Il Tavignanu è un rinomato corso d’acqua per la sua bellezza e biodiversità, ospita piante rare come la spirante estiva e specie animali protette e minacciate (la lumaca di Raspail, il piccolo rinolofo, la testuggine di Hermann. Nasce nel lago Ninu, attraversa Corte e percorre 88,7 km fino alla foce sulla costa orientale, ad Aléria. Ospita una notevole biodiversità con habitat preziosi per piante rare come la spirante estiva e specie animali protette e minacciate (la lumaca di Raspail, il piccolo rinolofo, la testuggine di Hermann…). È anche famoso per le sue maestose gole e il ponte genovese a tre arcate non lontano dagli Altiani.
Ma non solo. Il fiume è uno dei primi esempi di fiumi nel Mediterraneo ad aver ottenuto una propria dichiarazione dei diritti, un primo passo verso il più determinante riconoscimento della personalità giuridica vera e propria.
La storia di questa dichiarazione è iniziata nel giugno 2016, quando la società Oriente Environment ha ottenuto l’autorizzazione ad aprire e gestire vicino al fiume un impianto di rifiuti domestici e prodotti di amianto. Ciò ha provocato un’ondata di proteste e azioni legali da parte di cittadini, professionisti, agricoltori e altri membri della società civile, sulla base delle preoccupazioni per l’instabilità del terreno e i rischi di inquinamento del fiume e delle aree circostanti, con conseguenze potenzialmente irreparabili. Il 21 aprile 2021, dopo cinque anni di procedimenti giudiziari presso il tribunale amministrativo di Bastia da parte di un collettivo della società civile, il tribunale amministrativo d’appello di Marsiglia e il Consiglio di Stato, il caso è stato respinto e i lavori proposti sono stati autorizzati. In risposta, tre associazioni – Tavignanu Vivu, Umani e Terre de Liens Corsica-Terra di u Cumunu – hanno redatto una dichiarazione dei diritti del fiume, assistiti dall’ONG Notre Affaire à Tous e ispirandosi ad altre iniziative simili in tutto il mondo ha avviato un’azione legale volta a garantire il riconoscimento dei diritti e della personalità giuridica del fiume.
La Dichiarazione si è ispirata al modello di Dichiarazione Universale dei Diritti del Fiume dell’Earth Law Center.
A partire dalla Dichiarazione, la causa del fiume Tavignanu ha ricevuto sempre più consensi ottenendo l’approvazione del consiglio comunale della città di Bastia, il 10 novembre 2021, e quella della Collectivité de Corse, il 17 dicembre 2021. Entrambi hanno adottato una mozione sul riconoscimento dei diritti del fiume Tavignanu.
La mobilitazione continua da parte delle associazioni, c’è anche una petizione online sempre aperta, a questo indirizzo:https://www.tavignanu.corsica/.