Alimentazione plant-based, arriva la prima startup e marketplace italiano

EarthMeals, è il primo brand italiano che concilia nutrizione, mindfulness e consapevolezza

La nostra alimentazione sta cambiando, c’è sempre più attenzione alle buone abitudini alimentari e sempre più attenzione alla scelta di cibi sani e prodotti vegetali. Questa tendenza è ancora più forte a seguito del Covid-19, poichè è stata evidenziata la correlazione tra cibo e risposte immunitarie.

Dopo la spinta della pandemia molte società di analisi di mercato hanno rivisto le loro previsioni, arrivando a stimare una crescita del mercato del cibo plant-based a livello globale che tocca Plant i 74.2 miliardi di dollari entro il 2027.

Cos’è l’alimentazione plant-based

L’alimentazione plant-based è basata completamente, o quasi completamente secondo le diverse teorie, su prodotti di origine vegetale come frutta, verdura, cereali integrali, legumi, noci e semi, erbe e spezie, minimamente lavorati. Predilige prodotti poco o niente processati a livello industriale e quindi potenzialmente più dannosi per la salute. E’ un concetto abbastanza nuovo, ma attualmente in pieno boom, poichè va incontro alle esigenze di chi sceglie uno stile di vita vegano, di chi soffre particolari intolleranze o semplicemente perché risulta piuttosto salutare. E’ la dieta seguita anche da Beyoncé!

L’innovazione tecnologica, poi, sta dando una mano a ideare una serie di prodotti fac-simile a quelli a base di proteine animali che magari amiamo, ma fatti con le proteine vegetali, ad esempio gli hamburger o le uova. Su questo tema sta nascendo una vera e propria industria che conta già aziende quotate in borsa come la statunitense Beyond Meat o Impossible Foods, che si può trovare sugli scaffali italiani, o il produttore italiano Food evolution. Vi sono governi come quello canadese, di cui abbiamo parlato qui, che stanno investendo e sostenendo il settore.

La startup italiana del cibo plant-based

Insomma, in Italia il fenomeno è agli albori, ma il giovane imprenditore friulano Stefano Bertoli, 35 anni, anni trascorsi all’estero in vari Paesi, è già sul pezzo.

“Viviamo una vita frenetica, sempre di corsa, schiavi della nostra ambizione – spiega Bertoli – Ho lavorato diversi anni all’estero e ho provare in prima persona la frenesia creata dalla società moderna, sostenendo personalmente ritmi di lavoro troppo intensi. Diverse volte mi sono sentito intrappolato in una realtà che non mi apparteneva. Tante volte mi sono chiesto se ne valesse la pena. Rientrato in Italia, ho scelto di fondare un’azienda che potesse realmente fornire un contributo alle persone, che non si limitasse semplicemente a risolvere un problema funzionale, quale la gestione quotidiana del cibo, ma che le aiutasse a migliorare la qualità della propria vita, a partire da un nuovo regime alimentare”.

Ma non solo: EarthMeals, grazie alla scelta del regime plant-based, permette di non contribuire agli allevamenti intensivi di animali né all’estinzione delle specie marine, di essere attento alla natura, rispettoso dell’ambiente.

Cosa fa dunque per noi Eartmeals? Vediamo

Prima di tutto, EarthMeals, come dice il fondatore, non è esclusivamente cibo, ma piuttosto un concept, che unisce e propone nutrizione, mindfulness e consapevolezza. A partire da un’alimentazione plant-based consapevole, infatti, è possibile ritrovare un nuovo benessere interiore.

Attraverso il sito sarà possibile dal prossimo 12 ottobre acquistare piatti pronti a base vegetale, con prodotti freschi e ingredienti bilanciati, e li consegna direttamente a casa, in ufficio o in uno dei punti di ritiro presenti sul territorio.

In pratica si va sul sito che proporrà una serie di piatti già perfettamente creati in linea con i concetti dell’alimentazione funzionale, si sceglie il piatto che desideriamo o addirittura un menù settimanale ed Earthmeals si preoccuperà di preparcelo e consegnarcelo, dovremo, eventualmente, solo scaldarlo.

Come cucina Earthmeals

EarthMeals, sceglie cibi naturali, predilige cerali integrali e verdure, è attenta alla provenienza degli alimenti, alle modalità di preparazione e cottura e alla tracciabilità dei circuiti di distribuzione.

Tutti gli ingredienti EarthMeals sono certificati OGM free, prevalentemente di origine italiana e a chilometro zero. Non vengono utilizzati né coloranti né conservanti. I piatti vengono cucinati con cottura a vapore o a bassa temperatura, un tempo molto più lungo rispetto alla cottura classica, così le proprietà nutrizionali non vengono disperse; le pietanze vengono sottoposte ad abbattimento e, infine, riposte in frigorifero. Per garantire la freschezza dei prodotti, i piatti vengono cucinati il lunedì e spediti una volta alla settimana, conservati in vaschette monoporzione in polipropilene, riciclabili al 100%. I contenitori nei quali sono confezionati i piatti sono isolati termicamente, con una fibra di canna da zucchero, quindi compostabili, è possibile aspettare anche fino a sera prima di riporli in frigorifero perché mantengono una temperatura di refrigerazione sotto i 4°C fino a 48 ore.

E, una volta in frigo, possono rimanere anche 14 giorni nella completa assenza di additivi conservanti. E quando è ora di mangiare, è sufficiente poco tempo per rigenerare il piatto.

Puoi cominciare a dare un’occhiata al sito di Earthmeals (www.earthmeals.it), che aprirà il servizio il 12 ottobre.


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