Mentre nel nostro e altri Paesi avanzati rimane accesa la polemica sui vaccini anti-Covid19, è giusto ricordare come in altre regioni del mondo meno fortunate l’eradicazione di determinate malattie, prodotta grazie ai vaccini, sia ben lontana dall’essere raggiunta.
Per esempio, in Afghanistan, proprio questa settimana si da’ il via alla prima campagna nazionale del 2022 di vaccinazione antipolio con l’obiettivo di raggiungere 9,9 milioni di bambini tra 0 e 59 mesi nel Paese. Lo scorso novembre sono state somministrate vaccinazioni a 8,5 milioni di bambini sotto i 5 anni, mentre in quella di dicembre sono stati vaccinati oltre 8 milioni di bambini. In totale, sono stati vaccinati 2,6 milioni di bambini per la prima volta in oltre 3 anni.
Nel Paese, la poliomielite da poliovirus di tipo 1 è endemica e rappresenta un’emergenza sanitaria, anche perché non ci sono curee. L’iniziativa per l’eradicazione della polio in Afghanistan è iniziata per la prima volta nel 2018, con una prima campagna di immunizzazione su scala nazionale che grazie alla mobilitazione di circa 70mila persone e operatori sanitari che in poco meno di una settimana sono riusciti a vaccinare quasi 10milioni di bambini, bussando porta a porta, richiamando le famiglie nei centri sanitari, andando nelle strade delle città e ai valichi di frontiera, un risultato incredibile.
Grazie alla vaccinazione, il 2021 è stato l’anno con la più bassa trasmissione di polio in Afghanistan, fornendo un’opportunità senza precedenti per interrompere la trasmissione del poliovirus selvaggio (terribile malattia che comporta paralisi e perfino morte) e raggiungere l’eradicazione. Sono stati riportati 4 casi di poliovirus selvaggio di tipo 1 (WPV1): il primo, nella provincia di Ghazni a gennaio, e 3 nella provincia di Kunduz a ottobre e novembre.
In risposta al rilevamento di tre casi di poliovirus selvaggio di tipo 1 a Kunduz all’inizio di questo mese, il programma contro la polio ha anche condotto una terza campagna di risposta ai casi in sette province per fermare l’epidemia e proteggere i bambini da questa malattia paralizzante, ma prevenibile.
“Mentre cominciamo il 2022, abbiamo la migliore opportunità di porre fine alla polio in Afghanistan”, ha dichiarato Dapeng Luo, Rappresentante OMS in Afghanistan. “Per raggiungere questo obiettivo, abbiamo pianificato ulteriori 5 campagne per il 2022 ed è fondamentale sfruttare questo momento per raggiungere il nostro obiettivo finale di 0 casi.”
L’Afghanistan si sta avvicinando all’eradicazione. Vaccinare ogni bambino con dosi multiple di vaccino antipolio è l’unica strada per interrompere la circolazione del virus nel paese.
“L’UNICEF è impegnato a garantire che tutti i bambini in Afghanistan siano protetti dalla polio e altre malattie prevenibili con i vaccini,” ha dichiarato Alice Akunga, Rappresentante UNICEF ad interim. “Quest’anno, dobbiamo intensificare gli sforzi per raggiungere ogni bambino con il vaccino antipolio ed eradicare questa malattia una volta per tutte.”
In Italia la vaccinazione antipolio è obbligatoria dal 1966 e l’ultimo caso endemico di poliomielite si è verificato nel 1982. Anche nel resto d’Europa l’eradicazione della malattia si è ottenuta da almeno 20 anni. Il continente africano è stato dichiarato libero dalla Polio solo nel 2020, portando a cinque delle sei Regioni OMS dichiarate polio-free: le Americhe nel 1994, l’Europa nel 2002, il Sud-Est asiatico nel 2014 e la Regione del Pacifico nel 2000. Si dovrà ancora mantenere efficiente il sistema di sorveglianza, ma è un enorme passo avanti sulla strada dell’eradicazione del virus. Il poliovirus infatti ha nell’uomo l’unico ospite e può essere eliminato se non vi sono più casi umani per un periodo sufficiente. Sarebbe la seconda malattia infettiva a essere eradicata dopo il vaiolo, dichiarato eradicato nel 1980.
Il Pakistan e l’Afghanistan sono gli unici due Paesi del mondo in cui la poliomielite è ancora endemica, perché purtroppo la loro situazione geopolitica rende difficile realizzare una campagna vaccinale. E fino a quando la trasmissione del poliovirus non sarà interrotta in questi ultimi Paesi, anche tutti gli altri rimangono a rischio di importazione della polio, specialmente quelli più vulnerabili con servizi di sanità pubblica e di immunizzazione deboli e legami di viaggio o commerciali con gli Stati endemici. Infatti attualmente, secondo la GPEI – organizzazione che si occupa dell’eradicazione della polio, si contano 26 nazioni polio-free in cui vi sono nuovi focolai e altre 5 considerate ad alto rischio di reinfezione.