Il messaggio è emerso forte e chiaro dall’ultima conferenza Future Storming sulla mobilità svoltosi nell’ambito dell’iniziativa MCE 4×4 2023, promossa da Assolombarda e Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi: affinchè la mobilità e i trasporti, che contribuiscono per oltre un quarto alle emissioni di gas serra, diventino meno nemici del Pianeta, la parola chiave è ‘innovare‘: la cultura e il mindset di persone e aziende, i sistemi di mobilità e i veicoli, le infrastrutture. E per fare questo, le startup sono un elemento fondamentale.
Il report: le startup della mobilità in Italia
Il 5,7% delle startup innovative italiane, pari a 836, sono attive in settori legati alla mobilità: operano soprattutto nell’automotive, nei servizi di delivery, nella logistica, nella mobilità elettrica e nella micromobilità. Si distinguono da tutte le altre startup per due fattori molto interessanti: un numero maggiore di brevetti depositati e software registrati (+3,8 p.p. rispetto al resto delle startup) e una più spiccata prevalenza giovanile (+3,9 p.p.) tra i propri amministratori e soci.
Sono alcune delle evidenze emerse dal rapporto a cura del Centro Studi di Assolombarda, presentato da Gioia Ghezzi, Vicepresidente di Assolombarda con delega a Infrastrutture, Mobilità e SmartCity, proprio in apertura di MCE 4×4, svoltosi il 19 ottobre a Milano, presso il Palazzo Giureconsulti.
“I trasporti sono responsabili per il 28% delle emissioni di gas serra, quindi è inevitabile partire da questo tema se vogliamo raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione che, a livello europeo, ci siamo dati per il 2030 come prima tappa, e per il 2050 per il Net Zero. Per cogliere questa grande sfida serve una attenta pianificazione, coraggio politico e, soprattutto, una sempre più stringente collaborazione tra aziende mature e startup impegnate nel comparto, per nuove proposte capaci di rendere sostenibili gli spostamenti. Per far crescere il comparto l’alleanza pubblico-privato resta cruciale: la rassegna intende, in tal senso, costruire di anno in anno una rete finalizzata a favorire uno scambio proficuo tra istituzioni e realtà produttive per valorizzare progetti e idee concreti che si propongono di migliorare le nostre città”.
“La Mobility Conference 4X4 è una vetrina importante per le startup che propongono soluzioni innovative nella mobilità sostenibile – ha dichiarato Alvise Biffi, consigliere della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi -. Sono quasi dieci anni che come Camera di commercio, insieme ad Assolombarda, promuoviamo questa iniziativa grazie alla quale sono nate diverse collaborazioni in una logica di open innovation, di contaminazione tra imprese mature del territorio e startup. Come Camera di commercio abbiamo individuato un segmento specifico di mobilità sostenibile, quello della bike economy, come ambito pilota di valorizzazione del territorio e delle filiere collegate al settore, tenendo conto anche delle caratteristiche economiche dell’area di Milano dove esiste un distretto importante di produttori del mondo della bicicletta. In linea con gli obiettivi fissati a livello europeo, pensiamo che iniziative come questa possano contribuire a creare per le nostre città e comunità un sistema di trasporto sempre più sicuro, conveniente e green”.
Le sfide della mobilità sostenibile
Durante la conferenza “Future Storming”, diversi e davvero molto interessanti gli spunti sul futuro della mobilità che è stato possibile cogliere.
Da un lato, interventi come quello di Cosimo Accoto, Tech Philosopher, Research Affiliate & Fellow (MIT), Adjunct Professor (UNIMORE), hanno mostrato dove si stanno dirigendo le più avanzate frontiere della ricerca tecnologica e che problemi potranno risolvere in ambito mobilità. Concetti decisamente affascinanti, come l’intelligenza di sciami che diventerà fondamentale quando – fra diversi anni – nelle città ci saranno taxi, veicoli pubblici e in sharing a guida autonoma. O come le nanotecnologie per i nuovi materiali che renderanno possibile ai veicoli danneggiati di autorigenerarsi (entro certi limiti).
Illuminante l’intervista live ad Alain Visser, CEO Lynk & Co (uno dei più straordinari casi di innovazione sui modelli di business in ambito auto degli ultimi anni) che ha raccontato come molti dei problemi legati alla mobilità (inquinamento e traffico) derivino dalla quantità altissima di auto che per oltre il 90% del tempo sono di fatto ferme. Il modello di mobility as a service che la sua società propone vuole proprio ridurre il numero delle auto in circolazione e superare il concetto di proprietà dell’auto: quel che importa, in effetti, è poter avere un veicolo a disposizione quando ci serve.
La tavola rotonda, moderata dal giornalista Emil Abirascid, ha dato spazio alle riflessioni sui cambiamenti e le problematiche della smart mobility in Italia, attraverso gli interventi di:
Silvia Livoni Colombo, Vicepresidente, Osservatorio Bike Economy; Saverio Gaboardi, Presidente Cluster Lombardo della Mobilità; Pietro Maranzana, Green & Digital PNRR Funds Leader, CDP Venture Capital; Nicoletta Mastropietro, Digital & Innovation, A2A; Gianmarco Montanari, Direttore Generale MOST – Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile; Johannes Brunner, Head of Tech Transfer Automotive, NOI Techpark Bolzano. Per concludere, una storia d’innovazione particolare, una società benefit nel mondo delle colonnine di ricarica elettrica che arriva dal sud Italia: Claudio Tanzariello di Sagelio Benefit, ha raccontato l’esperienza di questa giovane società che vuole contribuire alla transizione verde nella mobilità portando tutti i valori di una società benefit.
L’innovazione che arriva dalle startup
Sedici le startup selezionate – suddivise in 4 categorie (People, Logistics, Deep Tech, Energy) che hanno potuto presentarsi al pubblico presente e alle aziende associate per sondare possibilità concrete di collaborazione. Questi i nomi: Muv, To.Tem, Unicorn Mobility, E-DWay; Alba Robot, DG Twin, Keet, VESevo; Elif Lab, Share, Ubiquom, Wenda; 20energy, Bikee Bike, Iooota, Witty. Tali aziende sono state scelte, nei mesi scorsi, da un comitato scientifico costituito da rappresentanti di Assolombarda e Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, che ha esaminato 104 candidature.
Approfondiremo cosa fa ciascuna di esse con i nostri articoli nelle prossime settimane.
The Good in Town ha seguito l’iniziativa come Advisor in collaborazione con Rainmakers.