In Italia, secondo Istat, sono circa 2,8 milioni (il 10,7% del totale) le famiglie che hanno un componente con disabilità; eppure 6 aziende su 10 non hanno ancora definito un piano per supportarle e 2 su 10 non pensano sia importante farlo.
Eppure, la partecipazione al mercato del lavoro delle persone con disabilità, è promossa a livello internazionale e anche nazionali da diverse norme, oltre che essere un tema di equità sociale e dunzque di sviluppo sostenibile. E’ un tema complicato, promosso a livello nazionale spesso istituendo forme di lavoro protetto o assistito, anche se, ferma restando la potenzialità di tali strumenti, le norme internazionali indirizzino gli Stati verso l’adozione di misure finalizzate alla partecipazione delle persone con disabilità al mercato del lavoro aperto e libero, in quanto si ritiene che le forme di lavoro, protetto o assistito, potrebbero rappresentare una forma di segregazione lavorativa. In parole povere: sarebbe più giusto che ogni posto di lavoro fosse disponibile e accessibile anche a persone con disabilità e non che queste ultime vengano ‘riservati’ per legge dei posti di lavoro.
Ancora molti sono gli ostacoli a una piena inclusione lavorativa e sono le aziende ad aumentare gli sforzi in questa direzione. Soprattutto devono volerlo fare, essere pronte ad accogliere la diversità, di qualunque tipo, perchè così si superano varie problematiche che possono esserci.
“Ancora oggi, chi è affetto da disabilità o ha un ruolo di care giver si trova davanti a numerosi ostacoli, che limitano le opportunità per gli individui, le famiglie, le aziende e la società. Pensiamo che sia doveroso fare ciò che è in nostro potere per rimuovere questi ostacoli e favorire una migliore integrazione di tutte le componenti della nostra comunità. – afferma Carla Bellavia, Direttore Risorse Umane, Organizzazione e Comunicazione di Groupama Assicurazioni, in una nota stampa. La società, prima filiale del Gruppo assicurativo francese omonimo e tra le Compagnie più conosciute anche in Italia, ha fatto proprie politiche di diversità e inclusione, e ha realizzato diverse cose in questa direzione negli ultimi mesi. Tra questi uno “sportello” dedicato all’orientamento dei dipendenti in tema di disabilità e un nuovo sito web volto a migliorare l’accessibilità online per chi ha difficoltà visive, motorie o cognitive.
“La valorizzazione delle persone e delle loro unicità è parte del DNA di Groupama e costituisce un patrimonio da tutelare e sviluppare. Un impegno che portiamo avanti con orgoglio da anni attraverso l’implementazione di iniziative concrete in grado di abbattere barriere e accompagnare i cambiamenti culturali, a tutti i livelli” sottolinea Carla Bellavia.
Lo ‘sportello’ (chiamato Boussole) è un progetto, nato da un’idea di alcuni volontari con l’obiettivo di migliorare la qualità di vita dei suoi dipendenti e delle loro famiglie nell’affrontare la scoperta e le difficoltà di gestione della disabilità nelle sue diverse forme, che si è tradotto nella creazione di uno sportello di orientamento, animato da volontari, appositamente formati: attraverso la somministrazione di un questionario ai dipendenti, intercetta le diverse criticità, anche familiari, e le orienta verso enti o organizzazioni adeguate.
Siti Groupama più accessibili
Nel nostro Paese, il 98% dei siti internet non sono accessibili alle persone con qualche forma di disabilità (sensoriale, motoria, cognitiva o psichica), ovvero a circa il 20% della popolazione italiana. E questo nonostante vi siano anche delle linee guida internazionali (WCAG, Web Content Accessibility Guidelines) che stabiliscono lo standard per la l’accessibilità web nella maggior parte dei paesi del mondo, e ci sia una regolamentazione europea e in Italia la Legge Stanca. Molto presto, le normative che regolano l’accessibilità web diventeranno molto più severe.
Per Groupama il primo passo per rendere più accessibili i suoi siti è stata l’adozione di un sistema basato su intelligenza artificiale che permette di offrire la migliore esperienza di navigazione anche a chi ha difficoltà visive, motorie o cognitive, migliorando l’accessibilità del sito. Un passo in avanti importante: ciascun utente, cliccando sull’icona blu presente sul sito groupama.it (lo riconoscerete, è lo stesso del nostro sito, compare in basso a destra di ogni pagina) potrà accedere ad oltre 50 opzioni personalizzabili, grazie alle quali potrà modificarne il modo in cui il sito può essere visualizzato in base alle esigenze di ciascuna persona.
Groupama è nata in Francia come mutua assicuratrice, vicina alle comunità del territorio e ha tra i propri pilastri la responsabilità d’impresa e l’attenzione alle persone. Ha conseguito la certificazione Top Employer (miglior datore di lavoro) per il 9° anno consecutivo raggiungendo il 100% del punteggio in almeno tre delle aree di indagine attuando strategie volte a garantire un ambiente di lavoro collaborativo e a favorire lo sviluppo del benessere dei propri dipendenti.