata è un passo ulteriore verso una società più inclusiva e consapevole.

Mediafriends Onlus

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