Il paniere benefit si allarga, anche il Gruppo Germinal, conosciuto per i suoi prodotti biologici da forno, dei piatti pronti e della pasta, conferma il proprio impegno nella sostenibilità, trasformandosi in Società Benefit (cambiando il proprio Statuto costitutivo) e ottenendo la certificazione B Corp.
“Nel 2021 abbiamo voluto rendere il nostro impegno nei confronti delle persone e dell’ambiente ancora più concreto. Siamo passati, recentemente, da Spa a Spa Società Benefit con l’obiettivo di porre sullo stesso piano raggiungimento di solidi risultati finanziari e creazione di benessere per la società e per il pianeta. La certificazione B Corp è stata, poi, un ulteriore e significativo traguardo perché, su oltre 100mila aziende ad oggi misurate, solo il 3% ha soddisfatto i requisiti stabiliti da B Lab, l’ente internazionale che conferisce tale certificazione” – spiega Emanuele Zuanetti, CEO e fondatore del Gruppo Germinal.
Il percorso di sostenibilità dell’azienda è iniziato tempo fa, 40 anni fa per l’esattezza, quando è nata a Brescia Germinal Italia, che negli anni successivi si unirà all’azienda ‘Mangiarsano’ del giovane e intraprendente Emanuele Zuanetti, e che in pochi anni porterà il marchio a essere un punto di riferimento in Italia. Dalle origini, la scelta di produrre alimenti biologici, senza Ogm, funzionali e salutistici nel pieno rispetto dell’ambiente e delle persone. Oggi quest’azienda è un’eccellenza a livello europeo, realizza anche piatti pronti freschi biologici, senza glutine e vegan, e occupa circa 80 persone nel suo stabilimento Creabio di 13mila metriquadri a Castelfranco Veneto (Treviso).
La sostenibilità di Germinal parte dai progetti di filiera corta, certificata e garantita per la fornitura delle farine, continua con il supporto a progetti a distanza per garantire condizioni di lavoro eque, nelle comunità con le quali interagisce, in collaborazione con Altromercato.
L’azienda cerca di ridurre le propie emissioni: il tetto dello stabilimento ospita un impianto di pannelli fotovoltaici che consentono una copertura fino al 75% del consumo medio di energia, e un sensibile risparmio annuo di emissioni Co2. L’energia elettrica, non autoprodotta, proviene da fonti rinnovabili ed è certificata Greener.
Molto importante è l’attenzione al confezionamento dei prodotti, volto a evitare la plastica e all’utilizzo di materiali 100% riciclabili. Dal 2019, dopo anni di sperimentazioni, tutte le confezioni sono diventate ancora più eco-compatibili: per esempio, i sacchetti interni di alcuni prodotti sono stati sostituiti da un materiale innovativo biodegradabile e compostabile, ottenuto da sostanze completamente vegetali, realizzato secondo la norma europea Uni En 13432 e certificato ‘Ok Compost’. Inoltre si usano inchiostri vegetali adatti al contatto con il cibo e carta riciclabile invece di quella vergine.
“Vogliamo essere un esempio virtuoso di fare impresa affinché le nostre azioni creino un impatto positivo sulle persone e sull’ecosistema, ma soprattutto ispirino un cambiamento. Abbiamo una responsabilità nei confronti del nostro pianeta e sono convinto che, tutti insieme possiamo invertire la rotta – dichiara Zuanetti. Dal canto nostro ci impegniamo a promuovere un biologico che garantisce salute e sostenibilità ambientale attraverso un sistema di valori fatto di trasparenza, onestà e rispetto”.