I quaderni Pigna sono un ricordo indelebile per moltissimi italiani di ogni età. Proprio così, perché la storia di questa cartiera inizia nel 1839, quando ad Alzano Lombardo, paese del bergamasco dove già dal 17° secolo si produceva una carta di altissima qualità, Paolo Pigna mette in piedi la sua cartiera. E con il tempo, mette un bel po’ di quaderni Pigna nelle cartelle di ogni studente italiano.
L’azienda ha pubblicato recentemente il suo primo report di sostenibilità, un passo importante considerato che l’industria della carta è un settore con un impatto significativo sull’ambiente, sia in relazione all’abbattimento di alberi, sia in relazione al processo produttivo. Le cartiere contribuiscono all’inquinamento idrico, terrestre e atmosferico, perciò le più responsabili tra di esse stanno adottando soluzioni per ridurre questo impatto ambientale.
“Con il primo Rapporto di Sostenibilità vogliamo fornire in maniera completa e trasparente una panoramica di cosa significa per noi sostenibilità. – dice Massimo Fagioli, Presidente e Amministratore Delegato Cartiere Paolo Pigna S.p.A. – È un’istantanea che fotografa azioni, risultati, approcci e strategie attraverso le quali intendiamo creare valore durevole, diffuso e coerente con le necessità di tutti gli stakeholder e con gli equilibri ecologici. Siamo consapevoli che il percorso di sostenibilità è in continuo divenire e necessita di un lavoro intenso e quotidiano. Per noi fare impresa è progettare il futuro, dando ascolto al mondo che cambia per distribuire valore all’interno di una visione e di un percorso che dura da oltre 181 anni”.
Cosa significa, quindi, per Pigna, la sostenibilità?
Il percorso di sostenibilità dell’azienda ruota intorno a 4 temi che trovano poi riscontro negli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030.
Innovazione e design
Questo ambito riguarda lo sviluppo di nuovi prodotti, la ricerca
di nuovi materiali e soluzioni sostenibili, ma anche alla costruzione di un ponte tra analogico e digitale nei prodotti (es. rigature brevettate dei quaderni “Umano digitale” collegati ad app dedicata) per accogliere
le nuove sfide educative (es. coding).
L’innovazione è per Pigna anche la leva su cui sarà sviluppata l’espansione in nuove direzioni e in un nuovi Paesi.
Sostenibilità ambientale
Questo tema riguarda le scelte della società che incidono sull’ambiente, ad esempio la preferenza per materie prime riciclate, le carte provenienti da foreste certificate e sistemi di produzione a ridotto impatto ambientale.
Responsabilità sociale
L’impegno di azienda etica si declina in tante direzioni e verso una pluralità di persone e soggetti, con un particolare riferimento al mondo dell’educazione e della scuola. In questa direzione, Pigna ha lanciato importanti progetti di edutainment (formazione con modalità di intrattenimento) nelle scuole su temi rilevanti come la sostenibilità e l’inclusività, a partire dal progetto “Parole per il Pianeta – i bambini raccontano la sostenibilità”.
Made in Italy
Il concetto di made in Italy si costruisce per Pigna partendo da un forte legame con il territorio. Attraverso i suoi prodotti, e in particolare il nuovo brand PdiPigna l’azienda vuole reinterpretare in chiave contemporanea il patrimonio culturale di Pigna e portarlo nel mondo.
Identikit di Pigna
L’azienda attualmente lavora in un solo stabilimento, quello storico di Alzano Lombardo, che nel 2020 è stato in grado di produrre 46 milioni di quaderni.
Nel corso degli ultimi 20 anni, le Cartiere Pigna hanno vissuto momenti molto difficili, ha interrotto la produzione della carta limitandosi alla trasformazione della materia prima, è passata attraverso una forte crisi industriale che l’ha portata sull’orlo del fallimento e attraverso diversi passaggi di proprietà. Ma si è salvata in extremis, oggi il Gruppo Buffetti detiene il 100% delle quote azionarie e la società vive una fase di grande rilancio, guidata da Massimo Fagioli, Presidente e Amministratore Delegato. Un rilancio che mette al centro la sostenibilità, ma anche l’innovazione e la qualità.
Attualmente i prodotti Pigna sono venduti in 12 Paesi.
Il marchio storico Pigna con la iconica “P” degli anni 50 è stato inserito nel Registro Speciale dei Marchi Storici di interesse nazionale, albo istituito dal Ministero dello Sviluppo Economico in collaborazione con Unioncamere.