Italia sempre più calda, in questi giorni, ci sta mettendo in crisi. Ma d’altro canto è estate, determinate temperature sono picchi più o meno nella natura della stagione.
Quello che dovrebbe preoccuparci maggiormente è il riscaldamento globale che ha i suoi effetti anche in Italia. Gli ultimi dati ce li fornisce un’indagine dell’Osservatorio Balcani Caucaso Transeuropa/EDJNet diffusa da stopglobalwarming.eu condotta su 110 province italiane, il 65% delle quali supera la media europea in quanto a ‘surriscaldamento’. Province come Brindisi, Roma, Sondrio, Milano hanno innalzato le proprie temperature medie di circa 3 gradi.
Che cosa ci dice questa indagine sul cambiamento climatico italiano?
Per esempio, che la temperatura media nei nostri comuni rispetto a cinquant’anni fa è cresciuta di 2,2 gradi centigradi, toccando picchi di oltre 4 gradi in alcune aree del Paese. La situazione è abbastanza allarmante: ben 72 su 110 province totali (il 65%) superano la media continentale (+1,990°C). Fra le realtà più colpite spicca Brindisi, la più riscaldata d’Italia, che secondo quanto riporta l’osservatorio ha subito un riscaldamento di +3.12° C gradi. Appena sotto le città metropolitane Roma (3,07°) e Milano (2,85°), al secondo e quarto posto, sul podio anche Sondrio (2,98°), al terzo posto. In ordine fino alla 20esima posizione troviamo Latina (2,79°), Vicenza (2,76°), Monza Brianza (2,73°), Bolzano-Bozen (2,71°), Lecce (2,69°), Taranto (2,68°), Campobasso (2,67°), Verbano-Cusio-Ossola (2,66°), Reggio Calabria (2,65°), Pordenone (2,63°), Varese (2,61°), Bergamo (2,58°), Verona (2,56°), Brescia (2,56°), Treviso (2,54°) e Frosinone (2,53°).
Si tratta di dati indicativi ma allarmanti, considerando le proiezioni diffuse dalle Nazioni Unite, secondo cui il pianeta non sarà in grado di sopportare un aumento medio mondiale di 1,5 °C. Un limite che, con l’inerzia attuale, dovrebbe essere superato tra il 2030 e il 2050. Con conseguenze catastrofiche. Al momento il livello climatico medio globale, rispetto all’inizio dell’era industriale che viene considerata come riferimento, si è alzato di 1,1°C.

Cosa possiamo fare?
Come cittadini possiamo far sentire la nostra voce e fare proposte di azioni in grado di arginare il riscaldamento globale.
Per esempio, l’iniziativa stopglobalwarming.eu, ha promosso una ICE (Iniziativa dei Cittadini Europei) nata da un’idea avanzata da 27 Premi Nobel e 5.227 scienziati e che vanta la fiducia di personalità del mondo della cultura e dello spettacolo come il climatologo L.Mercalli, e artisti come G. Salvatores, O.Toscani, G.Muccino, Fedez, T.Gelisio, M.Maionchi, G.Covatta N. Zilli, N.Marcorè, G.Innocenzi, C.Capotondi, G.Muccino, Arisa, Pif e P.Pardo.
Cosa si chiede con questa ICE per la quale è ora possibile firmare la petizione?
Stopglobalwarming.eu, al raggiungimento del milione di firme, chiederà alla Commissione Europea di impegnarsi a elaborare la proposta legislativa di fermare il riscaldamento globale spostando le tasse dalle persone all’ambiente, e dunque tassando le emissioni di CO2 e riducendo le tasse sul lavoro. Secondo la proposta, chi emette anidride carbonica in Europa pagherebbe un prezzo a tonnellata (dai 50 euro iniziali a 100 dopo 5 anni) incentivando il risparmio energetico e le fonti rinnovabili. Il ricavato andrebbe a beneficio dei lavoratori, con una riduzione delle tasse in busta paga. In questo modo l’Unione Europea potrebbe ricavare un tesoretto di 180 miliardi di euro all’anno per ridurre la pressione fiscale sui lavoratori europei.
Per raggiungere il milione di firme necessario, la raccolta sarà aperta fino al 20 gennaio 2021.
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