Muoversi genera inquinamento: lo abbiamo sempre saputo, ma è diventato davvero lampante durante il lockdown della prima ondata Covid, quella che ha fermato e chiuso in casa il mondo intero per un tempo sufficiente a vedere gli effetti nell’atmosfera del fermo auto, aerei, e quant’altro. A lockdown finito il traffico è ricominciato come e più di prima, l’inquinamento è ripartito, ma una certa consapevolezza dell’urgente bisogno di cambiare i modelli di trasporto e le nostre abitudini ci è rimasto. Fortunatamente, perché anche gli ultimi dati sul rapporto Ipcc sul cambiamento climatico sono drammatici, benchè la guerra in Ucraina li abbia oscurati. E la guerra stessa produrrà un inquinamento non previsto.
Le città sono naturalmente al centro dei cambiamenti della mobilità da diversi anni, anche per una questione di vivibilità. Milano è uno dei centri italiani più ricettivi a certi cambiamenti (l’arrivo di Uber, di bike e car sharing, di monopattini, ecc) spesso salutati con entusiasmo dalle amministrazioni.
E’ il caso recente di E-Vai (del Gruppo FNM, azionista di maggioranza Regione Lombardia), un nuovo servizio di mobilità condivisa, a basso impatto ambientale, con una flotta completamente elettrica e una capillare rete di postazioni dedicate (112 al momento) nella città di Milano e collegato con i più importanti centri della Lombardia. In sintesi, il servizio è fruibile dentro la città ma anche per andare fuori città.
“Il servizio di carsharing E-Vai dà al cittadino la possibilità di costruire in anticipo un viaggio personalizzato, che tenga conto delle proprie esigenze e dell’offerta di intermodalità, per spostarsi liberamente su tutto il territorio urbano ma anche al di fuori, nel modo più sostenibile possibile -commenta Andrea Gibelli, presidente del Gruppo FNM-. La mobilità diventa così un fattore decisivo per offrire alle persone la possibilità di organizzare la propria vita in maniera libera e flessibile”.
Come funziona il ‘car sharing fuori dal comune’
E-VAI si è aggiudicata il bando del Comune di Milano per realizzare il servizio di car sharing ribattezzato “il car sharing fuori dal comune” fino alla fine del 2023. Questo modello prevede che le automobili elettriche siano prelevate e riconsegnate presso postazioni prestabilite, chiamate E-VAI Point, situati in luoghi strategici della città (stazioni ferroviarie, università, ospedali, metropolitane, etc) con una copertura capillare di tutti i quartieri (totale di 112 postazioni, qui la mappa completa navigabile). È possibile riconsegnare l’auto presso lo stallo dove è iniziato il noleggio o raggiungere gli E-VAI point collocati presso le stazioni ferroviarie di Milano Cadorna, Milano Centrale, Milano Garibaldi e Milano Rogoredo e gli aeroporti di Milano Linate, Milano Malpensa e Orio al Serio.
Come utilizzare il servizio
E’ necessario registrarsi attraverso il sito www.e-vai.com o l’app mobile, e tramite la stessa app o il sito web o il numero verde 800.77.44.55, prenotare il servizio. Il costo parte da una tariffa di 0,12 € al minuto con un noleggio minimo di due ore (circa 15 euro). La tariffa giornaliera è invece di 29,00 € al giorno + 0,19 € al chilometro (i primi 30 chilometri sono inclusi). Le tariffe sono inclusive dei costi dell’energia elettrica. Fino al 31 maggio è valida la promozione che elimina il costo di iscrizione di 19,90 € e include 3 ore di noleggio gratuito. Le auto di E-VAI hanno un’autonomia media che raggiunge i 300 chilometri e possono viaggiare in tutti i paesi dell’Unione europea e in Svizzera.
Ricordiamo che il car sharing di E-VAI, trattandosi di veicoli elettrici, è un servizio a basso impatto ambientale, senza emissione di CO2, quindi possono circolare liberamente anche all’interno dell’area C e possono essere parcheggiate gratuitamente sia sulle strisce blu sia sulle strisce gialle grazie a un accordo con il Comune di Milano. Come d’altronde tutte le auto elettriche.