Davvero si parlava di biologico nel 1964?
Il signor Damiano sì, lui è proprio da allora che ha cominciato a trasformare frutta secca nel proprio stabilimento di Torrenova, Messina, ed è partito subito biologico, parola che praticamente non esisteva ancora e che certificava da solo scrivendo ‘sul mio onore dichiaro di aver seguito questi proedimenti…’
Lo si racconta in questo video che raccoglie la testimonianza di questa azienda familiare che ha saputo innovare oltre 50 anni fa e continua a farlo ancora oggi accogliendo anche l’innovazione tecnologica che permette di garantire il miglior biologico, la migliore qualità, la sostenibilità ambientale.
Oggi Damiamo produce oltre che trasformare (possiede circa mille ettari di mandorle e nocciole in Sicilia) per garantire un processo completo biologico e sostenibile, un processo che monitora in modo estremamente severo. A livello mondiale, afferma, per la produzione di mandorle biologiche, è tra i leader mondiali, molto conosciuto anche in mercati difficili ed esigenti: USA, Germania, Francia, Canada.
E non produce solo mandorle, ma anche nocciole, coltivate sui monti Nebrodi, proprio alle spalle del suo stabilimento di Torrenova.
Se senti anche solo una volta il profumo che sprigionano le nocciole quando le tosti, non sei più lo stesso. Daniele, il nostro tecnologo alimentare, lo chiama flavor. Per noi è il profumo delle nostre montagne.
Negli ultimi anni ha fatto ulteriori passi in avanti e possiamo considerarla a tutti gli effetti un esempio di ‘good economy: è diventata una B Corp e cerca di sostenere l’economia circolare attraverso un progetto per riciclare tutti i propri scarti cercado di dare nuova vita a gusci, foglie, rami, pelle che ricopre le mandorle o le nocciole. E’ certificata Kosher, Vegan, Fairtrade.
Damiano, una grande famiglia
Damiano ha un suo stile anche nei rapporti con i dipendenti. Ha creato dieci anni fa una propria Fondazione, se le cose vanno bene, vanno bene per tutti, dice.
Così se il dipendente deve comprare o ristruttuarare casa, è la Fondazione che dà un acconto e si occupa di negoziare con le banche il mutuo migliore. Se serve assistere un genitore oppure se c’è bisogno di un sostegno finanziario quando un figlio si iscrive all’università, ci si può rivolgere alla Fondazione e trovare insieme la soluzione migliore.
La Fondazione non da’ soldi direttamente, ma aiuta i dipendenti e anche i fornitori ad affrontare una spesa extra, è una specie di ‘prestito d’onore’.
È solo lavoro, questo? È lavoro, ma con una certa idea del mondo dentro.
E’ questa in fondo la ‘buona economia’: lavoro, affari, con una certa idea del mondo dentro.