Se ti è capitato di andare in Austria, avrai percepito che il rispetto per l’ambiente è qualcosa di tangibile, ma non da ora. In Carinzia, la regione dei laghi, vi sono diversi bacini, ad esempio il Weissensee, che sono così belli, puliti e dai colori quasi caraibici perché è vietata la navigazione a motore con carburante, in alcuni da almeno 50 anni. Segno di una elevata sensibilità ambientale che non arretra di fronte anche a restrizioni importanti. Recentemente il Paese ha fatto un latro passo avanti; è stata approvata la Erneuerbaren-Ausbau-Gesetz (EAG), una nuova legge di espansione delle energie rinnovabili con un obiettivo ambizioso: “Stiamo diventando un pioniere in Europa con il nostro obiettivo del 100% elettricità rinnovabile”, ha commentato ministro dell’Ambiente Leonore Gewessler. “Stiamo gettando le basi per la neutralità climatica”.
Neutralità climatica, o completa decarbonizzazione, obiettivo a cui tende tutta l’Europa per il 2050, l’Austria accorcia le ditsnze di 20 anni ma soprattutto ha una storia di sostenibilità che fa da garanzia.
L’Austria è già da diversi anni impegnata nella transizione energetica e infatti conta già sul 75% di consumi elettrici coperti dalle green energy, merito per lo più dell’idroelettrico. Per raggiungere la meta 2030, avrà bisogno di aumentare la produzione verde dagli attuali 54 TWh a 81 TWh entro la fine del decennio. La legge suddivide questa crescita in 11 TWh di nuovo fotovoltaico, 10 TWh di nuovo eolico, altri 5 TWh idroelettrico e un TWh dalle biomasse. (puoi approfondire su Rinnovabili.it)
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