Nelle composizioni floreali c’è una bellezza silenziosa e coinvolgente e talvolta questa sboccia dove meno ce lo si aspetta: non nei giardini curati o nelle vetrine lussuose, ma tra le corsie di un ospedale o nel salone di una casa di riposo, dove la sofferenza e la solitudine sembrano avere il sopravvento. È una bellezza tenace, potremmo definirla, che nasce da un’idea di Valeria Visconti Tassan Din: nel 2020 fonda l’associazione Angels Flowers, basata su un’intuizione semplice ma brillante, che è quella di recuperare i fiori invenduti, destinati al macero, e donare loro una seconda vita.

La data ci riporta a un momento storico in cui il mondo intero era costretto all’isolamento, sentito in maniera ancora più forte e spesso drammatica dalle persone anziane e malate: Angels Flowers, nata all’interno dell’associazione no-profit Love Therapy Zero, sembra quasi mostrare che le risposte più luminose emergono spesso nelle circostanze più buie.
“Ho avuto da sempre l’idea di recuperare gli invenduti dei fiorai, dei supermercati, dei mercati floricoli”, racconta Valeria: “volevo dargli nuova vita per ornare così luoghi come ospedali, case di riposo, hospice per malati di cancro”. Un sogno che ha messo radici a Ginevra, la sua città d’adozione, per poi fiorire anche in Italia, sua terra d’origine.
Una risposta creativa durante la pandemia
La storia di Love Therapy Zero inizia nel 2015 a Ginevra, quando alcune persone decidono di dedicare il loro tempo libero a favore dei bambini ricoverati in ospedale. Dopo poco il piccolo nucleo cresce e si struttura in tre gruppi, formati esclusivamente da volontari: Angels Kids, Angels Designers, e appunto Angels Flowers.
Le restrizioni a causa del Covid avevano purtroppo sospeso le attività ludiche con i bambini ricoverati nell’ospedale pediatrico di Ginevra: la volontà di donare un sorriso non si è però fermata. “Insieme a Sandra Ourphali”, ricorda Valeria, “abbiamo messo in pratica l’idea di raccogliere i fiori invenduti”. Quello che è iniziato nel suo giardino, con poche amiche, si è poi trasformato in un vero e proprio movimento di solidarietà.
L’entusiasmo contagioso ha attirato sempre più volontari, tanto che il municipio di Ginevra ha messo a disposizione un padiglione in un parco per sostenere l’iniziativa. Oggi, nella sola città svizzera, 28 volontari confezionano circa 400 composizioni floreali alla settimana, collaborando con quasi tutti i fiorai e i supermercati locali, e recuperando fiori anche da eventi di vario tipo, come ad esempio i matrimoni. I bouquet raggiungono innumerevoli reparti di varie strutture sanitarie, dalla pediatria all’oncologia, per regalare un sorriso e portare un messaggio non scritto di vicinanza e speranza.

Il progetto si dimostra altresì un efficace esempio di economia circolare, dove nulla va sprecato e tutto acquista un nuovo valore. A fronte di un’attenzione crescente nel riciclare e riutilizzare quanto più possibile, la proposta di farlo anche con i fiori appare quanto meno insolita ma altrettanto praticabile.
La filosofia anti-spreco non solo conferisce una nuova dignità a prodotti altrimenti perduti, ma genera un impatto positivo a catena, sensibilizzando la comunità sull’importanza del riuso e della sostenibilità.
Una catena di solidarietà che si diffonde
Dalla Svizzera, il progetto ha attraversato le Alpi, raggiungendo prima Milano e poi il cuore del Salento, terra natia di Valeria. Grazie all’impegno di altre volontarie entusiaste, Angels Flowers Lombardia conta 15 volontari e porta la sua bellezza gentile in luoghi come l’Istituto Europeo di Oncologia (IEO), l’Ospedale S. Giuseppe, la Vidas e alcune case di riposo.
Anche in Salento, l’iniziativa è sbocciata partendo da un singolo fioraio fino a stringere un accordo con l’importante mercato floricolo di Taviano, raggiungendo ospedali e centri per bambini con autismo. L’espansione non si è fermata, ma l’associazione ha aggiunto un nuova ramo in Versilia, nel maggio 2024.

Il vero cuore pulsante di Angels Flowers è la forza del volontariato, come afferma la fondatrice: sono questi “angeli” a dedicare il loro tempo e la loro creatività per trasformare i fiori recuperati in gioiose composizioni. Un gesto che arricchisce tanto chi lo compie quanto chi lo riceve.
“È una gioia immensa regalare qualcosa e il ritorno è enorme,” sottolinea Valeria: donare una seconda vita ai fiori, che porta luce e colore nella vita degli altri, diventa così un modo per dare e ricevere energia, per colorare luoghi spesso freddi e impersonali e per tessere legami invisibili di comunità e di cura.
Angels Flowers richiama, una volta ancora, l’importanza e il valore di sapersi fermare, di guardare con occhi nuovi ciò che talvolta si considera frettolosamente un rifiuto e di scoprire il potenziale di bellezza e di conforto che si nasconde in un semplice gesto. In fondo, un fiore donato è quasi sempre più di un fiore: è un sorriso che sboccia, è una speranza che si rinnova, è un gesto concreto di solidarietà che profuma di umanità.








