Vitesy, innovazioni tecnologiche per la sostenibilità

La startup Vitesy con la sua tecnologia offre risposte concrete per migliorare il benessere delle persone negli ambienti in cui vive e per combattere lo spreco alimentare. Piace molto anche agli investitori: ha raccolto fino a oggi investimenti per circa 10 milioni di euro

Quante volte capita di pensare alle grandi tematiche ambientali ma nello stesso tempo alla limitata incidenza che le buone azioni dei singoli possono avere? Eppure, le cosiddette best practices, i buoni comportamenti, esistono e si possono attuare: è proprio con questo spirito che Vitesy ha presentato nel 2016 al CES di Las Vegas, il proprio purificatore d’aria naturale. La giovane startup di Pordenone ha raccolto subito un grade interesse attorno a sé, è stata selezionata per un programma di incubazione nella Silicon Valley, ha ottenuto un significativo investimento dal programma Horizon 2020 dell’UE e ha lanciato con successo quattro campagne di crowdfunding.
Vitesy si è proposta fin dalla sua fondazione di dare risposte concrete a problemi come l’inquinamento dell’aria, lo spreco alimentare, le alte concentrazioni di CO2 negli ambienti interni.

L’azienda sta tuttora vivendo una fase di crescita (ha appena raccolto un investimento da 3,2 milioni di euro), raccogliendo attorno a sé ingegneri, designer, creativi che condividono la missione di realizzare una serie di prodotti per la purificazione dell’aria, così da promuovere il benessere delle persone e l’attenzione all’ambiente. Per realizzare tutto ciò, Vitesy si avvale di tecnologie innovative che non solo risultano particolarmente efficienti, ma che portano una serie di ulteriori benefici derivanti da tali scelte.

fotografia di un prodotto Vitesy

Dai filtri che non si buttano ai virus eliminati

Probabilmente non ci si rende conto fino in fondo che l’aria degli ambienti chiusi contiene polvere, muffa, pollini, batteri, che possono addirittura portare l’inquinamento interno a essere fino a 5 volte più alto di quello esterno: è inoltre necessario migliorare la concentrazione media di CO2 per ridurla a livelli ottimali. Il purificatore d’aria naturale Vitesy basato sulla tecnologia fotocatalitica WO3, si avvale del triossido di tungsteno, un nanomateriale che riveste il filtro ceramico e che distrugge gli inquinanti direttamente nel filtro, evitando così la produzione di 20 milioni di filtri sprecati ogni anno. È infatti sufficiente lavare il filtro semplicemente con acqua corrente per poterlo riutilizzare nuovamente.

fotografia dei filtri lavabili
I filtri lavabili offrono un notevole risparmio

Tutti i prodotti sono poi progettati con un approccio “zero waste”, evitando l’uso di colle durante l’assemblaggio e producendo meno scarti possibile. Un’attenzione che emerge anche nella cura degli imballaggi, dove non si utilizzano sostanze chimiche né plastica, ma soltanto carta e cartone.

Il processo di purificazione dell’aria è eseguito dai radicali liberi che si creano interagendo con l’ossigeno e l’umidità: questo porta all’efficace abbattimento di microorganismi tossici come virus, batteri, polveri sottili e ossidi di azoto. I molti studi scientifici che confermano la capacità della fotocatalisi di distruggere tali microorganismi hanno spinto Vitesy a fare eseguire test in laboratorio per verificare l’efficacia antivirale della propria tecnologia rispetto al SARS-CoV-2: i risultati sono stati sorprendenti, in quanto le analisi hanno rilevato una riduzione della carica virale iniziale del 97,18% dopo un’esposizione di 20 minuti e del 99,10% dopo 4 ore

I prodotti che regalano benessere

L’attenzione a evitare gli sprechi si ripercuote altresì nell’ambito alimentare: si stima che circa 74 kg del cibo prodotto venga sprecato in casa ogni anno, che corrisponde a 1/3 del cibo totale. Non solo si possono migliorare le proprie abitudini alimentari ma, utilizzando un purificatore d’aria per il frigo come Shelfy, si può estendere la vita dei prodotti conservati. Il piccolo apparecchio riduce la carica microbica e la possibile contaminazione degli alimenti, rimuovendo inoltre gli odori dal frigorifero.
La soluzione Eteria è sia un purificatore d’aria personale, dotato di un pre-filtro in tessuto che blocca le particelle più grandi, che un sistema di monitoraggio che, collegato all’App Vitesy Hub, consente un’analisi puntuale della qualità dell’aria in ogni stanza. Stesse caratteristiche si ritrovano in Natede Smart, che si attiva automaticamente quando rileva nell’aria delle elevate concentrazioni di elementi inquinanti: sia questa che la versione Natede Basic, utilizzano la fitodepurazione, ovvero la capacità che hanno le piante di assorbire gli inquinanti nell’aria e trasformarli come proprio nutrimento; hanno inoltre un sistema di auto-irrigazione con un indicatore sullo stato di riserva dell’acqua.

Fotografia dei 4 prodotti Vitesy
Le soluzioni di Vitesy: Shelfy, Eteria, Natede Smart e Basic

Grazie dunque all’impegno di ogni utilizzatore dei prodotti Vitesy, è stato calcolato un risparmio di 53.500 filtri che, non essendo stati buttati via, corrispondono all’incirca a 14 tonnellate di rifiuti non generati. La startup insiste proprio sul concetto di community di persone che insieme possono fare la differenza, tant’è che grazie al supporto di ogni utente e agli alberi piantati, sono state compensate 4.863 tonnellate di CO2.

Poiché i prodotti di Vitesy vengono spediti in tutto il mondo, l’azienda ha aderito al programma Carbon Neutral di UPS per ridurre le emissioni durante le consegne, confermando l’impegno totale nella riduzione dell’impatto ambientale.

Le soluzioni di Vitesy appaiono dunque una risposta concreta per il benessere personale, riducendo gli sprechi e migliorando i costi di bilancio di ogni famiglia, ma pure in ambito aziendale, dove tutti i prodotti possono essere adottati: poter eliminare virus, batteri, microorganismi inquinanti e odori, estendendo la durata dei cibi e adottando abitudini sane, può realmente creare un ecosistema sostenibile per migliorare la propria salute.

https://vitesy.com/it

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