Ognuno di noi è costretto ad ammettere una sorta di dipendenza dai dispositivi elettronici e, volenti o nolenti, un ostacolo significativo è rappresentato dalla durata delle batterie, che per le nostre esigenze ci appare sempre più limitata. Witty è un’innovativa startup di Roma, con una sede anche a Bolzano, fondata da alcuni ingegneri all’interno dell’università La Sapienza, che hanno analizzato a fondo il problema: trovando una soluzione.
Le batterie agli ioni di litio, comuni nella stragrande maggioranza dei dispositivi portatili, hanno un ciclo di vita influenzato negativamente da diverse pratiche di ricarica, portando a uno spreco notevole e a un impatto ambientale rilevante. Uno dei comportamenti più comuni è quello di ricaricare i dispositivi durante la notte, una modalità che riduce drasticamente la vita utile delle batterie: infatti, queste vengono danneggiate dal mantenimento costante alla tensione di fine carica, costringendo poi gli utenti alla sostituzione delle stesse o dei dispositivi.
Il problema diventa di conseguenza costoso sia in termini economici che ecologici, dato che lo smaltimento del litio ha dei costi estremamente elevati. Il punto cruciale era quindi quello di interrompere la tensione che continuava a fornire alimentazione, una volta raggiunto il 100%: è così che gli ingegneri di Witty hanno sviluppato una tecnologia denominata ASO (Automatic Shut Off), che porta appunto a uno spegnimento automatico.
Una soluzione semplice e accattivante
Witty ha sviluppato una tecnologia all’avanguardia, protetta da brevetto internazionale, che è in grado di leggere il flusso di corrente tra il dispositivo e il caricabatterie, bloccando tale flusso verso la batteria quando il fabbisogno energetico è soddisfatto. Contrariamente ai regolatori di carica tradizionali, l’ASO evita che la batteria rimanga alla sua tensione di fine carica, estendendone notevolmente la vita.
Il passaggio alla messa in produzione si è quindi tradotto in un piccolo dispositivo, compatibile con praticamente ogni device elettronico, che si inserisce tra la presa USB del caricatore e il cavo. È dotato di un piccolo interruttore intelligente al suo interno ed è autoalimentato: un ulteriore aspetto che diminuisce i consumi elettrici.
Oltre a essere un’innovazione tecnologica, Witty è anche una soluzione sostenibile: riduce il numero di rifiuti di batterie e contribuisce a rallentare l’estrazione del litio, che è una risorsa critica associata a significativi sprechi di acqua e CO2. Ed è pure pensata come un interessante gadget che le aziende possono facilmente personalizzare con il proprio logo e utilizzare come regalo ai propri clienti e collaboratori.
La startup romana non si è però fermata e ha deciso di spingersi ulteriormente avanti nella ricarica intelligente: il prossimo passo sarà infatti Witty X, un prodotto IoT per la micro-mobilità elettrica. Questo prodotto ottimizzerà la ricarica dei veicoli elettrici, sincronizzandola con le effettive esigenze del mezzo. Una vera innovazione che va oltre i dispositivi portatili, dimostrando l’impegno di Witty nell’espandere la sua tecnologia per affrontare le sfide della mobilità elettrica.
L’azienda sottolinea con alcuni dati come l’aumento del ciclo di vita delle batterie riduca la Carbon Footprint del dispositivo: mediamente, nel caso di uno smartphone, tale parametro è stimato in 35,7 kg di CO2 all’anno. Un impatto che scende a 18,1 kg, se il device viene cambiato ogni tre anni, e si abbassa ancora a 12,8 kg per una durata di quattro anni.
I benefici sono dunque tangibili tanto per gli utenti che per l’ambiente: estendendo la vita delle batterie si riducono i costi di sostituzione e il consumo di risorse, offrendo anche un notevole risparmio economico. L’utilizzo di Witty rappresenta un impatto positivo di lunga durata in termini di sostenibilità ed efficienza energetica, offrendo una soluzione concreta a un problema quotidiano.
Witty è stata una delle startup selezionate dall’edizione 2023 di MCE 4×4 – Incroci e transizioni, iniziativa per la mobilità sostenibile promossa da Assolombarda e Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi.