“C’è chi pensa che la sordità sia una sola. In realtà esistono tante forme di sordità e quindi anche tante esigenze diverse. C’è chi ha una sordità totale o parziale, chi preferisce usare la lingua dei segni e chi quella orale o entrambe, chi si avvale di una protesi acustica, chi di un impianto cocleare, chi di entrambi e di nessuno dei due e così via”.
Così Alessandra Farris, imprenditrice cagliaritana, presidente di IntendiMe, spiega l’esigenza che ha portato la sua società a creare il primo servizio clienti italiano composto unicamente da operatori sordi e CODA, acronimo internazionale che sta per Children of Deaf Adults (in inglese: figlio di genitori sordi). Sono quattro gli operatori, al momento, e hanno il compito di rispondere a dubbi e domande dei clienti della società che ha ideato e vende online un innovativo sistema high-tech di assistenza alle persone sorde o con deficit uditivi.
Alessandra Farris è lei stessa figlia di genitori sordi, è cresciuta a cavallo tra questi due mondi, sordi e udenti, sviluppando una forte vivacità intellettuale e il desiderio di creare qualcosa che potesse migliorare la vita dei non udenti, avere un impatto e, come dice in questa bellissima intervista di Coda Italia, ‘offrire una possibilità di rivincita alle persone sorde in un mondo che talvolta le esclude e sottovaluta’.
Cosa ha inventato IntendiMe
La prima di queste rivincite è KitMe, un sistema high-tech che permette di ‘dare voce all’invisibile’ nell’abitazione di una persona sorda, rendendola più autosufficiente e sicura: composto da sensori, da uno smartwatch per la ricezione delle notifiche e da un’applicazione, KitMe consente a chiunque di “sentire” i suoni di avviso o di pericolo che risuonano all’interno delle mura domestiche o in tutti i luoghi assimilabili, come uffici e alberghi, direttamente sul proprio polso.
“Lo sviluppo del servizio clienti arriva dopo un lavoro di anni e si è mosso in parallelo allo sviluppo del KitMe: non poteva essere altrimenti – commenta Filippo Lorenzi, amministratore delegato di IntendiMe – Non è possibile infatti pensare a questo prodotto senza la componente fondamentale del servizio, che nel nostro caso assume una importanza determinante. Tutto è stato pensato in ottica di usabilità da parte dei nostri utenti e oggi, nella piattaforma ecommerce, chiunque potrà acquistare in totale autonomia il KitMe e contare su un servizio clienti all’altezza delle proprie necessità”.
Una questione di accessibilità
Per accessibilità digitale si intende la possibilità dei sistemi informatici, siti, app, servizi, di essere consultati e fornire informazioni fruibili, senza discriminazioni, anche da parte di coloro che a causa di disabilità necessitano di tecnologie assistive o configurazioni particolari. Vi sono delle leggi in proposito, ma purtroppo in questa direzione non si sta ancora facendo abbastanza.
Il servizio di assistenza composto da operatori sordi e CODA di IntendiMe è quindi davvero pionieristico e consentirà di rispondere ai clienti di ottenere le informazioni che desiderano attraverso chat, video-chat e videochat in LIS (lingua dei segni). E’, quindi, un servizio di assistenza accessibile a tutti e adatto a qualunque esigenza comunicativa, che non si esclude possa in futuro essere fornito anche a società esterne.
Alla guida del Servizio Clienti IntendiMe c’è un’interprete LIS che da tutta la vita lavora con e per persone sorde. La squadra di operatori è stata scelta tenendo presenti le diverse esigenze: dalla persona sorda segnante a quella oralista, dal CODA agli assistenti familiari.
“Fin dall’inizio abbiamo progettato la nostra soluzione per le persone sorde e insieme alle persone sorde. È infatti grazie ai loro pareri, ai primi utilizzatori e alle cooperative che ci hanno supportato in tutti questi anni che oggi abbiamo potuto tagliare questo importantissimo traguardo – dice Alessandra – L’assistenza clienti non poteva che ricadere anch’essa sotto questa matrice di sviluppo e rappresentarne una naturale prosecuzione. L’inclusione, non più vista come una forma dovuta di assistenzialismo ma proprio come una necessità funzionale alla buona riuscita di questo progetto, è stata per noi da sempre una priorità. E oggi non potremmo essere più felici della scelta compiuta”.
Il personale dedicato è stato formato appositamente per questo scopo su più piattaforme tecnologiche, al fine di affinarne le competenze e rendere l’attività di supporto quanto più efficiente e accessibile possibile alle varie forme di sordità e alle diverse forme di comunicazione.
Il servizio di assistenza clienti non è che l’ultima delle iniziative di informazione e sensibilizzazione al tema dell’accessibilità portate avanti dall’azienda cagliaritana. Fin dai primi anni l’azienda si è posta l’obiettivo di portare avanti tutta una serie di attività di divulgazione sul tema della sordità, sia attraverso i propri canali digitali (blog e social), sia attraverso la testimonianza diretta della presidente e cofondatrice Alessandra Farris. E, non ultima, attraverso l’Associazione AscoltaMe, fondata dall’azienda per far conoscere la sordità in tutte le sue sfumature, affinché non venga più percepita come una condizione appartenente a un mondo a sé stante, e per promuovere le attività e le iniziative che possano migliorare la vita delle persone sorde e con deficit uditivi.
La società IntendiMe è stata fonda da Alessandra Farris insieme ad altri due giovani imprenditori – Giorgia Ambu e Antonio Pinese, ai quali si è poi unito l’ingegnere sordo Leonardo Buffetti.
Nell’immagine di copertina i tre fondatori, da sinistra: Giorgia, Antonio e Alessandra.