Senegal, donne e giovani promotori dello sviluppo locale

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Formazione e imprenditorialità sono la chiave per costruire un futuro per il Paese africano in cui la migrazione sia una scelta consapevole e non forzata dalla povertà

Il Senegal è uno ei Paesi più stabili del continente africano eppure sono ancora moltissime le persone che emigrano verso l’Europa, tantissimi verso l’Italia (ne ospitiamo oltre 100mila), con la speranza nel cuore di costruirsi un futuro migliore. I motivi per cui queste persone, in genere giovani, lasciano la propria terra si conoscono e riguardano problemi secolari come lo scarso sviluppo economico, la carenza delle infrastrutture di base come acqua e servizi igienci, la carenza di servizi di base come scuola e sanità.

Per questi problemi, che sono quelli che ci vengono segnalati dall’ONU attraverso gli obiettivi dell’Agenda 2030, servono soluzioni che tante organizzazioni nel mondo si impegnano a dare e che costituiscono di fatto anche l’unica concreta possibilità per invertire la tendenza dei flussi migratori.

ACRA, per esempio, è un’organizzazione non governativa, laica e indipendente, fondata a Milano nel 1968 e impegnata da oltre cinquant’anni nella cooperazione internazionale, nella tutela dei diritti umani e nel contrasto delle povertà.

In Senegal è impegnata dal 1984 con progetti sulle energie rinnovabili, l’educazione e, soprattutto, l’accesso all’acqua sicura. Nel 2006 con il programma “Un tetto, un rubinetto” ha portato acqua potabile e servizi igienici di base in ogni casa, scuola e famiglia nei villaggi più remoti della Casamance. In 15 anni di lavoro sono state realizzate 12 reti idriche per un totale di circa 400km e più di 4.500 allacciamenti famigliari; più di 51.000 persone hanno avuto accesso all’acqua potabile in 83 villaggi e circa 200.000 persone sono state raggiunte dalle campagne di sensibilizzazione sull’uso dell’acqua. Il Programma di ACRA è stato selezionato al 9° Forum Mondiale dell’Acqua – Dakar 21-26 marzo 2022, tra le 126 iniziative più innovative al mondo e ad alto impatto nel settore WASH (Water, Sanitation and Hygiene).

La sfida della formazione

Con il progetto “Ripartire dai Giovani”, co-finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, e parte del Programma Migrazioni di ACRA Senegal-Italia, ha dato vita a un’intensa e importante attività volta allo sviluppo di competenze e preparazione al mondo del lavoro.

Sono 1700 i percorsi formativi attuati per altrettanti giovani e donne incentrati su competenze lavorative artigianali e tecnologiche, dall’agroalimentare all’elettrico, dall’informatica al web-journalism. Sono state anche avviate 27 microimprese per giovani, donne e migranti di ritorno, supportati anche attraverso formazione su business plan, educazione finanziaria, pratiche di coltivazione o di gestione di impresa.

Progetti che cambiano il mondo

Il continente africano vive ancora tantissimi gravi problemi che costringono all’emigrazione. Ma è anche il continente con la popolazione più giovane al mondo, in particolare l’Africa sub-sahariana. Ed è proprio intorno a questi giovani che bisogna costruire un futuro diverso e ripartire, proprio come titola il progetto.

Cissao Drame e Sekho Sakho sono migranti di ritorno in Senegal che hanno partecipato al programma, grazie alle loro attività di allevamento e agricoltura formano e offrono opportunità di crescita ai ragazzi del luogo. “Vedere i giovani migrare fa soffrire – dice Sakho nel video realizzato dall’associazione – e si può realizzare ciò che si fa in Italia anche qui in Africa”

Il progetto ha interessato un territorio transnazionale, importante bacino di provenienza di flussi migratori: le regioni di Sédhiou e Kolda in Senegal, con implementazione delle attività da parte di ACRA, e di Gabu in Guinea Bissau, da Mani Tese; insieme a partner in loco ed in Italia, come: il Comune di Milano, l’Università di Milano-Bicocca, STMicroelectronics Foundation, l’Associazione Stretta di Mano e associazioni locali.

In dettaglio, il progetto si è distinto in tre macro-aree puntando su attività di formazione, e sviluppo attività d’impresa, con particolare attenzione ai giovani (15-35 anni), alle donne e i migranti di ritorno, ma anche di intrattenimento, sensibilizzazione e costruzione di relazioni per informare sui rischi delle migrazioni irregolari.

Un programma culturale a 360 gradi

La Formazione e rafforzamento delle competenze professionali dei giovani in diversi ambiti occupazionali in Senegal ha previsto la creazione di 2 hub informatici e ha coinvolto 250 persone formate in diversi settori produttivi (agroalimentare e settori complementari, agroecologia, gestione d’impresa, elettricista), 80 giovani formati per tecniche di web- journalism, 1200 in informatica di base e 200 in informatica avanzata.

Sempre in Senegal, sono state accompagnate 27 imprese di giovani, donne e migranti di ritorno: 12 a Sedhiou, 15 a Kolda; poi 40 persone formate in educazione finanziaria, 30 in business plan, 21 donne in trasformazione di prodotti locali e gestione d’impresa, con 37 stage avviati.

La sensibilizzazione ha dato vita a oltre 100 eventi tra tornei sportivi, spettacoli teatrali, murales, la proiezione in un Cine-festival con 20 testimonianze e attività di comunicazione radio, social e whatsapp che hanno raggiunto oltre 500mila senegalesi. Attività destinate a proseguire nel tempo.

Coumba Aw è una studentessa della regione di Sédhiou, che ha partecipato ai corsi di web journalism organizzati da ACRA: “Uso i social media anche per pubblicare informazioni e sensibilizzare sulla salute riproduttiva, sui matrimoni precoci, e sulla migrazione. Penso che la tecnologia digitale sia ormai indispensabile per lo sviluppo delle nostre comunità!”

Le informazioni e i messaggi del progetto sono stati raccolti in numerose video testimonianze dei partecipanti alle attività in Senegal e dei membri della diaspora in Italia. Queste testimonianze sono visibili sulle pagine Facebook del progetto e di ACRA, e in un video finale che raccoglie alcuni dei racconti e risultati del progetto.

Per saperne di più e sostenere i progetti www.acra.it

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