Una regata a impatto zero che parte da Milano: si può. Anche se spesso lo si dimentica, Milano è da circa un millennio che si affida ai suoi Navigli per molte cose. Certo, oggi molto meno di un tempo, quando su questi canali artificiali circolavano quotidianamente persone e merci.
I corsi d’acqua collegano Milano al mare: con il Naviglio Pavese si può arrivare al Ticino e da questo al Po, fino al delta, a Venezia.
Persone che cambiano il mondo
Circa 500 chilometri che la VogaPosse, gruppo di appassionati canottieri amatoriali, 6 donne e 15 uomini (non sono atleti), che fanno capo alla Canottieri Milano, percorreranno su tre imbarcazioni lunghe 12 metri e larghe meno di 1 metro, peso 80 chilogrammi. Dal 28 maggio al 4 giugno, otto giorni di fuoco, 22 colpi di remo al minuto, 6 ore di seguito al giorno per raggiungere 8 tappe in tre diverse regioni: Travaco’, Piacenza, Polesine Parmense, Guastalla, Revere, Ferrara, Taglio di Po, e finalmente Venezia.
Un’impresa sul Po e per il Po. Un’impresa che parla di sostenibilità, turismo lento, riscoperta e rispetto della natura, biodiversità. Un’impresa che vuole richiamare l’attenzione sul fiume più importante d’Italia, un patrimonio naturale oggi definito il ‘grande malato’, purtroppo capace di trasportare ogni giorno 11 tonnellate di microplastiche nell’Adriatico.
Un’impresa faticosa, una sfida, a partire dal superamento delle chiuse dei Navigli a maggio non ancora navigabili: 12 chiuse per l’esattezza, che l’equipaggio attraverserà sollevando a braccia le imbarcazioni. E’ la prima volta, dal 1927, che si ripercorre questa via d’acqua per intero. Ma è stata sognata e voluta da questi 21 milanesi amanti dell’ambiente che hanno sentito la ‘chiamata’ all’attivismo per il nostro meraviglioso patrimonio ambientale e culturale: non sono atleti, sono commercialisti, fotografi, consulenti, avvocati, architetti, professori, con un’età media di oltre 45 anni, che vogheranno 6 ore al giorno senza pausa e che si stanno preparando alla sfida con elevato impegno. E, siamo scuri, anche tanto divertimento.
Impresa a impatto zero, anzi a impatto +
VogaPosse è un’esperienza a impatto zero per quanto riguarda l’ambiente: gli equipaggi navigano a remi e i mezzi che seguono e assistono i regatanti sono elettrici. Tutti gli indirizzi di ospitalità scelti si trovano lungo il fiume e sono raggiungibili a piedi dai regatanti. Ma è a impatto positivo per altri aspetti: la sostenibilità non è solo ambientale, infatti, è anche economica. VogaPosse ha voluto interpretarla così, coinvolgendo gli operatori locali che vivono e lavorano lungo il corso del Po (e del Ticino). Un modo per dare visibilità e valorizzare il lavoro di chi vive con e per il fiume, che è stato per secoli anima e fulcro di un territorio e motivo della sua prosperità.
Adotta un tratto del Po
Inoltre, c’è un altro obiettivo: lanciare un crowdfunding, anzi un “row-funding” per raccogliere fondi da devolvere a Legambiente e Plastic Free per la salvaguardia di questo fiume. Ogni donazione di € 10 può contribuire alla cura e protezione di 1 KM di fiume, il team sta selezionando i progetti di salvaguardia del Po che potranno usufruire di queste donazioni. Il resoconto della raccolta (ricavato e destinazione) sarà reso pubblico su questo sito VogaPosse e su quello della Canottieri Milano.
Un’impresa memorabile che sarebbe molto bello rendere accessibile a tutti.
“Remando lungo il Po – dicono gli amici di VogaPosse – si possono trovare realtà semisconosciute, come borghi incontaminati e piccole riserve naturali: realtà spesso uniche, sicuramente inaspettate. Un viaggio di scoperte e di imprevisti”.
L’iniziativa è nata all’interno della Canottieri Milano, associazione che opera da 132 anni e ha regalato alla città, al Paese e al mondo, numerosi atleti che hanno conquistato titoli italiani, europei, mondiali ed olimpici.