Bonus psicologo, Milano batte il Governo 1-0

Il welfare di prossimità parte dal Municipio 9 del Comune di Milano, che offrirà ai suoi cittadini più giovani che ne facciano richiesta il 'bonus psicologo'

Nella Legge di Bilancio approvata a fine dicembre il cosiddetto ‘Bonus psicologo (o Bonus salute mentale)’ è saltato, nonostante fosse sostenuto da tutti i partiti. La copertina del bilancio di Stato è sempre troppo corta, soprattutto in tempi di pandemia, così il budget richiesto di 50 milioni di euro non si è trovato o è stato destinato ad altro. Purtroppo, dobbiamo dire, perché il problema della salute mentale è quanto mai alto proprio a causa dei tempi duri e dello stress che stiamo vivendo tutti. La decisione ha innescato le proteste e su change.org è stata pubblicata anche una petizione per chiedere all’esecutivo di mantenere la promessa e di inserire l’agevolazione nel primo provvedimento utile.

Intanto però, il Municipio 9 di Milano, in collaborazione con l’Ordine degli
Psicologi della Lombardia, da’ il buon esempio e offre un bonus psicologo ai giovani dai 10 ai 25 anni, la fascia forse più colpita dai disturbi psicologici, come abbiamo avuto modo di raccontare. La domanda di supporto professionale è salita in maniera esponenziale a seguito della pandemia, ma non per tutte le famiglie è alla portata economica rivolgersi a uno specialista.

“Un segnale di attenzione e di speranza per tutti coloro che convivono con un disagio ancora troppo spesso non considerato e anzi stigmatizzato a livello sociale”, lo definisce la presidente della Zona 9, Anita Pirovano.

Grazie all’iniziativa del Municipio 9 e all’Ordine degli Psicologi della Lombardia, tante persone e famiglie potranno partecipare a un bando e ricevere una card che permetterà loro di usufruire di 3 o 4 prestazioni gratuite con professionisti che lavorano all’interno del Municipio stesso o in strutture che verranno messe appositamente a loro disposizione.

La presidente dell’OPL Laura Parolin


Una “misura di reale welfare di prossimità”, dice la Presidente dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia, Laura Parolin, “che ha anche una funzione di prevenzione. I ragazzi rischiano di arrivare da noi solo quando il loro disturbo è conclamato: ascoltandoli, potremo ridurre da un lato la medicalizzazione e dell’altro la cronicizzazione”.

La Presidente Parolin sottolinea anche la necessità di interagire con i Comuni e di collaborare con le zone e i quartieri della città: “Il legame con il territorio è fondamentale per ascoltare la cittadinanza e offrire servizi necessari alla comunità: dal mese di dicembre è attivo un nuovo sportello di psicologia di quartiere nel Municipio 1. Auspichiamo che anche questa iniziativa avviata con il Municipio 9 venga incoraggiata e replicata altrove”.

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