Niue è una delle isole coralline più grandi del mondo. E’ uno Stato indipendente che ricade nella sfera di influenza delle Nuova Zelanda, da cui dista 2.400 km a nord-est, all’interno di un triangolo formato da Tonga a ovest, Samoa a nord e le Isole Cook a est. Recentemente ha deciso di rivendicare il proprio diritto alla sopravvivenza, dichiarando zona protetta tutte le acque della sua zona economica esclusiva (ZEE). Ha una popolazione al di sotto dei 2mila abitanti sull’isola, ma molti oriundi vivono in Nuova Zelanda e Australia.
Area marina protetta
Il Niue Nukutuluea Multiple-Use Marine Park preserverà il 100% delle acque della ZEE, per un totale di circa 317.500 chilometri quadrati di oceano che circondano l’isola di 261 chilometri quadrati, un’area vasta quanto il Viet Nam. Le acque sovrane di Niue ospitano grotte sottomarine, barriere coralline e una variegata vita marina, una straordinaria biodiversità, tra cui una dlle più alte densità di squali grigi di barriera, delfini spinner e il katuali, un serpente marino velenoso che si trova solo in questa regione. Una vita fortemente minacciata da fenomeno come la pesca illegale.
I trasgressori della legge saranno multati fino a 500.000 dollari neozelandesi (330.000 dollari) o più. Il parco marino comprenderà varie zone, ognuna dedicata a un’attività diversa ma a basso impatto. Le zone di attività spazieranno dall’uso ricreativo alla ricerca scientifica, dalla pesca tradizionale alla pesca commerciale approvata. L’isola non possiede una propria ‘marina’ quindi saranno le vicine Tonga, Samoa e Isole Cook a farsi paladine dell’area protetta.
“La decisione riflette la tradizione ancestrale di Niue di prelevare dall’oceano solo ciò che è necessario per sostenere la vita e garantire la continua abbondanza per le generazioni future“, ha dichiarato il governo di Niue in un comunicato stampa. “Inoltre, sottolinea la centralità del turismo sostenibile e responsabile, che è stato una parte significativa dell’agenda di sviluppo sostenibile e dell’economia di Niue nell’ultimo decennio”.
La minaccia climatica
Come gli oceani di tutto il mondo, queste acque sono minacciate dall’aumento delle temperature dovuto al cambiamento climatico, che ha portato anche a cicloni sempre più frequenti e allo sbiancamento dei coralli.
“La sabbia di alcune delle nostre baie è stata spazzata via a causa delle frequenti mareggiate e i nostri coralli si stanno ancora riprendendo dopo il ciclone Heta che ha colpito Niue nel 2004”, ha dichiarato il premier di Niue Dalton Tagelagi, come riportato dal The Guardian.
L’area è inoltre vulnerabile alla pesca illegale, all’inquinamento e alle industrie estrattive, che possono includere l’estrazione di combustibili fossili, metalli o minerali. Sebbene oltre 50 Paesi si siano impegnati a conservare almeno il 30% degli oceani a livello globale entro il 2030, oggi solo il 6,35% delle acque è coperto da aree marine protette.
Inoltre, gli esperti sono preoccupati di come le nazioni saranno in grado di monitorare queste aree. Niue intende affidarsi alla gente del posto per il monitoraggio e collaborare con Global Fishing Watch per utilizzare i satelliti per controllare le attività illegali all’interno dell’area marina protetta.
“L’oceano è tutto per noi. È ciò che ci definisce”, ha detto Tagelagi. “Dobbiamo assicurarci che le nostre barriere e i nostri coralli rimangano per fornire un ecosistema sano e continuare a creare una fonte di cibo per la nostra gente”.
L’oceano, in realtà, è tutto per tutti noi. Svolge funzioni indispensabili per l’equilibrio del pianeta e per la nostra sopravvivenza, regolano il ciclo dell’acqua, immagazzinano oltre il 90 per cento del calore prodotto dall’uomo, regolando il clima, ospitano un’incredibile biodiversità, rilasciano più del 50% dell’ossigeno presente nell’atmosfera, prodotto dalle alghe verdi e azzurre che fanno parte del plancton. Inoltre rappresentano il sostentamento per milioni di persone.